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giovedì 11 febbraio 2016

Arkeo completa la luce di Sant’Ugo. Finanziato un nuovo tronco di impianto.


Giovanni Leonardi, l'ingegnere che ha progettato l'impianto e che ora sta progettandone l'ampliamento per conto di Arkeo.

Arkeo si sostiene esclusivamente con il tesseramento, le libere elargizioni dei soci e le offerte raccolte durante i servizi volontari di apertura dei siti, durante le visite, durante le nostre iniziative culturali. Una volta raggiunta una cifra che ci consenta di fare qualche tipo di intervento, decidiamo su cosa intervenire. Si tratta sempre di opere volte al recupero o alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Ci vuole tempo per racimolare somme sufficienti per finanziare un’opera di questo tipo. L’ultima è stata portata a termine quasi due anni fa, con il restauro del Crocifisso processionale di Sant’Ugo interamente finanziato da noi. Ci vuole tempo anche perché, non essendo più gli unici ad aprire al pubblico Sant’Ugo e, quindi, a raccogliere le offerte dei visitatori, i nostri “introiti” sono diminuiti.
Siamo comunque riusciti a raggranellare una certa somma e, come è nostro costume e come stabilito dal nostro Statuto, nella riunione del Direttivo di ieri sera abbiamo stabilito come destinarla, sulla base di alcune proposte e preventivi di diversa natura. Abbiamo deciso che è giunto il momento di completare un’opera che abbiamo iniziato qualche anno fa e che è rimasta sostanzialmente incompleta anche se funzionale: l’impianto di illuminazione di Sant’Ugo.
L’impianto in essere è stato ideato e voluto dal direttivo della nostra associazione, progettato dall’ingegnere Giovanni Leonardi e installato anche grazie alla collaborazione economica con il Lions Club di Fermo-Porto San Giorgio che sostenne i costi dei materiali mentre noi finanziammo progetto e installazione. È un’opera importante, anche da un punto di vista economico, e proprio per questo all’epoca dovemmo “accontentarci” di illuminare la parte absidale della chiesa in maniera sufficiente ma non completamente adeguata. Oggi vogliamo illuminare come si deve anche il presbitero, ampliando l’impianto che abbiamo ideato e installato.
L’ingegner Leonardi è già all’opera per l’ampliamento del progetto. Ora si tratta di redigerlo a dovere, presentarlo alla Curia e alla Soprintendenza e attendere le dovute autorizzazioni. Una volta ottenute potremo installare un nuovo tronco di impianto che illuminerà in maniera più efficace la zona dell’altare, puntando anche a dare maggior valore al Crocifisso per tramite di un’illuminazione ad hoc. Ci vorrà un po’ di tempo per essere pronti e partire coi lavori ma speriamo di poter chiudere il tutto entro l’anno.  In questo modo valorizzeremo ulteriormente e maggiormente il patrimonio culturale più importante di Montegranaro, l’ecclesia di Sant’Ugo.

Luca Craia

giovedì 10 settembre 2015

Le bugie di piazza Mazzini



È grave che si affermi il falso. È grave quando a farlo è il primo cittadino. È gravissimo quando lo si fa ripetutamente: casa di riposo, accordo con questo e quello, ora il caso della fontana di San Liborio. Io non credo che menta il cittadino che oggi sul giornale smentisce il sindaco quando afferma di aver effettuato il sopralluogo per la suddetta fontana a ridosso della chiesa. Non ne avrebbe motivo, mi pare che voglia solo legittimamente risolvere il suo problema.
Quindi penso sia vero che si sia dichiarato il falso, cioè che si è fatto un sopralluogo che non si è fatto o, almeno, non come si sarebbe dovuto fare. Forse non mente nemmeno il Sindaco quando dichiara alla stampa cose non vere. Forse il Sindaco è stato semplicemente male informato o forse non si è informato bene. Fatto sta che non è la prima volta che si esce sulla stampa per dire cose non vere e questo è gravissimo. I cittadini si devono poter fidare dei propri amministratori. Un amministratore che mente non merita fiducia. Un amministratore che parla senza conoscere a fondo di cosa sta parlando non merita fiducia.

Luca Craia

lunedì 30 marzo 2015

Sant’Ugo aperta a Pasquetta



Una semplice comunicazione di servizio: il giorno di Pasqua cade nella prima domenica del mese di aprile, giorno in cui, come da programma, avrebbe dovuto essere aperta la chiesa di Sant’Ugo per opera dei volontari di Arkeo. Abbiamo, però, reputato che fosse più utile spostare l’apertura al giorno dopo, al fine di consentire a più persone di usufruire del servizio. Ecco quindi che l’apertura mensile di Sant’Ugo slitta al 6 aprile, lunedì di Pasqua, col consueto orario 16.00 – 19.30. Una nuova occasione per chi non avesse ancora avuto modo di vederlo, per visitare questo magnifico tesoro culturale e per chi già la conosce per approfondirne la conoscenza. 

Luca Craia