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venerdì 29 gennaio 2016

Si va sul penale tra Sel e il Sindaco. E Montegranaro paga le spese (politiche)



Non svela tutti i dettagli, Giuseppe Viozzi, coordinatore di Sel, sulla querelle tra il suo gruppo e il Sindaco Ediana Mancini, ma il quadro che si delinea dallo spezzatino giornalistico che abbiamo letto in questi giorni pare abbastanza chiaro: è avvenuto qualcosa di molto grave, che travalica le tematiche e la dialettica politica tanto che Viozzi, sul Corriere Adriatico, parla in maniera chiara di azioni legali, così come aveva fatto il Sindaco stesso qualche giorno fa. Se è vero quello che dice Viozzi, e francamente non vedo perché non debba esserlo, siamo di fronte a un quadro inedito e di una gravità impressionante: un Sindaco che minaccia un Consigliere Comunale, alle nostre latitudini, non si è mai visto.
È un’escalation di cattiveria e miseria umana alla quale, francamente, non si riesce ad abituarsi e che certamente non ci aspettavamo, pur consci che l’amministrazione Mancini non abbia mai lesinato bassezze politiche e umane fin dai primi giorni dall’insediamento. Personalmente ricordo il casino che fece il Sindaco contro di me per la questione della visita di Sgarbi a Sant’Ugo, tanto per fare un esempio. Da lì siamo andati sempre in peggio, fino ad arrivare alle vie legali che, se il quadro è quello che riportano i giornali, non sono civili ma penali, per cui si scherza poco.
Di questa situazione, ovviamente, fa le spese Montegranaro, amministrata male già per scarsa qualità politica e amministrativa della maggioranza di governo, e ora anche a causa di queste beghe che tolgono tempo e serenità a chi dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini e, invece, è sempre più impegnato a risolvere i suoi, tra grane, litigi, scoppi di bile e, ora, potenziali gravi problemi legali.

Luca Craia

mercoledì 27 gennaio 2016

Barriere architettoniche. Lo strano caso dell'ospedale vecchio.



Sembra che l’Amministrazione Comunale, grazie alla mozione del Movimento 5 Stelle, si sia finalmente impegnata a rimuovere le barriere architettoniche presenti negli edifici pubblici di Montegranaro. E dovrebbe farlo entro 60 giorni. Uso il condizionale perché, coi nostri amministrazioni, tocca fare come San Tommaso e credere quando si tocca con mano, viste le innumerevoli bugie raccontate fino a oggi.
Quello che però tutti non sanno è che, in un caso specifico, l’amministrazione Mancini è stata fin troppo solerte. Infatti, presso le scalette che portano all’ingresso inferiore dell’ospedale vecchio, quello di via Garibaldi che apre sul chiostro dell’antico convento agostiniano, è stato installato ormai da qualche mese un montascale nuovo di zecca.
Solo che quell’ala dell’ospedale vecchio non è utilizzata e ancora devono essere ultima i lavori di ristrutturazione. D’accordo essere lungimiranti ma, mentre negli uffici pubblici è ancora impossibile accedere, installare un montascale anche costosetto per salire verso un portone che resterà chiuso per diversi mesi ancora, se non anni, mi pare un leggerissimo spreco di denaro pubblico. Sarebbe da capirne il motivo.

Luca Craia

giovedì 17 settembre 2015

Le priorità dell’amministrazione Mancini



Nel gruppo di discussione dell’Ape, su Facebook, ci domandiamo spesso quali siano le priorità della nostra Amministrazione Comunale. Non sembrano affatto chiare, pare che si proceda a tentoni, che non ci sia un progetto ma soltanto interventi sparsi, molto spesso non urgenti, a volte inspiegabili a favore dei quali si tralasciano problematiche ben più pressanti. L’assenza di un progetto politico-amministrativo è cosa grave perché porta a enormi sprechi di risorse e innesca processi dannosi che diventano difficili da sanare anche in tempi lunghi.
Credo che il modus operandi apparentemente empirico della giunta Mancini abbia, invece, una linea politica chiara, e questa parte dal risultato elettorale niente affatto entusiasmante. La coalizione che governa Montegranaro ha conseguito una maggioranza di voti estremamente risicata, rappresentando poco più di un terzo dei votanti e, quindi, una minoranza di cittadini. In sostanza, già in partenza, il governo della città aveva due terzi di cittadini che non lo avevano votato. Nonostante il tifo calcistico dei supporter è evidente un deficit di consenso piuttosto preoccupante.
Da qui l’esigenza di acquistare consenso. E quest’esigenza sta dettando la linea politica del governo cittadino, una linea diretta alla promozione dell’immagine a discapito della sostanza. Si fanno scelte indirizzate esclusivamente all’apparenza, all’effetto scenico, e si tralasciano interventi sostanziali ma decisamente meno visibili come l’ordinaria manutenzione, la pulizia, il funzionamento della macchina amministrativa in genere. Inoltre si stanno occupando tutti i ruoli chiave della pubblica amministrazione nostrana, spostando dipendenti come fossero pedine, forzando incarichi, esautorando responsabili a favore di personaggi più accomodanti.
Questo è un atteggiamento estremamente pernicioso e causerà, perdurando, gravissimi danni alla città. E nulla fa presagire un’inversione di tendenza perché, nonostante gli enormi sforzi propagandistici, la popolarità e il consenso della Giunta Mancini sembra inesorabilmente in calo. I cittadini non sono stupidi e oggi sono molto più attenti che in passato, complici mezzi di informazione un tempo impensabili, come questo stesso blog. L’unico modo, quindi, di acquisire quel tanto agognato consenso sarebbe quello di governare bene e per il bene comune. Ma vaglielo a far capire.

Luca Craia