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mercoledì 29 luglio 2015

Gente lasciata sola: ammazzatavi pure, per la società siete autorizzati.



Fa sensazione nel nostro paesello la notizia di un uomo che, tentando il suicidio, ha rischiato di far saltare in aria una palazzina saturando il proprio appartamento col gas. Pare che il protagonista di questa vicenda, dopo essere stato abbandonato da moglie e figli, avesse già tentato di togliersi la vita, non riuscendoci, tagliandosi le vene e che fosse da poco stato rimandato a casa dopo le cure dovute al precedente tentativo di uccidersi. Allora mi domando: una persona in evidente stato di prostrazione, tanto depresso da voler morire, viene dimesso dall’ospedale e rimandato da solo a casa propria. È normale? È normale che una società civile lasci completamente solo e in balia di se stesso un uomo che ha appena cercato di uccidersi? È normale che quest’uomo venga messo tranquillamente nella condizione di farlo di nuovo? È normale che non si consideri anche la possibilità che, nel farlo, potrebbe diventare pericoloso non solo per se stesso ma anche per gli altri? La depressione è una malattia e va curata. Un uomo con un cancro lo si cura. Un uomo con un infarto non lo si rimanda a casa finchè non si è sicuri che non sia più in pericolo di vita. Perché un uomo depresso e pericoloso per sé e per gli altri sì?

Luca Craia

martedì 24 marzo 2015

Esplosivi a venti metri dai bambini. Ed è tutto normale



Non è la prima volta che ne parlo ma torno a segnalare la questione perché la ritengo piuttosto preoccupante. Le foto che vedete sono di due piccoli depositi di bombole di gas, come si vede dalle foto stesse dove sono evidenti sia i cartelli di pericolo che le bombole all’interno. Questi depositi sono posti esattamente al di sotto del Palazzetto dello Sport, a pochissimi metri dalla parete sud dello stesso. Questi depositi, a quanto ho potuto appurare, sono a norma perché rispettano la distanza di sicurezza con gli altri stabili. Quindi, da un punto di vista legale, è tutto in regola.

Ma è opportuno che, così vicino a un luogo dove si radunano numeri consistenti di persone per partite e manifestazioni, nonché i ragazzi delle vicine scuole medie per le attività di educazione fisica, esistano dei potenziali pericoli così evidenti? Non sarebbe logico, opportuno, auspicabile che questi depositi vengano fatti trasferire altrove? Credo che, quando si parla di pubblica sicurezza, non esistano eccessi di prudenza. Per cui mi auguro che qualcuno finalmente si muova per rimuovere questo rischio potenziale.


Luca Craia

martedì 3 marzo 2015

La sicurezza del palas tra tribune ed esplosivi



Foto di Ennio Reschini
Finalmente sono iniziati i lavori alla Bombonera, il palasport di Montegranaro che necessitava di un adeguamento per quanto riguarda la sicurezza del pubblico. Dopo una lunga serie di rinvii, dettati da ritardi imputabili alla ditta che ha acquisito l’appalto, e dopo un’altrettanto lunga serie di dichiarazioni di inizio e fine lavori piuttosto avventate, finalmente oggi sembra che si veda la luce per questo intervento che, a detta del nostro vicesindaco, doveva essere già terminato dal Natale scorso. Ma così va la politica.
Essendo, le nuove tribune, già state fabbricate ora si tratterebbe solo di installarle in loco con un lavoro di pochi giorni, almeno questo diceva poco tempo fa l’assessore ai lavori pubblici Perugini le cui dichiarazioni, per ora, sembrano più attendibili. Diciamo quindi che a brevissimo avremo un palazzetto dello sport finalmente a norma per la sicurezza. Ma la sicurezza c’è davvero?
Dobbiamo pensare che i lavori vengano svolti a regola d’arte quindi, da un punto di vista normativo, il palas dovrebbe essere sicuro. Ma non tutti sanno, anche se chi di dovere ne è a conoscenza, che a una manciata di metri dalla parete sud del palazzetto, ci sono alcuni capanni che vengono utilizzati come deposito di bombole di gas. La domanda che mi faccio, e chi si fanno anche altri cittadini (come Ennio Reschini di Guardiamo Avanti che mi ha fornito la foto), è se questi non costituiscano un pericolo maggiore delle stesse tribune che sono state sostituite. Certo i depositi saranno controllati, ma una bombola, anzi, diverse bombole piene di gas esplosivo e poste così vicine a un luogo dove si radunano molte persone per le partite, considerando che a pochi metri c’è anche la scuola media e che gli stessi ragazzi utilizzano quotidianamente la struttura per le attività fisiche, rappresentano evidentemente un rischio che va valutato. È stato valutato? Sarebbe interessante avere una risposta.

Luca Craia