sabato 14 maggio 2022

Arrivano i soldi per l’asilo nido. L’anno prossimo trasferimento a San Liborio

Con qualche sacrificio richiesto ai cittadini Montegranaro si appresta a ricostruire l’asilo nido. La struttura, molto bella esteticamente, fin dai primi anni ha mostrato tutte le sue fragilità con problemi strutturali e di vivibilità sempre più evidenti, tanto da far decidere all’attuale Amministrazione Comunale per la realizzazione di una nuova struttura. Nuova struttura che pare sarà finanziata con i fondi del PNRR.

Anche se la notizia non è ufficiale, già ieri il Sindaco Ubaldi, presente a un convegno dell’ANCI ad Ancona, ha appreso dal Presidente Nazionale dell’Associazione dei Comuni Italiani che il numero delle richieste di finanziamento per le ristrutturazioni e le ricostruzioni di scuole per l’infanzia è stato inferiore all’importo massimo erogabile. Questo significa che tutti i progetti saranno finanziati, quindi anche quello di Montegranaro. È un’ottima notizia che finalmente dà la possibilità al Comune di risolvere radicalmente gli antichi problemi connessi alla struttura cittadina.

Questo però comporta la necessità di trasferire i piccoli alunni in una sede provvisoria, che è stata individuata nel plesso di San Liborio, presso i locali che fino a quest’anno hanno ospitato la scuola materna del centro. Quest’ultima verrà anch’essa trasferita nel plesso di Santa Maria dove, per effetto del calo delle iscrizioni, per il prossimo anno scolastico verrà a mancare una sezione della materna, lasciando i relativi spazi liberi.

“Invito la cittadinanza e le famiglie ad avere fiducia” ha detto il Sindaco Ubaldi. “Il comune ci sarà per l’organizzazione dei trasporti. Cercheremo di far sì che ci siano meno disagi possibili”.

 

Luca Craia


 

venerdì 13 maggio 2022

Ora i piccioni devastano anche le campagne. È ora di pensare a un rimedio a livello territoriale.

La denuncia della Cia-Agricoltori della provincia di Fermo circa i danni provocati dai piccioni alle coltivazioni di girasoli riaccende i riflettori sul problema rappresentato dai voltatili che diventa a livello globale. Abbiamo sempre visto la presenza dei piccioni nei centri abitati, in particolare nei centri storici, come causa di danni e degrado, nonché come potenziale pericolo sanitario. Il punto di vista degli agricoltori aumenta il livello di pericolosità dell’eccessiva presenza di questo animale e ci fa capire che il problema si risolve solo se lo si affronta a livello territoriale.

Scacciare i piccioni da una determinata area significa spostare il problema altrove, non risolverlo. Le varie iniziative prese dai singoli Comuni, quindi, non sono risolutive ma risultano essere dei semplici palliativi, traslando i danni prodotti dai colombi in altri posti, siano essi altri centri urbani o le campagne. Occorre quindi affrontare il problema in maniera più ampia, coinvolgendo più soggetti territoriali. Ci sono sistemi di controllo della presenza dei volatili totalmente incruenti, che agiscono esclusivamente sul numero della popolazione limitandone la riproduzione. Occorre però che questi sistemi siano applicati su larga scala e sull’intera area del Fermano. Forse, ora che i danni sono quantificabili, si potrà avere maggiore coscienza di quanto sia dannosa la presenza dei piccioni.

 

Luca Craia

 


 

Dalla Regione arriva oltre un milione per l’Ete Morto. Si interviene su un problema antico e importante.


L’Ete Morto è tutt’altro che morto. Tutt’altro: nel corso degli anni le sue esondazioni improvvise hanno prodotto danni ingenti ed eventi anche luttuosi, tanto da farlo considerare uno dei punti più delicati riguardo il dissesto idrogeologico della zona. Per risolvere i nodi legati a questo piccolo corso d’acqua, che attraversa il territorio di diversi comuni, tra cui Montegranaro, la Regione Marche ha stanziato complessivamente 7.248.815 Euro di cui la somma di 1.255.713,28 Euro va ai comuni di Montegranaro, Sant'Elpidio a Mare e Monte Urano. Ne ha dato notizia stamane sui social lo stesso Sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi.

Si tratta di un primo stralcio ma piuttosto cospicuo che mette in mano alle Amministrazioni Comunali gli strumenti economici per intervenire su un problema orami antico e pesante. Sarà fondamentale progettare un sistema che permetta al fiume di scorrere agevolmente e che contenga le eventuali esondazioni mantenendo l’equilibrio dell’alveo.

 

Luca Craia