giovedì 22 aprile 2021

Meraviglie dimenticate di Montegranaro: palazzo Luciani Ranier.

 

Palazzo Luciani-Ranier è un luogo dove pochi Montegranaresi hanno mai messo piede. Eppure riveste grande importanza storica per il paese ed è notevole da un punto di vista architettonico e artistico. Abitazione della famiglia Zeno, fu acquistato dai loro parenti, i marchesi Luciani-Ranier, insieme ai loro possedimenti montegranaresi,  nel 1813. Il palazzo è comunque più antico e la sua ricostruzione viene fatta risalire a cavallo tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. I Luciani, poi, lo ristrutturarono profondamente nel 1880 dandogli l’aspetto attuale. 


La struttura è quella di una costruzione a due piani, più soffitta e sotterranei, ma gli appartamenti di abitazione delle nobili famiglie si trovano al primo piano, sviluppandosi da piazza Mazzini lungo via Conventati. Tali appartamenti constano di ampie sale di rappresentanza e di finissime camere da letto raccordate da un grande corridoio, il tutto finemente decorato con affreschi murari e sulle volte in camorcanna, nonché da stucchi, fregi e specchi. (Leggi anche la storia delblasone dei Luciani-Ranier)


Fino alla fine degli anni ’40 del ventesimo secolo il palazzo constava anche di una parte dedicata a magazzini e laboratori e di una scuderia, nonché di un giardino interno. Quest’area attualmente è occupata dal Circolo “La Lucciola” e dal teatro “La Perla”, costruito per volontà del Senatore Giovanni Conti e finanziato da una cordata di imprenditori montegranaresi a partire dal 1949. 


Il palazzo è proprietà privata, quindi non è aperto al pubblico. È però pensabile un accordo tra pubblico e privato per renderlo fruibile a visitatori e turisti all’interno di un progetto complessivo di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale cittadino che, come abbiamo visto, è molto più ricco di quello che si pensi. 

 

Luca Craia

 

Situazione Covid19 a Montegranaro. Aggiornamento al 22 aprile 2021

 

 

L'andamento dei numeri relativi ai casi di Covid19 a Montegranaro, negli ultimi giorni, è leggermente altalenante e oggi ci mostra un lieve rimbalzo rispetto a ieri, con un aumento del totale di una unità che lo porta a 20 casi. Sempre 49 le quarantene.

mercoledì 21 aprile 2021

Brutta sconfitta interna per la Sutor contro Mestre, finisce 65-78

 

Sutor Basket Montegranaro – Vega Mestre 65-78

  

Sutor Basket Montegranaro: Edraoui ne, Aguzzoli 4, Riva 8, Angellotti, Marini 11, Ciarpella F. 11, Gallizzi 12, Tibs, Cipriani 10, Romanò, Bonfiglio 12. All: Ciarpella M.

Vega Mestre:Volpato ne, Spatti, Maran 2, Segato 2, Lazzaro 6, Pinton 10, Rinaldi 11, Kitsing 2, Salvato 5, Fazioli 21, Spizzichini 12. All: Coen.  

Arbitri: De Ascentiis di Giulianova (Te) e Giambuzzi di Ortona (Chieti).

Note. Parziali: 15-26, 34-51, 43-69. Tl: Sutor 13/17, Mestre 18/28. Tiri da 3 punti: Sutor 8/22, Mestre 10/25. Rimbalzi: Sutor 31, Mestre 29.      

 

 

MONTEGRANARO – Brutta Sconfitta per la Sutor Basket Montegranaro che in casa ha ceduto ad una Vega Mestre straordinaria. La compagine di Marco Ciarpella non ha approcciato nel miglior modo possibile alla partita, ha subito la difesa a zona proposta da coach Piero Coen e in difesa ha concesso troppo agli avversari soprattutto nel primo tempo dove i veneti hanno realizzato ben 51 punti. Un passo indietro deciso dopo la vittoria di Cividale che a due giornate dal termine della fase ad orologio, potrebbe condannare i calzaturieri a disputare i playout per non retrocedere. 

Cronaca – Iniziano bene gli ospiti che con un Fazioli stellare (20 punti per lui nel primo tempo) danno il primo strappo alla contesa, 4-12 dopo 5’. La Sutor fatica tanto ad attaccare il pitturato e anche da fuori non riesce ad essere precisa. E così Mestre ha vita facile, i biancorossi giocano con pazienza in attacco e difendono forte e questo al termine del primo periodo produce il più 11 a loro favore, 15-26. Ci si aspetta una reazione dei veregrensi che invece continuano a subire gli avversari che raggiungono il più 18 al 18’ 29-47. Al riposo lungo il punteggio è di 34-51.

Ciarpella all’intervallo prova a spronare i suoi giocatori e tutti sperano che alla ripresa del gioco il match possa cambiare indirizzo. Invece, al ritorno in campo, Mestre raggiunge il più 21, 34-55. La Sutor non riesce a scuotersi e più tardi la punizione diventa più severa, 38-65 con una tripla di Rinaldi. Il terzo periodo si chiude sul 43-69.

Nell’ultimo quarto con orgoglio la Sutor piazza una parziale di 12-0 per il 55-69, Mestre però non trema, amministra la partita e passa a Montegranaro con il punteggio di 65-78. L’unica nota lieta in casa veregrense è il ritorno in campo di Gianluca Tibs che mancava da febbraio quando aveva giocato contro Civitanova, un uomo in più per un finale di stagione in cui serviranno tutti per raggiungere la salvezza.

“Voglio fare i complimenti a Mestre – ha detto il coach Marco Ciarpella – che è stato sempre avanti nel punteggio. Hanno vinto con grande merito e credo che questa sia la riprova che da un punto di vista psicologico soffriamo a giocare determinate partite nel senso che abbiamo più volte sbagliato le gare che ci potevano consentire di arrivare alla salvezza diretta, che oggi si è allontanata un po'. Credo che siamo partiti nel primo tempo con scarsa intensità difensiva, Fazioli ci ha punito spesso e siamo stati oltremodo poco solidi. La squadra ha negato poco le situazioni in post basso concedendo tanti tiri liberi e permettendo a Mestre di attaccare spesso anche il ferro. Se poi ci mettiamo che la Vega ha tirato, nel primo tempo con percentuali impressionanti (67%) dal campo, il risultato è presto fatto. Nelle ultime quattro partite la Sutor ha dimostrato di non avere più di 60, 65 punti in mano e recuperare una partita come quella con Mestre diventa difficile. Mi è piaciuta la reazione finale dove la squadra ha dimostrato di essere viva peccato, perché se questo avveniva prima, forse si poteva rimettere in piedi la partita”.

L’Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro 


Simona Lupini (M5S) : "Piano vaccinale Regione Marche, serve più trasparenza"

 

Tagli alle dosi e comunicazione di obiettivi e risultati, la consigliera 5 Stelle incalza la Giunta

 

Comunicato integrale

 

Doccia fredda per le Marche: rispondendo all’interrogazione di Simona Lupini (Movimento 5 Stelle) sulle vaccinazioni per caregiver e familiari di disabili e persone vulnerabili, la Giunta ha annunciato che il generale Figliuolo ha comunicato una riduzione delle forniture di vaccini anti-COVID 19, che porteranno la Regione da 11.000 a 9500 vaccinazioni giornaliere.

Un taglio che si preannuncia una complicazione importante, considerato che lo scorso lunedì è partita la vaccinazione di caregiver e familiari conviventi di disabili e soggetti fragili: secondo quanto riportato dall’assessore Saltamartini, secondo le prime stime per ciascun soggetto fragile potrebbero arrivare fino a 5 richieste di vaccinazione.

Siamo in una fase molto delicata: alle vaccinazioni per conviventi e caregiver si accede per autocertificazione, la Regione deve prepararsi a gestire e verificare una grande quantità di informazioni - sottolinea la consigliera 5 Stelle - E’ fondamentale garantire la trasparenza sull’andamento della campagna di vaccinazione e sulla destinazione delle dosi, ne va della credibilità e del successo del Piano Vaccinale.”

E proprio sulla trasparenza, arriva dalla consigliera un sollecito forte alla Giunta: “E’ passato un mese da quando è stata approvata la nostra mozione che chiedeva una migliore comunicazione regionale sui vaccini. Si sono fatti dei passi avanti, con il sito dedicato della Regione, ma troppe informazioni arrivano in maniera discontinua: abbiamo chiesto alla Giunta copia della lettera con cui Figliuolo ha annunciato il taglio delle forniture.

Serve anche una comunicazione più puntuale sul raggiungimento degli obiettivi: il Governo ha fissato criteri ben precisi, che la Giunta dovrebbe riportare periodicamente sui suoi canali di comunicazione. Segnalo, tra l’altro, che nonostante l’impegno preso in Consiglio, sul canale Telegram della Regione di vaccini si parla ben poco”.

 

Comunicazione puntuale dell’andamento della campagna, e trasparenza nelle comunicazioni tra Giunta e Commissario: ecco quindi le richieste dei 5 Stelle, che al tema dei vaccini hanno dedicato negli scorsi mesi molti atti.

 

A firma delle due consigliere Simona Lupini e Marta Ruggeri, sono infatti pervenute mozioni e interrogazioni sulla vulnerabilità delle piattaforme informatiche di prenotazione, sulla comunicazione del piano vaccinale, e sulla copertura vaccinale per operatori sociali, educatori, caregiver e soggetti a rischio.

 

 

 

 

Situazione Covid19 a Montegranaro. Aggiornamento al 21 aprile 2021

 

 

Rettifica dei dati forniti ieri che comunque conferma l'andamento molto positivo dei numeri relativi alla pandemia a Montegranaro, numeri che oggi vedono 19 casi di positività e 49 persone in quarantena.

martedì 20 aprile 2021

Via libera al vaccino Johnson & Johnson. Rari casi di trombosi. Ecco come riconoscerli.

 

L’EMA, l’agenzia europea del farmaco, ha dato parere favorevole all’uso del vaccino Johnson & Johnson, pur riconoscendolo come causa di rarissimi casi di trombosi cerebrale che si sono riscontrati negli USA. Questi casi "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione", riferisce l’EMA, specificando che, per la maggioranza, l’incidenza ricade sulle donne. L’autorizzazione all’uso del preparato Johnson & Johnson deriva dalla valutazione della bassissima incidenza dei casi avversi rispetto al numero di somministrazioni, ma soprattutto dal fatto che, sempre secondo l’EMA, "i benefici superano i rischi". Ora si attendono le valutazioni della Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco per l’autorizzazione all’uso in Italia. L’autorizzazione, ormai scontata, accelererebbe di molto il processo di vaccinazione di massa.

I casi di trombosi cerebrale riscontrati finora, dicevamo, sono rarissimi, assimilabili a quelli del vaccino AstraZeneca. È chiaro che ci sia apprensione da parte dell’utenza, ma occorre ricordare che gran parte dei farmaci normalmente in uso può avere effetti avversi anche letali. In ogni caso, pur essendo difficile da riconoscere, una trombosi si può individuare da alcuni sintomi, quali problemi con la vista o la parola, sensazione di debolezza in generale o addirittura convulsioni. Qualora si presentassero, è bene non trascurarli. Per il resto, il vaccino rimane l’unica via d’uscita dalla pandemia e dalle sue conseguenze, per cui mi sento di consigliare a tutti di vaccinarsi quanto prima, augurandomi che l’informazione ufficiale sulla questione stavolta sia più limpida, chiara, onesta e, di conseguenza, tranquillizzante.

 

Luca Craia