Una notizia passata più o meno in
sordina, almeno a me era sfuggita, benchè il fatto sia accaduto ormai da due
giorni. Il copione non è nuovo: c’è un gazebo della Lega, a Lecce, in piazza
Sant’Oronzo, che sta facendo propaganda elettorale e politica, dialogando con
la gente. Arriva un drappello di ragazzi, inquadrati dalla polizia nell’ambiente
dei centri sociali, quegli stessi che, di solito, nel loro personalissimo
concetto di democrazia, quando arriva Salvini gli negano, o cercano di
negargli, il diritto di parola sacrosanto e costituzionale. Ebbene, questi
giovani democratici, preoccupati per il dilagare del fascismo leghista, prima
strappano i vessilli, poi sfasciano il gazebo e, infine, cercano di togliere la
pettorina a una ragazza diciassettenne e, nel farlo, la feriscono al volto:
otto giorni di prognosi.
Dicevo: non è cosa rara, purtroppo.
Capita un po’ ovunque che i sedicenti democratici cerchino almeno di impedire
le manifestazioni della Lega e di Salvini: lo abbiamo visto anche a
Montegranaro con la venuta del Ministro dell’Interno, per la quale i pacifisti
del Movimento 5 Maggio, aiutati da esponenti della supersinistra locale,
volevano contromanifestare a due passi dal palco. Da noi è stato bravo il
questore a vietarlo, onde evitare le solite provocazioni e potenziali momenti
di tensione. Altrove, o non sono così bravi i questori o sono più intemperanti
i “democratici”, e capita che si verifichino episodi di violenza come questo. A
me, però, non risulta il contrario. Non mi pare si registrino casi in cui
militanti leghisti vadano a impedire a politici di sinistra di fare comizi o di
fare propaganda. A questo punto, però, la domanda è lecita: chi è fascista?
Luca
Craia