lunedì 27 maggio 2019

Montegranaro riconferma la Mancini. Gismondi indietro, Ranalli fuori. Ora, guai ai vinti. 3689 non votanti.


Il sogno di veder cambiare Montegranaro è sfumato. La lista di Gastone Gismondi si è fermata a 3.282 voti contro 3.649 di quella della Mancini. Una differenza non abissale, 367 voti, ma che basta per lasciare Montegranaro in mano a chi l’ha amministrata negli ultimi cinque anni. Ranalli, come previsto, non ce la fa a entrare in Consiglio Comunale con i suoi 483 voti, ma è stato determinante per la sconfitta di Gismondi, come lo fu Basso (e Ranalli) cinque anni fa.
Ci aspettano altri cinque anni di una politica fatta al chiuso delle stanze, fatta di decisioni prese da poche persone, fatta di totale distanza dalla gente. Ma la gente ha scelto questo e questo avrà, si chiama democrazia. Peccato per Montegranaro, peccato per chi aveva sperato di riportare il paese nel novero della politica civile, fuori dal pantano delle cattiverie in cui i vincitori di oggi ci hanno portato.
Montegranaro ha scelto, a Montegranaro piace questa politica. L’hanno scelta quei 3.649 votanti che hanno preferito Ediana Mancini, l’hanno scelta i 483 che hanno sprecato il voto per Ranalli, l’hanno scelta soprattutto i 3689 Montegranaresi che a votare non ci sono andati per niente. Personalmente non posso che prenderne atto e manifestare la mia profonda preoccupazione, sia per le sorti del mio paese sia per me stesso, conoscendo molto bene di quale cattiveria siano capaci i vincitori. Vae victis.

Luca Craia

Elezioni Europee: a Montegranaro esiste solo la Lega. Ecatombe per tutti gli altri.



Il confronto con le Elezioni Europee del 2014, a Montegranaro, è impietoso e dovrebbe indurre tutti i partiti eccetto la Lega a una seria riflessione. Infatti, a parte la Lega, appunto, che cresce esponenzialmente passando da 275 voti (3,64%) a 4.022 (54,87%), per tutti gli altri simboli è una disfatta spaventosa.
Il Partito Democratico nel 2014 prendeva 2.878 voti, il 38,08% dei votanti ed era il primo partito in città. Oggi raggranella 982 voti, ne perde 1.896, rappresenta il 13,4% dei votanti e diventa il terzo partito dietro ai Cinquestelle. Un disastro completo, ben peggiore del dato nazionale che, invece, tutto sommato rimane più elevato delle aspettative assestandosi al 22,69%. Sarebbe forse ora che l’attuale dirigenza si interroghi sugli errori commessi e sul perché la sinistra, a Montegranaro, si sta estinguendo.
Pessimo risultato anche per il Movimento 5 Stelle che, però, riescono comunque a rimanere vicini al dato nazionale, conseguendo un 16,32% molto simile al 17,08% su scala nazionale. In ogni caso, anche qui è un bel disastro, visto che, nel 2014, a Montegranaro avevano il 29,96%. Anche qui si sono persi un sacco di voti, ben 1.068 e anche questo è un dato su cui ragionare.
Poi c’è Forza Italia che, nonostante le incursioni di Marcozzi e Tajani, più o meno a sostegno di Ranalli, raccoglie solo 322 voti, il 4,39%, perdendone ben 984. Fratelli d’Italia non cresce, al contrario di quello che è avvenuto su scala nazionale, rimanendo fermo al 4,12%, poco meglio del 3,64% del 2014.

Luca Craia

Elezioni Europee a Montegranaro. Ottimo risultato per Lega e Lucentini ma non basta per entrare in parlamento.


È schiacciante la vittoria della Lega a Montegranaro. Il partito di Salvini, nel paese di Mauro Lucentini, coordinatore provinciale, ottiene uno stupefacente 54,87%, 4.022 voti complessivi, un risultato davvero pesante. Il secondo partito in paese è il Movimento 5 Stelle che ottiene 1.196 voti equivalenti al 16.32% dei votanti. Terzo il PD, con uno scarsissimo 13.40% e 982 voti complessivi. Una debacle.
Lucentini è il candidato Lega più votato nelle Marche. Ottiene 13.735 preferenze complessive di cui 11.965 nella propria Regione, un risultato pregevolissimo che, però, non gli dovrebbe valere l’elezione. Ottimo il risultato anche in Provincia, dove ottiene 5.221 preferenze, buono a Montegranaro, dove però le preferenze sono 1.990, meno della metà dei voti di lista, segno che non tutti gli elettori Lega montegranaresi hanno espresso la propria preferenza per il proprio concittadino. Peccato.
In ogni caso il risultato rimane ottimo e Lucentini ha di che essere fiero, dato che nel suo territorio e con la sua guida la Lega ha ottenuto risultati ampliamente migliori rispetto a quelli già ottimi a livello nazionale. Ora attendiamo lo spoglio delle schede per l’elezione del Sindaco, i cui risultati dovrebbero essere noti nel pomeriggio.

Luca Craia