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giovedì 21 aprile 2016

Il Vescovo incontra gli imprenditori a Montegranaro



È un fatto nuovo e, a memoria mia, non è mai accaduto prima: l’Arcivescovo di Fermo, Monsignor Luigi Conti, incontrerà gli imprenditori Montegranaresi (e non) per parlare di lavoro. Si parte ovviamente dall’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Evangeli Gaudium”, in particolare dal n. 192 che recita: “Desideriamo però ancora di più, il nostro sogno vola più alto. Non parliamo solamente di assicurare a tutti il cibo, o un «decoroso sostentamento», ma che possano avere «prosperità nei suoi molteplici aspetti». Questo implica educazione, accesso all’assistenza sanitaria, e specialmente lavoro, perché nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita. Il giusto salario permette l’accesso adeguato agli altri beni che sono destinati all’uso comune”.
L’incontro servirà per ragionare cristianamente, insieme ai nostri produttori, sul presente e sul futuro. È un fatto importante e dimostra quanto, spesse volte, la Chiesa sia più sensibile della politica sulle tematiche sociali e del lavoro.
Incontrare il nostro sistema produttivo in un momento di grande difficoltà come questo è segno di grande attenzione per le problematiche sociali attuali. L’imprenditore, oggi più che mai, ricopre un ruolo fondamentale nella società e, in momenti di crisi economica ma anche sociale e culturale, la funzione di chi produce beni e ricchezze è fondamentale, perché crea anche lavoro e benessere per la società.
L’incontro, organizzato dall’Arcidiocesi stessa, dall’Unità Parrocchiale di Montegranaro e da Progetto Policoro, si terrà presso la Parrocchia di Santa Maria a Montegranaro sabato 30 aprile 2016 alle ore 17.00. Il programma prevede anche la Santa Messa che sarà celebrata al termine dell’incontro, alle 19,00. In conclusione sarà anche offerto un aperitivo.

Luca Craia

lunedì 14 marzo 2016

SS.Filippo e Giacomo: a maggio sarà restituita ai Montegranaresi



Si avvicina il momento il cui Montegranaro riavrà la sua chiesa forse più amata. Dopo l’importante intervento di ristrutturazione e consolidamento, dovuto per scongiurare un concreto rischio di crollo del tetto, sta per essere riaperta al culto e ai fedeli la priorale dei SS. Filippo e Giacomo. La data prevista, anche se ancora provvisoria, è quella del primo maggio, domenica vicina alla data di celebrazione dei due Santi titolari, che cade il 3 maggio.
Sarà una grande festa per molti Montegranaresi, quelli che amano davvero il loro paese e considerano questa riapertura una tappa importante nel recupero del nostro patrimonio storico e culturale. La chiesa è chiusa ormai da molti anni: dopo che l’ultimo parroco la lasciò nei primi anni ’90 e la parrocchia fu inglobata da quella di Santa Maria. Da allora un progressivo degrado che culminò con un restauro maldestro della capriata che ne appesantì la struttura fino ad aprire le mura perimetrali. Si rese necessario intervenire con urgenza e ci volle il coraggio dell’ex parroco, don Umberto Eleonori, per accollarsi un nuovo oneroso finanziamento e partire con i lavori, aiutato da un sostanzioso intervento della CEI tramite i fondi dell’otto per mille.
L’intervento, oltre a mettere in sicurezza la struttura rifacendo ex novo il tetto, ha ripulito le decorazioni a tempera della volta e risistemato gli impianti, oltre che a posare una nuova pavimentazione. Ci sono ancora diversi interventi da fare, come il restauro della splendida pala dell’altare maggiore e dell’organo ottocentesco, ma la chiesa ora è sicura ed è tornata bella come molti di noi la ricordano.
Attendiamo allora ancora poche settimane e finalmente potremo ammirare di nuovo questo tempio barocco, fondamento delle nostre tradizioni e della nostra storia. La chiesa continuerà ad essere officiata, anche se non con regolarità, ma sarà anche sede di manifestazioni culturali. Montegranaro, così, guadagnerà una nuova struttura fruibile per concerti e incontri culturali. Inoltre i visitatori che vengono da noi per ammirare i nostri tesori, primo fra tutti la chiesa di Sant’Ugo sottostante, avranno un nuovo e prezioso motivo per recarsi a Montegranaro.

Luca Craia

martedì 16 febbraio 2016

Il San Serafino di Castignano




La venerazione del nostro Santo montegranarese, il patrono, l’amatissimo San Serafino è molto diffusa, più di quanto si creda, e ogni tanto trovo testimonianze di quanto sia diffuso il suo culto in tutta Italia. A Civitavecchia, per esempio, nella chiesa dei frati Cappuccini, esiste una splendida tela che rassicura il santo montegranarese e che è stata restaurata recentemente con fondi raccolti dai fedeli.  Oggi vorrei parlare, invece, di una piccola chiesa diroccata edificata a ridosso dell’abitato di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno.
Il piccolo tempio fu edificato dai frati Cappuccini nel 1765, come riportato su un mattone incastonato nella facciata principale. Nacque come oratorio pubblico per volontà della famiglia Fioravanti de Castiglioni. La pianta è rettangolare alla quale successivamente fu aggiunta un’abside utilizzata come sacrestia.
La chiesa è fortemente lesionata ma si riconoscono all’interno alcuni affreschi, purtroppo illeggibili, parti di un dipinto su legno, anch’esso ormai perso, e diverse decorazioni murarie che fanno pensare a un tempio piuttosto ricco. Ringrazio l’amica Delia Ficcadenti per le informazioni fornitemi (fonte: San Serafino – Chiesetta rurale, di Grilli, Barbizzi, D’Angeli, De Vecchi, edizioni Tascabili ISC Montalto delle Marche).





Luca Craia