È andata in scena, per l’atto dovuto e
improcrastinabile dell’approvazione dell’ultimo bilancio dell’Amministrazione
Mancini, l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro per questa
consiliatura. È anche l’ultima presieduta, sempre per questa consiliatura, da
Walter Antonelli che ho voluto sentire per conoscere le sue valutazioni.
Un Consiglio Comunale storico, in cui
assistiamo all’addio alla politica cittadina da parte di un personaggio
fondamentale nella storia recente di Montegranaro, Gianni Basso.
L’ultimo Consiglio comunale è stato monopolizzato
dalla celebrazione di Giovanni Basso,
sindaco per 4 consigliature, presidente della Provincia di Ascoli e mancato
deputato per una manciata di voti con qualche nube sull’esito. Tutti hanno tributato
a questo politico di razza che sicuramente nel bene e nel male ha lasciato un
segno a Montegranaro.
Ma poi si è trattato di approvare il
bilancio consuntivo e lei si è astenuto. Ci spieghi perché, visto che in seduta
non lo ha fatto.
Nel consuntivo di bilancio io mi sono astenuto senza
motivarlo, per non guastare quel clima di festeggiamento createsi ma, visti i
sogghigni di alcuni assessori, ritengo di motivare la mia posizione. Siamo in
una crisi economica epocale, la più grave di cui io abbia memoria. Montegranaro
non solo non ne è stata risparmiata ma, anzi, visto che la sua economia, che
gira intorno alla scarpa, con le aggiunte sanzioni alla Russia, l’ha subita maggiormente
di altri paesi. Sistemare un viale o costruire una palestra non ha ricadute sul
nostro paese. Vedere tanti capannoni industriali vuoti con i proprietari che
hanno difficoltà a pagare l’IMU sì. Forse
ridurre la tassazione avrebbe aiutato quei concittadini.
Però ci sono state le retrocessioni delle
aree edificabili.
Vi sono molte aree edificabili sul PRG su cui non
verrà mai costruito nulla ma solo pagato l’IMU. È un errore fare un PRG
prevedendo una crescita che i fatti dimostrano sbagliata, proporre le
retrocessioni è quindi un dato positivo, ma ridurre la tassazione forse sarebbe
stato più utile.
Ogni tanto rispunta il palasport. Ora si
parla di spendere 2.500.000 di Euro per terminare quello incompiuto dell’area
La Croce. Con la crisi che c’è, le pare opportuno?
Lascia perplessi vedere i propositi per i prossimi 5
anni in cui una parte propone un nuovo palazzetto investendo ingenti somme. Forse
c’è la volontà di trasformare Montegranaro dal paese delle tante fabbriche a
quello dei tanti palazzetti e palestre. Io non ho dubbi, preferisco chi propone
di investire nella cultura e in una grande scuola sicura per i nostri figli o
nipoti.
Luca Craia