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venerdì 4 novembre 2016

Raccolta scarpe per i terremotati



Ancora un’iniziativa a favore delle popolazioni terremotate da parte delle Associazioni di Montegranaro, che fanno crescere il loro impegno proprio nel momento in cui la situazione si fa più grave e vicina, emotivamente e geograficamente. Così, in occasione della Castagnata in piazza, trasferita in largo Conti (di fronte al Palazzaccio) per motivi precauzionali, voluta dalle stesse Associazioni radunatesi per l’iniziativa Uniti per Voi e dai commercianti montegranaresi, si inizierà una raccolta di scarpe da destinare alle persone sfollate. L’appello è rivolto agli imprenditori del calzaturiero: servono scarpe nuove, anche difettate purchè il difetto sia puramente estetico e non strutturale. Domenica la raccolta verrà fatta nel luogo della festa, dopodiché sarà possibile consegnare le calzature presso la sede della Croce Gialla, il tutto entro il 12 novembre, data in cui quanto raccolto verrà consegnato nelle strutture ricettive che ospitano gli sfollati. Gli imprenditori che aderiranno avranno regolare fattura.

Luca Craia

domenica 30 ottobre 2016

Spunta il progetto del Comune. Ci volevano le associazioni.



Ci voleva l’accordo tra le associazioni che si occupano del centro storico per smuovere le acque. È bastato annunciare l’accordo per muovere l’assessore al centro storico, Giacomo Beverati, che finalmente torna a parlare del paese antico e ritira magicamente fuori dal cilindro il suo progetto del 2009. È il progetto del Comune, dice Beverati, ma deve esserlo diventato ora, visto che all’assemblea pubblico che ho promosso qualche mese fa aveva affermato il contrario, che il progetto non era più attuabile e che non c’erano fondi per fare alcunché. Deve aver cambiato parere nel frattempo e questo è un fatto positivo, così come è positiva la volontà di collaborare con le tre associazioni che si sposa benissimo con la stessa volontà espressa da Arkeo, Città Vecchia e Labirinto.
I fatti positivi che elenca Beverati sul Corriere Adriatico sono ben poca cosa rispetto ai problemi reali del vecchio borgo, ma va accolta positivamente l’apertura al confronto. La strada da seguire, l’unica percorribile, è che chi amministra faccia un atto di umiltà e di democrazia aprendo un dialogo costruttivo con chi i problemi li vive e li affronta quotidianamente, con chi, negli ultimi anni, è stato l’unico soggetto a proporre e attuare soluzioni: le associazioni. Se Beverati sarà abbastanza intelligente da mettersi a disposizione, possiamo davvero sperare bene, altrimenti perderemmo l’ennesimo treno per salvare il castello di Montegranaro, forse l’ultimo treno che passerà.

Luca Craia

giovedì 27 ottobre 2016

Il tavolo per il centro storico. Un enorme passo avanti.



Come avrete letto dalla stampa, ieri è stata ufficializzata l’apertura di un tavolo di discussione sul problema del centro storico di Montegranaro. L’iniziativa parte dal Presidente di Città Vecchia, Andrea Franceschetti, ma è logico e naturale che le altre due associazioni montegranaresi che, per Statuto e per loro stessa natura intrinseca, operano nel contesto del centro storico, Arkeo e Il Labirinto, la colgano e la facciano propria. È un momento importante per Montegranaro, un’occasione che non va sprecata.
Non c’è mai stata collaborazione tra tutte e tre le associazioni al momento coinvolte nel progetto, ma essa appare uno strumento fondamentale per avere incisività e forza. Si tratta di tre realtà che operano nello stesso campo utilizzando strumenti diversi, talenti diversi. Mettere insieme questi talenti, mantenendo le proprie identità e la propria autonomia ma mirando allo stesso bersaglio, remando verso la stessa direzione, non può che portare frutti preziosi. Certo, gli equilibri sono delicati e occorrerà muoversi con tutte le cautele del caso, ma questo accordo segna, di per sé, un momento storico importante che non va sottovalutato.
Il problema di cui le tre associazioni che hanno aderito al tavolo andranno a occuparsi è grave, annoso e di difficile soluzione. Ma la soluzione si può trovare, lavorando per obiettivi, lucidamente, con una visione di insieme chiara e scevra da preconcetti. Partono da lontano, i guai del centro storico, e non si può pensare di risolverli con una sorta di bacchetta magica che, in poco tempo, rimetta tutto in sesto. Serve un progetto articolato che preveda interventi nel corso degli anni a venire. Purtroppo, secondo Città Vecchia, Il Labirinto e Arkeo, questo progetto non c’è e probabilmente non c’è mai stato. Però ci sono stati dei tentativi, e qui ricordiamo il programma elettorale del buon Giacomo Beverati e il lavoro svolto da Simone Pirro, due elaborati che sembrano essere stati dimenticati ma che intendiamo riprendere in mano, studiare, confrontare per estrapolarne le parti più interessanti, da integrare con nuove proposte da ricercare ragionando insieme.
Il tavolo è aperto a tutti, chiunque può aderire e dare il proprio contributo. La porta è chiusa alle strumentalizzazioni, ma chi vorrà mettersi a disposizione per il solo bene del paese è il benvenuto. L’obiettivo è sfaccettato in diversi aspetti: recupero urbanistico e sociale del paese antico ma anche ricostruzione del senso di comunità cittadina, dell’appartenenza a un organismo che si chiama paese. In questo occorrerà anche lavorare sul piano culturale, cercando di riportare nel normale sentire della cittadinanza montegranarese il concetto di centro storico come bene comune, come cuore pulsante della comunità, come luogo di incontro e di vita, e non soltanto problema di chi ci vive. È proprio questo sentire che accomuna Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto, e deve essere più forte delle differenze, che pure ci sono, e delle antiche rivalità. Oggi vogliamo lavorare insieme per questo obiettivo. Cercasi gente di buona volontà.

Luca Craia