sabato 15 maggio 2021

A Montegranaro arriva il drone antirandagismo. Speriamo lo usino anche contro gli incivili.

 

È stato uno degli ultimi atti dell’Amministrazione Mancini quello di aderire al protocollo di intesa della Prefettura di Fermo con altri Comuni della provincia per mettere in campo azioni contro il randagismo e il maltrattamento degli animali. Il protocollo è finanziato dal Fondo Unico Giustizia e prevede, tra le altre cose, l’acquisto di specifiche apparecchiature per controllare il vagare di cani sul territorio, in particolare in zone difficili da raggiungere sia in macchina che a piedi. In attuazione di questa intesa, arriverà a breve a Montegranaro un drone che sorvolerà i nostri cieli alla ricerca di animali vaganti. L’apparecchio, un DJI Mini 2 Fly More Combo del costo complessivo di 650 Euro, sarà dato in dotazione al Comando di Polizia Municipale e francamente si spera venga utilizzato non solo per la lotta al randagismo ma anche per un più capillare e costante controllo del territorio che, a quanto pare, ne ha particolarmente bisogno.

 

Luca Craia

Lo straniero come commette un reato delinque due volte.

 

Un Marocchino ruba una Bmw a Porto San Giorgio. La proprietaria se ne accorge immediatamente, chiama il 112, i Carabinieri efficientissimamente si mettono subito in moto e pochi minuti dopo bloccano la macchina sulla Mezzina. Il Marocchino scende e viene identificato: aveva rubato un’altra vettura pochi giorni prima a Fermo, era stato preso e denunciato a piede libero. È anche evidentemente sotto gli effetti di qualche sostanza, ma si rifiuta di fare i test. Gli ritirano la patente e lo denunciano a piede libero. Lo processeranno, probabilmente in contumacia, perché non credo che si farà trovare. Nel frattempo potrà continuare a drogarsi e rubare macchine a piacimento.

Fosse stato un Italiano sarebbe stata la stessa cosa? No. Intendiamoci: con l’ordinamento italiano, chiunque commetta reati di questo tipo, anziché stare in galera sarebbe a piede libero, libero di continuare a delinquere perché, per quanto le Forze dell’Ordine si prodighino per contenere la criminalità, poi c’è la legge che rende tutto inutile. Però non è la stessa cosa, perché se un Italiano che ruba una macchina compie un atto grave, uno straniero ne compie due di atti gravi, perché oltre al reato, tradisce la fiducia che l’Italia gli ha dato ospitandolo, dandogli la possibilità di usufruire degli stessi servizi di cui usufruisce un Italiano, dandogli ospedali, cure mediche, istruzione, aiuti economici, persino la casa. E lo straniero tradisce tutto questo commettendo reati. Ecco perché il reato compiuto da uno straniero è doppiamente grave. E il razzismo non c’entra niente. C’entra il rispetto.

 

Luca Craia

 

La fuffa, il tifo e la propaganda a slogan. DI quello campa la pseudo-sinistra


 

La pseudo-sinistra italiana campa di queste cose. Campa di polemiche sterili, di liti ideologiche assurde, di posizioni preconfezionate da vendere un tanto al chilo. Campa dei vari Fedez che pontificano dall’alto del loro dorato fancazzismo, delle Laure Boldrine che predicano e razzolano asimmetricamente, di fiaccolate e di crociate contro i libri che non piacciono. E campano di gente come Rula Jebrael, che sarebbe anche una brava giornalista, non fosse che ha deciso che, anziché arricchire il mondo con la sua bravura e il suo talento, deve essere ricordata per le sue battaglie ridicole.

La polemica ingaggiata con Propaganda Live, che pure mangia nella stessa greppia, è di una stupidità disarmante e ci fa capire come tutto si basi sulla fuffa, sul nulla, sul pretesto per far parlare di sé e tenere accesi i riflettori. Di quello campa Rula e di quello campa la pseudo-sinistra. Campa di pretesti per catturare il consenso. E ci riesce pure, perché sa bene che il popolo tende a tifosizzarsi. Così incita i suoi tifosi con slogan da stadio, fa parlare i notiziari e prende i suoi voti. Allo stesso modo Rula Jebrael polemizza sul vuoto pneumatico e si assicura in questo modo una settimana almeno di paginate di giornale. Avoglia a scrivere articoli, si fa prima così.

 

Luca Craia