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domenica 1 gennaio 2017

Montegranaro in decrescita demografica? Diventeremo una città di ruderi disabitati?



Sono preoccupanti i dati pubblicati stamane da Veregra Up, la pagina ufficiale Facebook dell’Unità Parrocchiale di Montegranaro. Sono dati relativi ai sacramenti, quindi ovviamente legati all’aspetto religioso, ma si collegano naturalmente a quello demografico e ci danno una lettura piuttosto preoccupante della situazione del paese, sia da un lato economico che sociale. I dati si riferiscono al numero di battesimi, matrimoni e funerali celebrati durante l’anno. È normale, quindi, collegare i sacramenti in questione con la vita civile e il suo evolversi. Ebbene, tutti i dati sono nettamente in negativo, ed è un trend non nuovo, quello del 2016. Si va da un -13,2% di battesimi (59 bambini battezzati) a un – 13,5% dei matrimoni (con soli 19 matrimoni religiosi celebrati nell’anno), per giungere all’unico segno più che, però, è negativo anch’esso da un punto di vista demografico, quello dei funerali che segna un + 10,2% (151 esequie celebrate in chiesa).
Data la radicata cultura cattolica della nostra piccola città che, per quanto in calo, permane nella maggioranza della popolazione autoctona come modus vivendi quantomeno esteriore, i dati sono raffrontabili probabilmente con quelli anagrafici del Comune che, però, non abbiamo. Sono quindi dati che indicano in maniera molto chiara come i nati e i morti aprano una grossa forbice, segnando un netto decremento della popolazione. Tralascerei il dato dei matrimoni che è quello forse più soggetto ai cambiamenti di costume. Rimane però una differenza negativa di 92 persone in meno in un anno. Un dato allarmante.
Il trend negativo, dicevamo, si sta consolidando di anno in anno ma, se fino a poco tempo fa il decremento demografico degli autoctoni poteva considerarsi compensato con la presenza e la natalità di cittadini stranieri, oggi abbiamo dati poco confortanti anche in questo settore. Anche qui non possiedo i numeri ufficiali dell’anagrafe del Comune e credo che anche questi siano poco corrispondenti alla realtà, ma sono a conoscenza di un nettissima diminuzione degli aiuti sociali volontari destinati agli extracomunitari, segno anch’esso di un netto calo della loro presenza, probabilmente dovuto alla crisi e alla mancanza di lavoro.
Una popolazione che diminuisce inesorabilmente è un dato di cui bisogna preoccuparsi e a cui cercare di porre rimedio con la massima sollecitudine. È vero che riflette il dato nazionale e che occorrono politiche generali da parte dello Stato e del Governo per invertire, per quanto possibile, la tendenza, ma credo che a Montegranaro la situazione sia aggravata ulteriormente dai problemi legati al mondo della calzatura e al forte decremento di industrializzazione che si registra ormai da diversi anni. Il calo della presenza degli extracomunitari è un fenomeno che ha risvolti positivi e negativi nello stesso tempo, ma il decremento delle nascite e la differenze tra queste e i decessi deve far riflettere. Montegranaro potrebbe diventare, in pochi anni, un paese con una popolazione nettamente inferiore all’attuale, il che comporterebbe una lunga serie di problemi gravi, come l’impoverimento dell’erario dovuto al calo delle entrate tributarie ma, soprattutto, lo spopolamento di vaste aree urbane, con conseguente degrado urbanistico e sociale. In sostanza, il problema oggi presente nel centro storico si potrebbe estendere a larga parte dell’abitato, facendo diventare Montegranaro una città piena di ruderi disabitati.
È una prospettiva estrema, me ne rendo conto, ma possibile e va scongiurata con politiche che mirino a invertire la tendenza. Servono investimenti, serve riportare il lavoro a Montegranaro, serve fermare l’impoverimento della popolazione. E se in questo l’Ente locale non ha grandi strumenti di intervento, deve comunque adoperarli tutti affinchè si scongiuri uno scenario così infausto.

Luca Craia                         

sabato 21 maggio 2016

DEFINITIVO - Chiusa la raccolta firme per la legge sulla legittima difesa.



Non so come giudicare il dato che scaturisce dalla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge sull’inviolabilità del domicilio e il diritto alla difesa a Montegranaro. Un paese di 13.000 abitanti, un paese ancora ricco nonostante tutto, un paese legittimante preoccupato per la sicurezza, un paese che subisce quotidianamente furti e atti criminali, non ritiene, secondo i numeri delle firme, che aumentare la possibilità di autodifendersi all’interno della proprietà privata sia importante.
Solo 637 Montegranaresi hanno posto la loro firma sul modulo depositato all’Ufficio Anagrafe. Sono pochi, inutile girarci intorno. Inutile dire che la gente è impegnata, non è così. Inutile dire che c’è disincanto per le questioni che riguardano la politica: questa interessa direttamente il cittadino. Inutile dire che il clima è avvelenato e che la gente ha paura a esporsi in qualsiasi modo. Inutile dire che il Comune non ha fatto nulla per informare i cittadini di questa possibilità. Inutile dire che nessun giornale ne ha mai fatto parola. Non c’è giustificazione. Credo che tutti o quasi abbiano saputo che si potesse firmare e credo che migliaia di Montegranaresi non l’abbiano fatto semplicemente perché sono indifferenti a tutto. Così come sono indifferenti gli Italiani. E i risultati li vediamo.

Luca Craia

venerdì 20 maggio 2016

Nuovi referendum in vista. Si firma anche a Montegranaro



Per quanto bistrattato, strumentalizzato, per quanto reso inutile dai nostri cenci governanti fascisti anche quando mascherati da comunisti, il referendum permane l’unico vero strumento di democrazia diretta a disposizione del cittadino italiano. È uno strumento debolissimo, ulteriormente indebolito dal non rispetto degli esiti da lì scaturiti che abbiamo dovuto registrare negli ultimi anni. Ma è una forma di democrazia che, in un momento storico in cui la democrazia è sospesa se non annullata, non può essere ulteriormente sminuito da ragionamenti indotti dal potere relativi a fantomatici sprechi di soldi o incompetenza degli elettori.
Sono in corso anche a Montegranaro le raccolte firme per la presentazione di 6 nuovi quesiti referendari nonché una petizione popolare per l’acqua. Alcuni sono forse poco sentiti dalla maggioranza dei cittadini, come quelli sulla scuola, ad esempio. Altri riguardano temi più sentiti. Tutti i quesiti riguardano il nostro futuro ed è importante che si dia un forte segnale proveniente dal basso (che poi sarebbe l’alto, se vogliamo essere precisi: il cittadino è al di sopra di chi governa che lo fa su suo mandato). Occorre che si faccia capire a chi governa che gli Italiani non sono disposti a subire dittature, sotto qualsiasi forma esse ci vengano presentate. È importante dare questo segnale specie dopo quello bruttissimo dato nell’ultimo referendum.
Vi elenco i quesiti referendari per i quali è necessario firmare:
QUESITI SCUOLA
1) Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede.
2) Abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione.
3) Abrogazione di norme sull’obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro.
4) Abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private.
QUESITO TRIVELLE ZERO
Bloccare nuove attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.
QUESITO INCENERITORI
Bloccare il piano per nuovi e vecchi inceneritori.
PETIZIONE POPOLARE ACQUA
Petizione popolare per legiferare in materia di diritto all'acqua e di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato.
Si può firmare presso l’ufficio anagrafe del Comune.

Luca Craia