giovedì 2 maggio 2019

Lucentini in Europa: occasione da non perdere.


La dimostrazione che la candidatura di Mauro Lucentini alle elezioni per il Parlamento Europeo sia un’occasione unica e mai verificatasi prima per Montegranaro e per il Fermano, arriva con la visita del Ministro Salvini a Montegranaro, prevista per giovedì 9 maggio, quando il vicepremier si incontrerà coi Montegranaresi alle 16,45 in piazza San Serafino. La visita di Salvini non è soltanto un sostegno alla campagna elettorale di Lucentini, perché non arriva soltanto il leader di un partito ma un Ministro della Repubblica, il Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Si tratta quindi della venuta in paese di un’Istituzione importante, e un’occasione per Montegranaro di far conoscere la propria realtà e i propri problemi a chi, in questo momento, ha in mano il telecomando del Paese.
Avere un Deputato in Europa vuol dire questo: avere un contatto diretto con le Istituzioni più importanti, avere un uomo del territorio, che conosce perfettamente le sue problematiche e le ha vissute in prima persona, a diretto contatto, anzi, facente egli stesso parte di quelle Istituzioni che decidono, che muovono le fila di politica ed economia, che fanno quelle scelte che poi ricadono su di noi e possono portarci fuori dal pantano in cui siamo finiti o affogarci del tutto.
Conosco bene Mauro Lucentini e so che, se eletto, non sarà semplicemente un uomo di partito, bensì sarà un uomo del suo territorio, capace di aiutarlo e sostenerlo, capace di fare gli interessi di tutti i Montegranaresi e di tutti i cittadini del Piceno, prescindendo da bandiere e ideologie. Ecco perché, di fronte a un’occasione del genere, non dovremmo guardare i partiti, le fedi politiche o le stesse simpatie umane: guardiamo l’interesse collettivo, quell’interesse che, sono convinto, Mauro Lucentini saprà tutelare una volta eletto.

Luca Craia

L’ultimo Consiglio Comunale visto dal Presidente. Intervista a Walter Antonelli.


È andata in scena, per l’atto dovuto e improcrastinabile dell’approvazione dell’ultimo bilancio dell’Amministrazione Mancini, l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro per questa consiliatura. È anche l’ultima presieduta, sempre per questa consiliatura, da Walter Antonelli che ho voluto sentire per conoscere le sue valutazioni.
Un Consiglio Comunale storico, in cui assistiamo all’addio alla politica cittadina da parte di un personaggio fondamentale nella storia recente di Montegranaro, Gianni Basso.
L’ultimo Consiglio comunale è stato monopolizzato dalla celebrazione di Giovanni  Basso, sindaco per 4 consigliature, presidente della Provincia di Ascoli e mancato deputato per una manciata di voti con qualche nube sull’esito. Tutti hanno tributato a questo politico di razza che sicuramente nel bene e nel male ha lasciato un segno a Montegranaro.
Ma poi si è trattato di approvare il bilancio consuntivo e lei si è astenuto. Ci spieghi perché, visto che in seduta non lo ha fatto.
Nel consuntivo di bilancio io mi sono astenuto senza motivarlo, per non guastare quel clima di festeggiamento createsi ma, visti i sogghigni di alcuni assessori, ritengo di motivare la mia posizione. Siamo in una crisi economica epocale, la più grave di cui io abbia memoria. Montegranaro non solo non ne è stata risparmiata ma, anzi, visto che la sua economia, che gira intorno alla scarpa, con le aggiunte sanzioni alla Russia, l’ha subita maggiormente di altri paesi. Sistemare un viale o costruire una palestra non ha ricadute sul nostro paese. Vedere tanti capannoni industriali vuoti con i proprietari che hanno difficoltà a pagare l’IMU sì.  Forse ridurre la tassazione avrebbe aiutato quei concittadini.
Però ci sono state le retrocessioni delle aree edificabili.
Vi sono molte aree edificabili sul PRG su cui non verrà mai costruito nulla ma solo pagato l’IMU. È un errore fare un PRG prevedendo una crescita che i fatti dimostrano sbagliata, proporre le retrocessioni è quindi un dato positivo, ma ridurre la tassazione forse sarebbe stato più utile.
Ogni tanto rispunta il palasport. Ora si parla di spendere 2.500.000 di Euro per terminare quello incompiuto dell’area La Croce. Con la crisi che c’è, le pare opportuno?
Lascia perplessi vedere i propositi per i prossimi 5 anni in cui una parte propone un nuovo palazzetto investendo ingenti somme. Forse c’è la volontà di trasformare Montegranaro dal paese delle tante fabbriche a quello dei tanti palazzetti e palestre. Io non ho dubbi, preferisco chi propone di investire nella cultura e in una grande scuola sicura per i nostri figli o nipoti.

Luca Craia

martedì 30 aprile 2019

Napalm 51 e la propaganda dei nomignoli senza argomento.


Non guardo molto la televisione, per cui sono dovuto andare a vedere su Google cosa significasse il nuovo nomignolo che l’area “La Strada Giusta” ha coniato per me, Napalm 51. Così ho scoperto che si tratta di un personaggio di Crozza, un hater da social network, uno sempre arrabbiato, bilioso, che ce l’ha con tutti. Evidentemente loro mi vedono così, almeno ora, perché in passato si sono inventati altre cose, altri epiteti, altri store per denigrarmi. Intendiamoci: la cosa mi onora perché, se si prendono tanta briga, vuol dire che qualche fastidio glielo do e, francamente, dare loro fastidio non mi dispiace affatto. Lo racconto perché serve a stigmatizzare e, siccome si parla tanto di cattiveria in campagna elettorale, può essere utile per capire la cattiveria, quella vera, dove sta.
A usare questo singolare epiteto nei miei confronti è stato il congiunto di una candidata con la lista Mancini, ma in passato si sono cimentati in questo esercizio personaggi di spessore maggiore, persino il Vicesindaco che mi chiamò “bruttarello” e raccontò in giro e su Facebook che mi fregavo i soldi di Sant’Ugo e che maltrattavo mia moglie (tutto pubblico, documentato, ci sono gli screenshot). Meglio fece l’assessore Basso, visto ballare in piazza coi suoi amici, durante un Veregra Street di qualche anno fa, al grido di “chi non salta Craia è”, per tacere di quanto dettomi in diverse occasioni sul suo profilo Facebook da altri suoi amici, che tirarono in ballo persino la mia povera mamma, senza che l’assessore cercasse minimamente di riportare le cose nell’ambito civile come ci si aspetterebbe da una carica istituzionale.
Poi la storia che io avrei litigato con tutti, tanto cara agli “amici” di Città Vecchia che hanno dato un nuovo candidato alla lista Mancini, candidato che, tra l’altro, ha fatto tranquillamente naufragare il tavolo del centro storico messo insieme con tanta fatica. In realtà io avrei litigato solo con loro, e manco con tutti. I nomignoli e gli epiteti su di me non si contano, ho una cartella nel computer con tutti gli screenshot e sono talmente tanti che faccio fatica a orientarmici, hanno persino fatto nascere pagine Facebook apposite solo per prendermi per i fondelli, vedi la famosa L’Ape Sbronza.
Per tacere delle minacce, partendo da quanto mi disse l’assessore Beverati, appena eletto, quando rifiutai di condividere i frutti del mio lavoro nella promozione turistica con l’Archeoclub (che ha un suo candidato in lista, tanto per dire). Beverati mi disse: allora farò valere il mio peso di assessore. Lo abbiamo visto, questo peso. Minacce di azioni legali, azioni legali reali fatte fare da amici, addirittura una delibera di giunta per minacciare una querela, senza contare quanti amici persi, quanta gente mi evita solo per non trovarsi nell’imbarazzante posizione di dover giustificare qualche tipo di rapporto con me.
Di tentativi di ragionamento, di confronto civile, invece, ne ho visti davvero pochi. Insomma, se li critichi ti becchi l’insulto, così è se vi piace. Sono anni che la storia va avanti e inghiotto rospi più o meno grossi, quindi non mi aspetterei certo miglior trattamento durante la campagna elettorale, anzi. Però non parlatemi di cattiveria mia nei confronti della lista La Strada Giusta perché la partita è persa, non c’è storia.

Luca Craia

lunedì 29 aprile 2019

La terza lista fa ricorso (?), ma tutte queste spese chi le paga?

La notizia la dà soltanto La Provincia di Fermo.com, ma non è stata ribattuta da altre testate più seguite, per cui la prendo col beneficio di inventario. Pero parrebbe, secondo il notiziario online, che Demis Ranalli abbia depositato ricorso contro l'esclusione della terza lista montegranarese, quella che lo candida a Sindaco, dalle prossime amministrative, esclusione, come si sa, dovuta a un vizio nell'autentica delle firme, pare la mancanza di un timbro. 
A informare il giornalista, esperto di basket, è proprio la mentore di Ranalli, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jessica Marcozzi che il nome del partito sulla lista non lo ha messo ma l'anima, a quanto pare, sì. E la Marcozzi si dice certa che il ricorso verrà accolto. Vedremo.
Quello che sarebbe bello vedessimo è anche chi paga tutto questo. Perché a me, e non solo a me, pare piuttosto strano buttare tanti soldi in una campagna elettorale che, nella migliore delle ipotesi (ma deve essere migliore tanto) potrà produrre al massimo un consigliere comunale scarsamente influente nelle decisioni politiche cittadine. Una campagna elettorale costa, e costano anche i ricorsi. Sarebbe interessante, trasparente e davvero da "aria nuova" che ci dicessero chi paga.

Luca Craia