venerdì 25 settembre 2020

15 ragazzi in quarantena a Montegranaro. Il contatto con un contagiato sul bus scolastico.


Sono entrati in contatto con un coetaneo positivo al covid e per questo 15 studenti montegranaresi sono finiti in quarantena. Lo annuncia il Comune di Montegranaro sulla sua pagina Facebook senza specificare se anche le famiglie dei ragazzi siano anch’esse in isolamento. Il contatto pare sia avvenuto sull’autobus che porta i ragazzi a scuola, nello specifico sulla tratta Montegranaro – Monte Urano – Sant’Elpidio a Mare - Civitanova Marche. Ovviamente al momento la misura è puramente precauzionale fino all’esito dei tamponi, ma pone l’evidenza del problema del trasporto scolastico, evidentemente sottovalutato nonostante fosse contraddittorio e grottesco che a scuola le regole debbano essere più che rigide mentre sui mezzi di trasporto le precauzioni non fossero praticamente necessarie. A quanto pare, le precauzioni sono necessarie anche sugli autobus.  (Foto di repertorio scattata in periodo pre-covid).

 

Luca Craia

Essere asocial facendo finta di essere social. A Montegranaro non c’è comunicazione tra istituzioni e cittadini.

 

 

E così i due pini del giardinetto dell’acquedotto li hanno buttati giù. C’è un gran largo, adesso. Oggi è nuvoloso e si capisce poco, ma si direbbe che manchi un bel po’ d’ombra, almeno rispetto a quella a cui eravamo abituati, e probabilmente c’è un po’ di ossigeno in meno, un po’ meno di “fresco a Porta Spina”. Il fresco a Porta Spina è una cosa che conosce solo chi è di Montegranaro da generazioni, chi non lo è non sa di cosa parlo. E l’impressione è che piazza Mazzini sia frequentata da gente che il fresco a Porta Spina non lo è andato mai a prendere, d’estate, quando si boccheggia.

E il problema forse è tutto qui: da troppo tempo Montegranaro è in mano a gente che Montegranaro la conosce poco, la sente poco, gli appartiene poco. E questo forse è alla base dello scollamento che c’è in questa comunità, delle tante tensioni, che un po’ ci appartengono geneticamente, un po’ si stanno amplificando proprio per una sorta di volontà di dividere e imperare, ma anche perché, se la comunità non la senti, non la custodisci nemmeno. 

Custodire la comunità è anche condividere le scelte, che ovviamente appartengono a chi è chiamato istituzionalmente a prenderle, ma che, se condivise, vengono meglio comprese, accettate. E magari, ascoltando i cittadini, si possono prendere scelte migliori, si può lavorare meglio. Chi amministra Montegranaro non ascolta i cittadini, non lo ha mai fatto. Prende le proprie decisioni nella presunzione di infallibilità che spesso fa fallire, fa sbagliare, e aumenta la distanza che c’è tra istituzioni e cittadini. È accaduto in decine di casi che potrei citare, ma basti pensare alle recentissime antenne sul campanone, comparse all’improvviso senza che ne sapesse niente nessuno. Ed è accaduto ieri, con l’abbattimento dei due pini le cui motivazioni non è stato reputato utile far conoscere ai cittadini.

Nell’epoca dei social, con un Comune che utilizza Facebook per comunicare e addirittura per istruire pratiche, non si ritiene utile informare i cittadini di decisioni che comunque li riguardano, non c’è comunicazione. Nel gruppo Facebook “Montegranaro Social”, dove ci sono oltre 1500 cittadini di Montegranaro che discutono pacatamente e costruttivamente delle problematiche del paese, l’unico amministratore che si è iscritto è il vicesindaco Ubaldi, degli altri non c’è traccia, non ne sentono la necessità. Eppure confrontarsi coi cittadini, avere un dialogo aperto anche sui social, e non utilizzare questi ultimi solo per propaganda, potrebbe tornare utile a chi fa politica, per capire meglio, per avere un rapporto più fruttuoso coi cittadini a vantaggio di tutti. L’essere asocial facendo finta di essere social non serve a nulla.

 

Luca Craia