giovedì 22 novembre 2018

Montegranaro al centro del mondo della musica da banda per un giorno con la Banda Omero Ruggieri.


Tra i tanti impegni che la Banda Omero Ruggieri sta portando avanti per crescere e per far crescere Montegranaro da un punto di vista della musica da banda, territorio musicale interessantissimo sia da un punto di vista culturale che educativo per i giovani, c’è l’organizzazione della Rassegna Bande Musicali Giovanili. Giunta alla seconda edizione, la rassegna raccoglie in un unico spettacolo diverse realtà musicali del territorio, dando l’opportunità alle componenti più giovani di corpi bandistici storici di esibirsi in un contesto elegante e di qualità quale può essere il teatro La Perla.
Alla seconda edizione parteciperanno, oltre che i giovani della Banda Omero Ruggieri guidati, come sempre, dall’ottimo Antonio Riccobelli, anche il Corpo Bandistico “Gioventù di San Gabriele” di Civitanova Marche, diretta dal maestro Marco Morlupi, la Junior band "Pietro Meloni" di Porto San Giorgio, guidata da Itali Mercuri che è anche un caposaldo del gruppo montegranarese  e la Banda musicale " I Ragazzi dei Monti azzurri", nata dall’unione dei corpi bandistici di Sarnano, Colmurano e Sant’Angelo in Pontano e diretta sempre dal maestro Morlupi.
L’appuntamento è per sabato 1 dicembre, alle ore 21,15, presso il teatro La Perla di Montegranaro, con ingresso libero. L’evento vede il patrocinio dell’Anbima, l’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome, e del Comune di Montegranaro. Sarà sicuramente una bella serata, come quella dell’anno scorso, da trascorrere ascoltando buona musica eseguita da giovani musicisti che, per crescere, hanno anche bisogno di un pubblico che li sappia apprezzare. È quindi anche una piacevole occasione per sostenere questi ragazzi e il Direttivo della Banda che, grazie anche all’impegno costante del Presidente, Armando Mariani, sta facendo tanto per promuovere il lavoro della banda cittadina, un lavoro fondamentale per dare ai ragazzi un motivo di crescita culturale e personale di grande qualità.

Luca Craia

POVERTA’ DILAGANTE, LA MAGGIORANZA NASCONDE I DATI SOTTO IL TAPPETO. Zaffiri (Lega): “Parole e comparsate non fanno la differenza”


Comunicato integrale

“Le passerelle ai Convegni, gli esercizi di retorica, le Giornate dedicate non cambiano lo stato delle cose, il problema della povertà è serio, dilagante e andrebbe affrontato col piglio giusto”. A tornare sul pezzo è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, che, in un colpo solo, fa filotto con presidente di Giunta, Consiglio e Garante dei Diritti. “Il primo (Ceriscioli) ha dimostrato, con le inefficaci politiche messe in campo dal suo Esecutivo nei settori del lavoro e dell’occupazione di non saper invertire la rotta di un trend negativo in fatto di impoverimento generale. Il secondo (Mastrovincenzo), anziché sottolineare ogni volta la sua partecipazione a eventi e convegni, farebbe miglior cosa se rinverdisse il suo passato nel sindacato dove la sola lettura dei dati sulla povertà avrebbe davvero infuocato gli animi e attivato le azioni. Infine, un pensiero al Garante dei Diritti, il quale ha affermato, in un’occasione pubblica, che “il problema della povertà nelle Marche è meno preoccupante che altrove”…che dire? Caro avvocato Nobili, i dati non vanno nascosti sotto al tappeto, perché, purtroppo, la drammaticità del problema resta ed è dilagante”.

Sandro Zaffiri

La Mezzina ha mietuto le sue vittime. La strada è pericolosa e sottovalutata.


Ancora vittime sulla Mezzina, oggi. Un ragazzo di 32 anni che perde la vita per strada è una tragedia straziante, specie per chi, come me, in vita sua ha percorso moltissimi chilometri per lavoro e sa quali rischi si corrono, molto spesso non per causa propria. Molto spesso gli incidenti sono frutto di comportamenti incauti, ma altrettanto spesso accadono per lo stato delle infrastrutture che, in Italia, come purtroppo sappiamo bene, sono da troppo tempo abbandonate a se stesse con una manutenzione superficiale e insufficiente.
Non so, al momento, come sia accaduto. So però che la strada teatro di questa sciagura è una strada pericolosa. La Mezzina è una strada a scorrimento veloce di fatto ma non di diritto, è una strada che porta ad andare veloci ma non è adatta per farlo, è una strada densa di un traffico che non era stata progettata per sostenere. Ci sono incroci a raso pericolosissimi e poco segnalati, ci sono cartelli insufficienti, una segnaletica latitante e, soprattutto, un manto stradale viscido e insidioso, specie se bagnato e peggio se ghiacciato.
È una strada che manca di manutenzione, che avrebbe bisogno di un asfalto drenante, di segnali chiari, di regolamentazione agli incroci, come le tanto invocate rotonde. È una strada in cui la velocità andrebbe limitata con sistemi attivi e passivi. Invece non si fa nulla. Le rotatorie sono un miraggio, ma potrebbero salvare vite e impedire incidenti gravi se installate a ogni incrocio. E il tutor, che c’era, almeno in un tratto, è stato tolto, eliminando anche l’ultimo deterrente efficace.
Sono profondamente addolorato per quanto accaduto, e sono arrabbiato. Perché gli incidenti capitano, per carità, ma si può e si deve fare del tutto per limitarli. Su quella strada non si sta facendo niente.

Luca Craia