Pubblicati entrambi i programmi
elettorali così come depositati al Protocollo del Comune di Montegranaro, non
posso non notare con soddisfazione che, a differenza della passata tornata
elettorale amministrativa, questa volta i temi legati al centro storico sono
prioritari per entrambe le liste principali che concorrono al governo del
paese. Le parti di programma che riguardano il castello montegranarese sono
cospicue sia nell’elaborato di Montegranaro tra la Gente che in quello de La
Strada Giusta e, sostanzialmente, percorrono una linea programmatica simile,
per poi distanziarsi su punti diversi, mantenendo comunque una concretezza che
fa ben sperare per il futuro.
È per me fonte di grande soddisfazione,
perché mi picco, singolarmente e anche grazie al recente apporto del Comitato
Paese Mio, di aver contribuito in maniera pesante al passaggio culturale tra il
concetto di centro storico=problema e centro storico=risorsa da sfruttare, il
secondo dei due ben presente nei programmi elettorali. È un lavoro che porto
avanti con passione da anni e oggi vedo finalmente un minimo risultato. Minimo,
perché dallo scrivere un programma al realizzarlo il passo non è per niente
breve. Ma il fatto che la questione sia finalmente diventata parte fondamentale
di quella che si vuole sia l’azione amministrativa in caso di vittoria
elettorale è un progresso ragguardevole e, se permettete, un po’ di merito me
lo prendo.
Poi ci sarà da vedere cosa accadrà all’atto
pratico. Il centro storico è un complesso di problematiche non di facile
soluzione, che va affrontato con un disegno di largo respiro e di lunga durata.
Ci vorrà costanza e dedizione ma, soprattutto, bisognerà crederci. Per questo è
decisamente prematuro cantare vittoria perché sappiamo bene che dal faremo al
fatto ci vuole il fare, e nel mentre vedremo fare potremo ritenerci davvero soddisfatti.
Ma intanto, un passo avanti è compiuto. Niente non è.
Luca
Craia