venerdì 19 aprile 2019

Firmato il decreto che istituisce il PRRI. Montegranaro nell’area di crisi complessa. La soddisfazione di Lucentini.


Di Maio ha firmato e il decreto che istituisce il Progetto di riconversione e riqualificazione dell'area di crisi complessa per il comparto calzaturiero ora è realtà, fermo restando che si tratta di un primo passo e che il percorso è ancora lungo e complesso. Non nasconde la soddisfazione Mauro Lucentini, commissario provinciale per Fermo della Lega e candidato alle prossime elezioni europee, per il raggiungimento di un traguardo in cui si è impegnato in prima persona. Ora ci sarà da lavorare perché il PRRI funzioni e porti beneficio a quel che è rimasto di un comparto che è stato ed è tutt’ora traino dell’economia del distretto Fermano-Maceratese in modo di salvaguardare le aziende che ancora operano costruttivamente portando ricchezza e occupazione in un momento di crisi profonda.
Lucentini, candidato alle Europee, se venisse eletto sarebbe un importante rappresentanza diretta del territorio in seno al Parlamento Europeo, auspicandone la presenza anche in qualche ruolo chiave che possa finalmente accendere i fari dell’Europa su un settori fino a oggi misconosciuto.

Luca Craia

Macerata: volantino blasfemo il Venerdì Santo. Rispettiamo tutti meno che noi stessi.


Io non so chi abbia concepito, stampato e affisso di fronte a uno degli uffici postali di Macerata il volantino che il Consigliere Comunale Deborah Pantana ha denunciato su Facebook. Quello che so è che c’è voluto tempo per realizzarlo, qualcosa che assomigli a un ragionamento, lo sforzo di andarlo ad attaccare, tutto questo non si capisce per quale obiettivo: fare ironia? Non fa ridere, e se l’ironia non fa ridere, non è ironia. Provocare una reazione? Può darsi, anche io sto reagendo, ma solo per indicare l’immensa stupidità del gesto.
Il volantino ritrae l’immagine di Gesù e un testo che lo descrive come una persona scomparsa. Certo, è un gesto goliardico, ma per progettarlo bisogna avere una caratteristica precisa: la mancanza di rispetto. Macerata è una città controversa, teatro del raid di Traini e delle molteplici manifestazioni antirazziste che ne sono seguite, terreno di scontro ideologico tra destra e sinistra, strumentalizzata da l’una e dall’altra parte per i propri fini politici e propagandistici. E qui risuona il mantra della sinistra italiana, che chiede rispetto per le culture che arrivano in Italia. Ecco, qui non si rispetta la nostra, di cultura, che si creda o non si creda. Questo manifestino idiota è una grave mancanza di rispetto per i credenti, soprattutto perché affisso nel giorno del Venerdì Santo, ma è un insulto anche agli Italiani che non credono ma che sono comunque figli di quella cultura che ha dato all’Italia e all’Europa l’arte, la filosofia, la poesia e il nostro stesso modo di essere e pensare.
Allora mi aspetto che la sinistra maceratese, primo fra tutti il Sindaco, sempre molto sensibile ai temi del rispetto per gli altri, condanni con fermezza il gesto e dica a chiare lettere che il rispetto per le culture deve includere anche quella italiana. Altrimenti è solo ipocrisia.

Luca Craia

A Montegranaro lavoriamo tutti e va tutto bene. Cullandosi sui dati non si risolvono i problemi.


Non so come abbia fatto il calcolo Il Sole 24 Ore per dire che a Montegranaro gli occupati sarebbero il 68,43% della popolazione tra i 15 e i 64 anni. È un dato strano, in contraddizione con i dati storici. Basti pensare che, nel 1991, periodo molto più florido dell’attuale, il tasso di occupazione era del 54% (CENSIS) e nel 2011 era sceso al 52,4%. Con la crisi, il numero importante di aziende chiuse e le difficoltà che tutti conosciamo, un dato del genere o fa tirare un sospiro di sollievo di quelli che ti fanno decollare oppure ti fa venire qualche dubbio. Sarebbe interessante, per completezza di informazione, visualizzare il dato odierno confrontato con quelli passati, in modo di avere un’idea più precisa dell’andamento del mercato del lavoro reale.
Al di là di tutti i dubbi, però, rimane la realtà che non è per niente rosea come viene dipinta dal Sole 24 Ore e dal Corriere Adriatico di oggi: le fabbriche chiuse le conosciamo, la gente che si sta reinventando un lavoro per sopravvivere pure. Stiamo assistendo a forte decremento demografico che dovrebbe essere un campanello di allarme assordante, ma facciamo finta che vada tutto bene, soprattutto ora che ci sono le elezioni. Non va tutto bene, la gente lo sa e non è confortandoci coi numeretti che possiamo risolvere i problemi. Servono soluzioni, le soluzioni vanno chieste alle istituzioni nazionali ma anche l’istituzione Comune, nel suo piccolo, può intervenire. Negli ultimi cinque anni il Comune di Montegranaro non ha fatto nulla per sostenere il comparto industriale cittadino. Speriamo che ora non ci si racconti che va tutto bene.

Luca Craia