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venerdì 20 maggio 2016

Nuovi referendum in vista. Si firma anche a Montegranaro



Per quanto bistrattato, strumentalizzato, per quanto reso inutile dai nostri cenci governanti fascisti anche quando mascherati da comunisti, il referendum permane l’unico vero strumento di democrazia diretta a disposizione del cittadino italiano. È uno strumento debolissimo, ulteriormente indebolito dal non rispetto degli esiti da lì scaturiti che abbiamo dovuto registrare negli ultimi anni. Ma è una forma di democrazia che, in un momento storico in cui la democrazia è sospesa se non annullata, non può essere ulteriormente sminuito da ragionamenti indotti dal potere relativi a fantomatici sprechi di soldi o incompetenza degli elettori.
Sono in corso anche a Montegranaro le raccolte firme per la presentazione di 6 nuovi quesiti referendari nonché una petizione popolare per l’acqua. Alcuni sono forse poco sentiti dalla maggioranza dei cittadini, come quelli sulla scuola, ad esempio. Altri riguardano temi più sentiti. Tutti i quesiti riguardano il nostro futuro ed è importante che si dia un forte segnale proveniente dal basso (che poi sarebbe l’alto, se vogliamo essere precisi: il cittadino è al di sopra di chi governa che lo fa su suo mandato). Occorre che si faccia capire a chi governa che gli Italiani non sono disposti a subire dittature, sotto qualsiasi forma esse ci vengano presentate. È importante dare questo segnale specie dopo quello bruttissimo dato nell’ultimo referendum.
Vi elenco i quesiti referendari per i quali è necessario firmare:
QUESITI SCUOLA
1) Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede.
2) Abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione.
3) Abrogazione di norme sull’obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro.
4) Abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private.
QUESITO TRIVELLE ZERO
Bloccare nuove attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.
QUESITO INCENERITORI
Bloccare il piano per nuovi e vecchi inceneritori.
PETIZIONE POPOLARE ACQUA
Petizione popolare per legiferare in materia di diritto all'acqua e di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato.
Si può firmare presso l’ufficio anagrafe del Comune.

Luca Craia

giovedì 8 ottobre 2015

Tennacola diventa elettrica?



La Tennacola SPA, società che fornisce acqua potabile a ben ventisette comuni del Fermano e di cui questi comuni sono soci, sta conducendo un’indagine esplorativa per vedere se ci sono soggetti interessati ad ottenere la concessione degli impianti di acquedotto da essa gestiti e utilizzarli per la produzione di energia elettrica tramite la costruzione di due centrali. Gli impianti di produzione dovranno essere costruiti a spese dell’utilizzatore e saranno di sua proprietà, ma l’acqua utilizzata sarà quella della Tennacola, proveniente dai serbatoi denominati Calzecchi di Porto Sant’Elpidio e Santa Lucia di Sant’Elpidio a Mare.
Questo, a mio modesto parere, qualche preoccupazione dovrebbe generarla, in quanto si parla di acqua potabile. Credo quindi che i comuni soci della Tennacola SPA dovrebbero informarsi e informare i propri amministrati circa l’uso dell’acqua che verrà utilizzata per la produzione di energia. In particolare, credo che i cittadini interessati dal progetto dovrebbero essere rassicurati circa la potabilità dell’acqua e sul fatto che quella utilizzata nelle centrali non venga poi reimmessa in rete per il consumo domestico o, in caso contrario, su quali misure verranno prese per garantire la potabilità della stessa. Attendiamo fiduciosi.

Luca Craia

sabato 12 settembre 2015

E la scuola rimane senz’acqua (minerale)



Capita anche questo a Montegranaro: alla scuola materna, pur essendo l’acqua del rubinetto potabile e buona, è consuetudine fornire ai bambini l’acqua minerale. Oggi, sabato 12 settembre, il giorno prima che la scuola apra, i bidelli hanno verificato che mancavano le bottiglie. Hanno chiamato in Comune ed è stato loro risposto che l’appalto per la fornitura dell’acqua minerale non è stato ancora fatto. Quindi si beve l’acqua del rubinetto. 
Ora, che l’acqua del rubinetto si possa bere va benissimo, anzi, direi che è anche meglio. Ma che a inizio scuola ancora non si sia fatto l’appalto non mi pare che vada bene per niente. E anche questo è un segno della mancanza, nei nostri amministratori, della diligenza del buon padre di famiglia, che non è una carrozza del far west come crede qualcuno ma un requisito essenziale per occuparsi della cosa pubblica.

Luca Craia