venerdì 1 marzo 2019

Approvata all’unanimità la Mozione del consigliere Malaigia a tutela dei minori


Comunicato integrale

Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta d’Aula di  martedì scorso, una mozione di cui era prima firmataria il consigliere della Lega Marzia Malaigia, per sollecitare l'approvazione di modifiche normative sulla sottrazione e il trattenimento anche all'estero di minori o incapaci.
Un provvedimento che muove dal numero crescente di situazioni familiari in cui un genitore si allontana illegittimamente, spesso anche all'estero, con i figli, impedendo all'altro genitore di mantenere i rapporti con la prole. "Un fenomento ancora scarsamente indagato nella sua reale consistenza – nota la consigliera Malaigia – I dati del Dipartimento della giustizia minorile contavano 941 casi dal 2000 al 2006, ma secondo il Ministero per gli italiani all'estero le cifre andrebbero triplicate, senza contare i numerosi casi di coppie non coniugate". Nella mozione si tiene conto sia dei casi di trasferimento all'estero, sia di genitori rimasti nel territorio nazionale, ma facendo perdere le proprie tracce. Nel documento approvato dall'Assemblea, si ricordano gli accordi internazionali che disciplinano la materia, in primis la Convenzione dell'Aja del 1980. La consistenza dei casi irrisolti impone una riflessione sulla reale applicazione ed interpretazione delle norme, per valutarne l'efficacia. "I dati – continua Malaigia – ci dicono che è necessario ed urgente che l'Italia si doti di strumenti di intervento efficaci, nella tutela dell'interesse dei minori, per riparare ai danni provocati da indebite sottrazioni". La materia è approdata al Senato lo scorso luglio, con la presentazione del disegno di legge tesa ad abrogare gli articoli 574 e 574-bis, nonché introduzione dell'articolo 605-bis del Codice penale, in materia di sottrazione o trattenimento anche all'estero di persone minori o incapaci. Un intervento legiferativo per assicurare tutela penale più efficace al minore o all'infermo, consentendo alle Forze dell'ordine di esercitare poteri più incisivi.
La mozione approvata esprime formalmente appoggio a tale iniziativa parlamentare, affinchè si attivino tutti gli strumenti per rintracciare e tutelare tempestivamente i soggetti sottratti a un genitore. Si sollecita inoltre il contributo di tutto il Parlamento per elaborare una risoluzione che possa trovare condivisione di tutte le forze politiche. Si impegna infine il presidente della Giunta regionale a intervenire con i presidenti di Camera e Senato per sollecitare una immediata definizione dell'iter legislativo.
"Sono soddisfatta della larga condivisione trovata sia nella stesura della mozione che nel dibattito in Assemblea – commenta il consigliere Malaigia – Parliamo di un tema sentito di cui si parla ancora troppo poco. Un fenomeno in buona parte sommerso di cui è difficile avere piena contezza. E' importante che la politica sia compatta per adottare azioni volte al rispetto della legge ed a tutela dei minori e dei genitori che subiscono una indebita privazione".

Carnevale in Quaresima: rispettiamo le tradizioni di tutti tranne che le nostre.


La questione potrebbe essere di Fede, di credo, di religione: per il cattolico, il martedì di Carnevale segna la fine del periodo carnevalizio e, col Mercoledì delle Ceneri, comincia la Quaresima, periodo più di riflessione che di penitenza, ma che comunque si contraddistingue per una particolare attenzione alla sobrietà e l’invito ai credenti a non indulgere a frivolezze. Ma, siccome la Fede, quella vera, è appannaggio di pochi e oggi è diventata più un costume, una tradizione, una forma di socialità, io la metterei più sul piano della tradizione, che comunque è meritevole di rispetto e conservazione.
Per questo trovo, se non disdicevole, comunque poco rispettoso il fatto che, a Montegranaro, si festeggi il Carnevale, ormai da anni, la prima domenica di Quaresima. Lo trovo irrispettoso perché, che si creda o no, che si sia laici, agnostici, atei, anticlericali, mangiapreti o credenti, il cattolicesimo è parte della nostra cultura e la nostra cultura andrebbe rispettata, prima di tutti da noi che ne siamo eredi e custodi, poi da chi arriva nel nostro Paese portando la propria, di cultura. E, proprio per lo stesso principio che ci dice di dover giustamente rispettare le culture estranee alla nostra, dovremmo per prima cosa rispettare la nostra. E la nostra cultura, la nostra tradizione, lasciando da parte la Fede, dice che in Quaresima il Carnevale non si festeggia, si festeggia prima.   

Luca Craia


I limiti del grillismo


Inutile che dica che questo è un punto di vista strettamente personale. Questo è un blog, non un notiziario e, eccetto quando do spazio a notizie e comunicati, riporta sempre il mio punto di vista personale. Però, visto che, all’occorrenza, a quello che scrivo viene data la valenza più comoda al momento, meglio precisare.
Il Movimento 5 Stelle ha un limite. Ne ha tanti, a dire il vero, molti di origine politica, altri di origine organizzativa. Il limite a cui mi riferisco, però, è un limite di natura umana, difficile da spalmare generalizzando, specie su un gruppo di persone così eterogeneo socialmente e culturalmente come può essere un movimento nato sulla base di una legittima quanto auspicabile protesta. Eppure, pur facendo gli opportuni distinguo, la caratteristica di cui mi voglio occupare è piuttosto diffusa nei cosiddetti grillini.
È una caratteristica di cui ho avuto prova personale nel momento in cui ho dichiarato pubblicamente, pensando di fare cosa onesta e corretta, che alle ultime elezioni politiche avrei votato Lega. Chi mi conosce sa che, se voto Lega, non sono automaticamente diventato leghista, né ero comunista quando votai per Rifondazione, né ho mai ritenuto il PD il mio partito pur avendo espresso il mio voto a favore, nel periodo pre-Renzi. E non sono stato mai identificabile come “grillino”, anche se qualcuno mi ha attaccato anche questa definizione, quando ho votato per più volte il Movimento 5 Stelle. Eppure, dopo le mie dichiarazioni di voto a favore della Lega, per molti amici pentastellati sono diventato una specie di reietto: rapporti raffreddati, battutine, sostanziale indifferenza deliberata. Per capirsi: amici del Movimento di Tolentino mi mandano i loro comunicati stampa, quelli di Montegranaro no.
È un atteggiamento non nuovo, e politicamente non molto intelligente. È lo stesso atteggiamento che ha fatto insultare gli Abruzzesi rei di non aver votato il Movimento 5 Stelle, idem per i Sardi. È un atteggiamento che non analizza i motivi del non voto, non fa la ricerca dell’eventuale errore per correggerlo, ma parte da una presunta superiorità intellettiva e morale che mette tutti gli altri nella lista dei cattivi, dei cialtroni, dei disonesti. Un atteggiamento che conosciamo bene, che è prerogativa della sinistra italiana. E se la troviamo così forte anche nel Movimento 5 Stelle, evidentemente un motivo c’è.

Luca Craia