venerdì 14 maggio 2021

Salgono a nove i casi di positività al Covid-19 all’interno del gruppo squadra. Il playout con la Vega Mestre slitta a data da destinarsi.

 

Dopo i tamponi effettuati oggi, sono saliti a nove i casi di positività all’interno del gruppo squadra della Sutor Basket Montegranaro. Oltre ai sei riscontrati nei giorni scorsi, se ne sono aggiunti altri tre. La squadra è stata posta in quarantena preventiva e la società ha già attuato tutte le disposizioni previste dal protocollo sanitario.

A questo punto la sfida playout con la Vega Mestre, con le prime due gare programmate per domenica (16 maggio) e martedì (18 maggio), slitta inevitabilmente a data da destinarsi.

 

 

L’Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro 

Montegranaro dà la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.

 

L’iniziativa parte direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa ed è stata prontamente accolta dal Commissario Francesco Martino, che svolge piene funzioni di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale a Montegranaro. Quest’anno, esattamente il 4 novembre 2021, cadrà il centenario della tumulazione del Milite Ignoto nella cripta apposita ricavata al Vittoriano. Per tale occasione, appunto, lo Stato Maggiore ha sensibilizzato le Amministrazioni Comunali di tutta Italia per concedere la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Questo è stato concesso dal Commissario con apposita deliberazione.

Il Milite Ignoto è la salma di un soldato caduto durante la Prima Guerra Mondiale di cui non si conoscono le generalità. Nel 1921 si decise di dare sepoltura a un ignoto caduto presso l’Altare della Patria, ai piedi della Dea Roma, statua ubicata al centro del monumento. Una Commissione di Decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare fu incaricata di individuare nei principali campi di

battaglia le salme di undici caduti durante la Prima Guerra Mondiale che non erano state identificate: gli undici feretri furono raccolti nella Basilica di Aquileia, dove  alla madre di un caduto il cui corpo non era stato ritrovato, il 28 ottobre 1921, fu affidato il compito di indicarne una che sarebbe stata la salma del Milite Ignoto. La bara arrivò a Roma su uno speciale convoglio ferroviario il 2 novembre, dopo avere fatto tappa in diverse città e paesi ed avere ricevuto il tributo dei picchetti militari e delle popolazioni. Il 4 novembre il feretro fu scortato all’Altare della Patria e fu tumulato.

Oggi il Milite Ignoto è un cittadino di Montegranaro.

 

Luca Craia

 

Volti noti, nomi noti, programmi noti, già letti e mai realizzati. Ecco cosa ci attende per la campagna elettorale.

 

La vita politica di un paese come Montegranaro dovrebbe essere partecipata, condivisa con la cittadinanza in ogni sua parte, cercando di coinvolgerla, ascoltandola, pensando a progetti che possano rappresentare le reali esigenze della gente, e per far questo, con la gente, ci si deve parlare.

Le elezioni amministrative, quelle che eleggeranno il nuovo Consiglio Comunale e la nuova Amministrazione Comunale di Montegranaro, dovevano tenersi in questi giorni ma sono state rimandate in autunno a causa della pandemia. Presumibilmente si voterà domenica 10 e lunedì 11 ottobre, una data che sembra lontana ma, se contiamo i mesi, sono solo cinque. Cinque mesi sono pochi, se vuoi ascoltare la cittadinanza, se vuoi renderla partecipe, se vuoi pensare a un programma, anzi, a un progetto concreto, realizzabile e condiviso.

In cinque mesi non ce la fai a sentire il mondo associativo, quello produttivo, i quartieri e le varie realtà che compongono una comunità complessa come quella di Montegranaro. In cinque mesi, al massimo, puoi scrivere il solito programmino che serve solo a imbrattare le strade, a intasare le cassette della posta e a imbonire qualche cittadino un po’ più superficiale che si beve tutto tanto vota per ideologia. In cinque mesi fai soltanto una lista con i soliti noti, con le persone gradite alla politica, rispettando gli equilibri preesistenti. Ma così non si dà spazio al nuovo, non si innescano processi di rinnovamento ma, soprattutto, si rimane distanti dalla realtà quotidiana, dai cittadini.

Così avremo le solite liste di nomi più o meno noti, decisi a un tavolo in cui siedono i soliti volti più o meno noti, che scriveranno un programma più o meno noto, molto simile a quelli che abbiamo già letto e mai visto realizzare. Intanto la gente si allontana dalla politica. E ci mancherebbe pure che si avvicini.

 

Luca Craia