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sabato 14 novembre 2015

Prima l’estetica poi la sostanza



Non ho capito molto bene il perché sia stato chiuso il sentiero degli Ufo. O forse ho capito ma vorrei non aver capito. Comunque, quello che ho capito, se ho capito bene, è che è stato chiuso perché sono partiti i lavori di consolidamento della frana di viale Gramsci. Eh? Adesso consolidano la frana? Ho capito bene? Ditemi di no, vi prego.
Quindi, secondo la Pravda, finora abbiamo scherzato. Abbiamo speso un po’ di quattrini per un giardino (pure bruttarello) ma questo potrebbe davvero venire giù da un momento all’altro perché sotto non è stato sistemato niente? Cioè siamo messi come prima solo che adesso ci sono decine di migliaia di Euro spesi in più? Che potrebbero precipitare lungo la circonvallazione?
Davvero, vi prego: ditemi che è un errore di sbaglio, che stiamo scherzando. Siamo su Scherzi a Parte, vero? Dov’è la telecamera? Ah, vero, ce ne sono pure troppe, anche se non funzionano.

Luca Craia

lunedì 28 settembre 2015

300.000 Euro per una foto?

Foto "Corriere Adriatico!"
Sono molto preoccupato per i giardini di viale Gramsci. Non è la prima volta che lo scrivo e non sarà l’ultima, e torno sull’argomento l’indomani dell’inaugurazione di un’opera sulla cui estetica possiamo disquisire all’infinito tra chi la gradisce e chi no (io no) ma il punto è un altro: siamo sicuri che l’opera sia duratura?
L’intera operazione è costata 300.000 Euro, una cifra piuttosto cospicua se consideriamo il rischio che quanto realizzato non duri. Una cifra, però, troppo piccola per essere tranquilli, appunto, sulla consistenza dell’intervento. Infatti, quando il problema dello smottamento della scarpata di viale Gramsci si presentò in tutta la sua gravità, si parlava di ben altre cifre e di progetti molto più complessi, che prevedevano palificazioni profonde e sbancamenti importanti. Non mi pare si sia fatto niente di tutto ciò. Non si è nemmeno piantumato il crinale per creare quella sorta di sostegno naturale costituito dalle radici degli alberi. Come fa, allora, la scarpata ad essere in sicurezza?
Ho girato la domanda ad alcuni amici tecnici, in particolare un ingegnere e un geologo. Entrambi mi hanno dato la stessa risposta: ci sono grosse probabilità che non tenga. Spero che si sbaglino ma, secondo loro, esistono gravi dubbi sulla staticità della scarpata e l’intervento effettuato sembra più di facciata che di sostanza. Se l’inverno dovesse essere particolarmente rigido, con nevicate cospicue, il rischio è che tutto precipiti a valle. E con esso i 300.000 Euro che l’opera è costata. Un po’ caro per farsi una foto a favore dei giornali.

Luca Craia

venerdì 25 settembre 2015

L’efficienza della Provincia si vede con il Ferro




Dopo l’estate più torrida di non si sa quanti anni, nel corso della quale non è caduta una goccia di pioggia manco a pagarla, finalmente (direi) l’acqua è tornata a cadere sulle terre arse dal sole. In tutto questo tempo c’è stato certamente modo di intervenire con tranquillità sulla frana alle pendici della variante del Ferro, a Fermo, una delle strade più trafficate di tutta la provincia. Ma non lo si è fatto. Ora, che è tornata la pioggia, proprio nel primo giorno di pioggia, le ruspe sono arrivate per (non) lavorare. Efficienza teutonica. Oggi più che mai.

Luca Craia

giovedì 14 maggio 2015

OLTRE IL DANNO LA BEFFA - ANNA LISA MINUTILLO



Lo scorso anno mi sono occupata della scomparsa di Sara Panuccio a causa di una frana accaduta sull’isola di Ventotene, brutto constatare quando in questo paese le leggi non vengano rispettate e lo vediamo ogni giorno, ancor più brutto rendersi conto che per chi perde una figlia, un famigliare a causa della superficialità e della negligenza travestita da connivenze silenziose la cosa arrechi ancora più dolore poiché aggiunge dolore al dolore per la perdita e per l’ingiustizia subita.
Ho raccolto questa dichiarazione da parte di Bruno Panuccio che testimonia quanto sia breve la memoria quando si tratta di ricordare alcuni episodi a dir poco “scomodi” che continuano ad accadere.
Vogliamo cercare di spezzare questa catene di ingiustizie? Vogliamo tornare ad avere fiducia nelle istituzioni ma onestamente davanti a parole come queste le mie parole si placano, diventano piccole e miste di stupore e di rabbia poiché tremendamente vere, reali, sentite.
Posso solo cercare di dare loro una minima visibilità anche e soprattutto per trasmettere a questo genitore ferito e derubato di un bene grande (quale la vita di un figlio è )la mia vicinanza ma anche la piccola dimostrazione che non tutti dimenticano alla svelta, che non tutti scrivono solo per apparire, che non tutti sono superficiali e disinteressati, per me è importante non lasciare la sofferenza da sola, è importante tendere una mano , è importante cercare di capire e so che altre persone la vedono come me.
Questa la testimonianza accorata ed a giusta causa da parte di Bruno Panuccio, raccolta e condivisa con tutti voi affinchè non si dimentichi, affinchè sotto quei massi non vada a finire anche il nostro cuore.
“Il 20/04/2010 muoiono a Ventotene , a causa di una frana , Sara Panuccio e Francesca Colonnello . In conseguenza di ciò, per la prima volta in Italia, viene condannato un amministratore pubblico per morte da frana. Costui è l’attuale sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso. La sentenza di Primo grado del 2014 è per lui di 2 anni e 4 mesi. Questo signore è lo stesso dello scandalo per aver appaltato ad una ditta di Napoli la progettazione e realizzazione (fortunatamente mai avvenuta) di un tunnel da 6 milioni di euro sull’isola, nonostante il parere ed il divieto della Regione Lazio (gli atti sono in procura). In questo periodo ogni giorno si parla sui media nazionali dei “candidati impresentabili” in Campania e Liguria, ma quasi nessuno sa che il sindaco Assenso è il capolista di una delle due liste civiche che si fronteggeranno a fine mese sull’isola. Vuole ottenere il terzo mandato consecutivo di Sindaco ed ha naturalmente ottime possibilità di riuscire nell’intento visto che questa volta ha dalla sua parte in lista chi oggi è consigliere d’opposizione, chi ufficialmente in questi anni lo ha sempre osteggiato e criticato aspramente. Ancor prima che come padre di Sara, sono indignato come cittadino. Partendo dal presupposto che si sarebbe dovuto dimettere di suo per rispetto delle vittime e della morale civile, qui siamo al paradosso del tenerlo in carica altri 5 anni, se vincerà, di conseguenza sarà ancora lui la massima autorità in carica per le funzioni di Protezione Civile, in netto contrasto con la condanna di cui sopra. Sarà’ lui a tutelare persone e territorio sull’isola, lui che attualmente è ritenuto per la giustizia italiana responsabile di omicidio colposo per l’inosservanza delle norme stesse, lui che ha mentito in aula sulla conoscenza del pericolo, lui colpevole certificato da prove documentali. È tutto ciò avviene nel silenzio di media ed istituzioni “
Non posso che auspicare una presa di coscienza da parte di chi legge, da parte di chi la legge dovrebbe farla rispettare, da parte di chi onestamente vive e per mani forse non proprio oneste si ritrova suo malgrado a morire.