martedì 26 febbraio 2019

A Monte San Giusto si spacca la destra e rischia di regalare il Comune al PD. L’amarezza di Sardini.


È piuttosto amareggiato, Giuseppe Sardini, l’imprenditore che si è messo in gioco per guidare la coalizione di centro destra alle amministrative di Monte San Giusto. La spaccatura con Fratelli d’Italia e Forza Italia sembra inspiegabile e rischia di dare un enorme vantaggio al Sindaco uscente, Andrea Gentili, che guida la coalizione di centro-sinistra che sta governando fino alle elezioni.
Sardini è espressione da quello che, potenzialmente, è il grosso dell’elettorato di destra sangiustese, schierato dalla Lega sull’onda del consenso sempre più crescente a livello nazionale, ma anche appoggiato dall’UDC di Augusto Ciampechini. Ciononostante Fratelli d’Italia, Forza Italia e un non meglio specificato gruppo civico hanno deciso di correre con un candidato proprio, Romina Tortolini, e questo, ovviamente, fa sorridere e non poco Gentili, che probabilmente sente già la vittoria in pugno. Né sono valse le “proposte indecenti”, come le definisce Sardini, di lasciare assessorati chiave o addirittura il vicesindaco in funzione di una ricucitura a destra. Niente da fare. “Ci sono due liste perché era l'unico modo di far ridere l'amico sindaco Andrea Gentili!” dice sarcastico Sardini, ma non nasconde l’amarezza.
Con due liste, per quanto la Lega possa essere forte e l’UDC consolidato, una vittoria pare piuttosto difficile, anche se Forza Italia è in netto declino a livello nazionale, anche se Fratelli d’Italia non è una potenza inarrestabile e quindi entrambi poco pesanti elettoralmente: a volte possono bastare pochi voti, una manciata, per perdere. Lo insegna il caso di Montegranaro di cinque anni fa, quando Gianni Basso creò una lista antagonista a quella di Gismondi e regalò il paese alla coalizione trasversale PD-Ubaldi. È facile prevedere che a Monte San Giusto accada la stessa cosa, anche se Gentili non è popolarissimo, anche se l’amministrazione uscente non è stata brillantissima. I motivi veri di questa spaccatura forse li sanno solo i protagonisti, però dal punto di vista di chi potrebbe vincere a mani basse è davvero un peccato. A meno che Sardini e la Lega non siano così forti da superare anche questo, cosa improbabile ma non impossibile. Vedremo.

Luca Craia