martedì 26 febbraio 2019

MACERATA. FRATELLI D'ITALIA ESPRIME SOLIDARIETA' AL QUESTORE PIGNATARO PER GLI ATTACCHI E LE MINACCE ALLA SUA PERSONA.


Comunicato integrale

Esprime solidarietà morale nei confronti del Questore di Macerata, Antonio Pignataro, nel mirino di infamanti scritte (sui muri, nei sottopassi, vicino alle scuole, presso Teatri...) nei suoi confronti ormai anche fuori dai confini provinciali (Fabriano) tutta la dirigenza provinciale del Partito di Giorgia Meloni, dal Portavoce provinciale Massimo Belvederesi, al Consigliere regionale Elena Leonardi, al Consigliere provinciale Paolo Renna e i componenti del Direttivo provinciale.
“Crediamo – si esprime nella nota – che l'attacco violento scriteriato e le scritte offensive rivolte al Questore Pignataro, siano l’effetto dell’incisiva azione operativa e di polizia messe efficacemente in atto in una Provincia ormai al centro di tante problematiche di ordine pubblico, dalla micro-criminalità, alla criminalità organizzata, allo spaccio di droga legato anche al fenomeno dell'immigrazione clandestina e ai tragici eventi ad essa collegati.”
“Al Questore Pignataro– conclude la nota – va dunque la nostra solidarietà personale e politica, da esponenti di un Partito della Destra italiana che ha fatto della legalità e del sostegno all’operato delle Forze dell’Ordine il proprio tratto distintivo, lo invitiamo a continuare, pur tra tante difficoltà, la sua forte azione di contrasto ad ogni forma di illegalità e di criminalità nella nostra Provincia. A guadagnarci sarà la sicurezza di tutto il nostro territorio provinciale e la vita delle persone.”

La Malaigia interroga la Giunta sulla mancata pubblicazione del bando sisma 2018. Il Presidente e l’Assessore rispondono “Non sono arrivate le mail!!!“


Comunicato integrale

“La risposta ricevuta oggi in Aula, colpisce certamente per la superficialità, il pressappochismo e la imbarazzante confusione che continua a connotare l’azione di questo Governo regionale“ "Stavolta non ci dedicherò neanche molto tempo a scrivere e replicare alle incredibili dichiarazioni dall'Assessore Bora e dal Presidente Ceriscioli, vicecommissario alla ricostruzione, il cui nervosismo chiaramente emerso fra le righe della sua nota, denotano una palese "arrampicata sugli specchi".Interviene cosi il consigliere regionale Lega Marche Marzia Malaigia, a seguito della risposta ricevuta questa mattina in Aula, in cui chiedeva di conoscere le ragioni della mancata pubblicazione del Bando Sisma 2018 . “Rispondere di non avere responsabilità circa il ritardo con cui i nostri imprenditori potranno accedere al Bando sisma, pensato per stimolare la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo dell’area colpita dagli eventi sismici dell’agosto e ottobre 2016 e del gennaio 2017, ha davvero  dell’incredibile finanche dell’ironico , se non fosse per le gravi ricadute al tessuto territoriale. Un Presidente, vicecommissario alla ricostruzione, che giustifica il ritardo della liquidazione del fondo spettante alla nostra Regione, ad una mancata ricezioni di mail o ad una non attenta comunicazione tra gli uffici regionali e ministeriali, è indice di poca attenzione e di scarsa sensibilità verso chi cerca da più di due anni di risollevarsi e di sostenere il tessuto economico produttivo della nostra regione. Voglio sottolineare, che si tratta di un bando con una dotazione di 48 milioni di euro, ripartito tra le quattro regioni colpite dal sisma, pensato proprio per sostenere, tramite la concessione di aiuti, le imprese che realizzino, ovvero, abbiano realizzato, investimenti produttivi a partire dal 24 agosto 2016. Ebbene la nostra Regione, per incomprensibili motivi legati esclusivamente alle imprecisioni occorse nella procedura burocratica a cui si sarebbe dovuta attenere, ha provveduto a pubblicare il bando guarda caso solo ieri, dopo quasi due mesi dalla emanazione di quello pubblicato ad esempio dalla regione Lazio. Auspico ad un’assunzione di responsabilità da parte di questa Giunta, - conclude la Malaigia- rispetto alle necessità dei nostri cittadini che in più di un’occasione hanno dimostrato capacità di resilienza, nonostante il sisma e la confusionaria gestione politico amministrativa di chi li Governa“.

Marzia Malaigia

A Monte San Giusto si spacca la destra e rischia di regalare il Comune al PD. L’amarezza di Sardini.


È piuttosto amareggiato, Giuseppe Sardini, l’imprenditore che si è messo in gioco per guidare la coalizione di centro destra alle amministrative di Monte San Giusto. La spaccatura con Fratelli d’Italia e Forza Italia sembra inspiegabile e rischia di dare un enorme vantaggio al Sindaco uscente, Andrea Gentili, che guida la coalizione di centro-sinistra che sta governando fino alle elezioni.
Sardini è espressione da quello che, potenzialmente, è il grosso dell’elettorato di destra sangiustese, schierato dalla Lega sull’onda del consenso sempre più crescente a livello nazionale, ma anche appoggiato dall’UDC di Augusto Ciampechini. Ciononostante Fratelli d’Italia, Forza Italia e un non meglio specificato gruppo civico hanno deciso di correre con un candidato proprio, Romina Tortolini, e questo, ovviamente, fa sorridere e non poco Gentili, che probabilmente sente già la vittoria in pugno. Né sono valse le “proposte indecenti”, come le definisce Sardini, di lasciare assessorati chiave o addirittura il vicesindaco in funzione di una ricucitura a destra. Niente da fare. “Ci sono due liste perché era l'unico modo di far ridere l'amico sindaco Andrea Gentili!” dice sarcastico Sardini, ma non nasconde l’amarezza.
Con due liste, per quanto la Lega possa essere forte e l’UDC consolidato, una vittoria pare piuttosto difficile, anche se Forza Italia è in netto declino a livello nazionale, anche se Fratelli d’Italia non è una potenza inarrestabile e quindi entrambi poco pesanti elettoralmente: a volte possono bastare pochi voti, una manciata, per perdere. Lo insegna il caso di Montegranaro di cinque anni fa, quando Gianni Basso creò una lista antagonista a quella di Gismondi e regalò il paese alla coalizione trasversale PD-Ubaldi. È facile prevedere che a Monte San Giusto accada la stessa cosa, anche se Gentili non è popolarissimo, anche se l’amministrazione uscente non è stata brillantissima. I motivi veri di questa spaccatura forse li sanno solo i protagonisti, però dal punto di vista di chi potrebbe vincere a mani basse è davvero un peccato. A meno che Sardini e la Lega non siano così forti da superare anche questo, cosa improbabile ma non impossibile. Vedremo.

Luca Craia