venerdì 1 marzo 2019

Montegranaro: da agosto un vigile urbano in meno. E ne servono almeno il doppio.


Ad agosto andrà in pensione un vigile urbano di Montegranaro, per anzianità di servizio. Si tratta di un collocamento a riposto per limiti di servizio, prescritto dalla legge e obbligatorio. Però significa che ci sarà un elemento in meno a disposizione del Corpo di Polizia Municipale cittadino. E questo è un bel problema, perché, a Montegranaro, di vigili urbani ce ne vorrebbero molti di più di quelli in organico, sia per la popolazione che devono gestire, sia per le particolarità del territorio, sempre più bisognoso di controlli capillari, sia per la proverbiale indisciplina di pochi cittadini che fanno tanto rumore, sia per i nuovi e progressivi problemi di ordine e sicurezza. Spesso, io per primo, critichiamo l’operato degli uomini della Polizia Municipale montegranarese, ma è sacrosanto che sono davvero pochi e con mezzi tutto sommato limitati. Fossero di più, potremmo davvero pretendere di più. Invece, ad agosto, ce ne sarà uno in meno. Uno dei primi problemi da risolvere per la prossima amministrazione comunale.

Luca Craia

Rabbia meditata e lana caprina


Si sono arrabbiati i sindaci. Ebbè, ci vuole un po’ di tempo per farli arrabbiare, questa è gente pacifica, andare a manifestare può offendere le istituzioni, bisogna pensarci bene. Ci hanno pensato bene, per quasi tre anni, e sono giunti alla conclusione che è ora di arrabbiarsi.
E perbacco! E qui cambiano i governi ma la ricostruzione non si vede, e va bene che era chiaro pure un anno e mezzo fa che la ricostruzione non si sarebbe vista, ma a noi ci devi dare tempo per riflettere, e che cavolo. Abbiamo avuto pure il nostro da fare, un sacco di lana caprina da filare, sindaci e blogger da minacciare e denunciare (che per caso, poi, sono sindaci che a protestare ci andavano anche allora, e blogger che hanno stufato a forza di dire sempre le stesse cose e adesso, grazie a Dio, stanno zitti. Ma è lana caprina, va filata).
E poi mica si poteva andare tutti insieme a Roma a protestare coi cittadini, e no! Noi c’abbiamo la fascia tricolore. Noi, con le Istituzioni, ci parliamo! Poi, se cambia il governo, se la Regione comincia a fare le bizze, allora ci arrabbiamo pure noi, e che, solo il Presidente? E se c’è un commissario che, invece di venire tutti i giorni a sforbiciare i nastri, magari sta a lavorare, a cercare di strecciare la matassa intrecciata che gli hanno lasciato gli altri due... e quello lo dobbiamo sfinire, che a noi non ci parla, a noi. Adesso ci pensiamo noi, comunque, a protestare. E vedrai quando arriviamo noi, colle nostre belle fasce tricolori, come gli facciamo tremare i ginocchi a quelli là. Vedrai.

Luca Craia


Come te se mindua: prosegue con successo la raccolta soprannomi di Arkeo.


Sono passati solo pochi giorni da quando Arkeo, l’associazione montegranarese che ha come obiettivo la tutela del patrimonio storico-culturale del territorio, ha lanciato l’iniziativa “Come te se mindùa” ed è già un grande successo, accolta da molti Montegranaresi entusiasti. L’idea è di raccogliere, tramite gli stessi cittadini di Montegranaro, i soprannomi storici del paese, possibilmente accompagnati dall’etimologia stessa del soprannome, per poi trasferirli uno a uno su delle piccole piastrelle con le quali decorare un muro del centro storico, di concerto col Comune. Un’idea che nasce da due suggerimenti: quello della compianta maestra Stella Franceschetti che ci suggerì a suo tempo di effettuare uno studio sui soprannomi e l’altro da quanto ci ha raccontato il nostro socio benemerito, Massimo Tomassini, circa quanto accade nel suo paese, San Felice Circeo, dove hanno allestito un muro dei soprannomi come quello che vorremmo fare da noi.
Per raccogliere i soprannomi abbiamo creato un gruppo su Facebook dove si sono già iscritti un centinaio di Montegranaresi, ognuno dei quali per suggerire il soprannome della propria casata o di qualche conoscente. Contemporaneamente arrivano diverse segnalazioni anche tramite la nostra mail, archeomontegranaro@gmail.com. In questo modo, in pochi giorni siamo giunti a superare apmpliamente i 100 soprannomi, più di quanto avessimo sperato. E continuano ad arrivare, anche mentre sto scrivendo, per cui abbiamo ragione di pensare che il nostro progetto debba essere rivisto ampliandolo. Una bella soddisfazione per il nostro Presidente, Graziella Marziali, che tiene molto a questo progetto.
Per chi volesse partecipare all’iniziativa, è possibile iscriversi al gruppo Facebook “Come te se mindùa” (attenzione all’accento sulla u) oppure scrivendo alla nostra mail.

Luca Craia