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mercoledì 7 settembre 2016

Irene Fornaciari per San Serafino. Spese ridotte. Per i terremotati?



Sarà Irene Fornaciari la cantante del tradizionale concerto del Sabato sera per San Serafino. Non c’è la comunicazione ufficiale ma voci attendibili danno per certo l’ingaggio della figlia di Zucchero per l’evento clou della festa patronale montegranarese. Si tratta di una brava cantante, con una voce potente ma senza repertorio o quasi e, quindi, ci si augura che costi poco e che quello che si risparmia possa essere utilizzato bene. È anche un passo verso quello che in molti si aspettano, ossia l’ammodernamento della festa del Santo Patrono che ormai mostra evidenti segni di età, vuoi per l’anagrafica incontestabile di buona parte del comitato organizzatore, vuoi per una mancanza di nuove idee piuttosto evidente. Un piccolo passo perché, per rendere la festa più adatta ai tempi, le iniziative da prendere sono ben altre; ma prendiamolo come un segnale.
Pare che si stia anche valutando l’idea di limitare il costo dello spettacolo pirotecnico per destinare la somma risparmiata ai fondi a sostegno delle popolazioni terremotate. Sarebbe un bel gesto, soprattutto se andasse a unirsi allo sforzo organizzativo che le associazioni aderenti all’Ente Presepe stanno compiendo per organizzare eventi diretti alla raccolta di fondi per lo stesso scopo.
Limitare i costi di certi elementi della festa tradizionale sarebbe un bene a prescindere dall’emergenza di questo ultimo periodo, e lo abbiamo detto più volte in queste pagine. Si potrebbero risparmiare soldi per sanare l’incresciosa situazione della casa natale di San Serafino che versa in condizioni pietose e indegne per una cittadina che professa devozione al Santo che vi nacque. Intanto per quest’anno è giusto aiutare chi ha più bisogno, per gli anni a venire pensiamoci.
C’è ancora tempo per conoscere il programma definitivo della festa, ma questa credo sia una notizia da accogliere con un certo favore.

Luca Craia

giovedì 30 giugno 2016

Veregra Street è andata. Ora parte la scoppiettante estate montegranarese.



Archiviata la diciottesima edizione del Veregra Street Festival, ora si apre l’estate montegranarese. Un cartellone fitto di eventi che rendono Montegranaro uno dei paesi più vivaci dall’entroterra. Si va dal cinema in piazza il venerdì agli spettacoli musicali del sabato. Tutte le sere isola pedonale in viale Gramsci che, come al solito, sarà gremita di Montegranaresi passeggianti per il tradizionale struscio o le solite due vasche con gli amici. I locali organizzano il piano bar tutte le sere, ma ci sono anche animazione e giochi per i più piccoli. Tornei sportivi senza soluzione di continuità al Campo dei Tigli mentre nell’area del Palasport si susseguiranno le feste dei partiti e delle associazioni. Tutto questo fino alla fine di agosto. Il cartellone degli eventi è stato pubblicato dal Comune già alla fine di maggio. Un’estate scoppiettante come da tradizione, per la gioia dei Montegranaresi e di chi verrà a visitare il nostro ridente paesino. Ops… managgia… era solo un sogno, ricordi degli anni ’80 mescolati a qualche pio desiderio. Scusate.

Luca Craia

sabato 28 maggio 2016

E la Settimana della Cultura diventa a pagamento



Secondo quanto scritto ieri dal Carlino, oggi a Montegranaro si verificherebbe un fatto inedito e, consentitemi, piuttosto preoccupante: uno degli eventi previsti per la Settimana della Cultura, l’incontro con il chitarrista Roberto Zechini presso la galleria Philosofarte, non ha l’ingresso libero ma occorre essere tesserati dell’associazione. Il non essere soci, però, può essere superato sottoscrivendo la tessera a 10 euro.
In questo modo, però, l’evento diventa non più aperto a tutti e gratuito, come dovrebbe essere ogni manifestazione prevista per la Settimana della Cultura, il cui scopo è sempre stato, sia quando era organizzata dal Mibact che quando divenne iniziativa esclusiva di Montegranaro, quello di offrire eventi culturali di alto livello a tutti e in maniera gratuita. In questo caso, invece, bisogna essere soci e questo comporta, per chi non intendesse aderire all’associazione, l’impossibilità di partecipare all’evento.
È la prima volta che si verifica un caso del genere e, onestamente, mi pare che possa costituire un precedente negativo. Infatti in questo modo si dà l’immagine della cultura come un bene elitario, esclusiva di pochi e, anche se probabilmente l’associazione a Philosofarte è libera per tutti, diventa costrittivo dover scegliere se iscriversi a un’associazione o rinunciare a un evento interessante. Ovviamente ogni associazione è libera di adottare il metodo di sostentamento che ritiene più opportuno ma credo che, almeno per la Settimana della Cultura, gli eventi debbano rimanere fruibili da tutti gratuitamente, a prescindere dall’iscrizione o meno all’associazione organizzatrice. Mi auguro che sia un unicum e che casi del genere non vadano più a verificarsi.

Luca Craia