giovedì 22 novembre 2018

Raffica di furti in appartamento a Montegranaro.


Continuano l’escalation di crimini a Montegranaro. Nel pomeriggio di ieri sono stati visitati dai ladri almeno tre appartamenti e, in alcuni casi, il bottino è stato anche consistente. In particolare, ho notizia di un furti avvenuto in via Zoli dove, intorno alle ore 18.00, i malviventi si sono introdotti in un’abitazione passando per una dipendenza attigua e forzando una finestra. All’interno hanno messo tutto a soqquadro per portarsi via un bottino di circa 1800 Euro, lasciando altri beni anche di valore che sembra non siano stati di loro interesse, segno questo che indica una banda di malviventi non troppo organizzati. Sempre nel pomeriggio di ieri si ha notizia di altri fatti analoghi, in via Vecchia Fermana e in via Di Vittorio.
Montegranaro si mostra insicura, nonostante gli sforzi dei Carabinieri e la presenza di telecamere di videosorveglianza. Questo significa che occorre un’azione più complessa e articolata. La presenza di un forte degrado urbano e sociale in alcuni quartieri alimenta senz’altro la presenza di elementi dediti al crimine, e le conseguenze sono queste. Serve quindi una politica volta a eliminare il degrado e a smantellare quel tessuto di omertà e connivenza su cui la criminalità si alimenti e prospera.

Luca Craia

Montegranaro: ci aspettano mesi di diario segreto.


Avete presente il diario segreto dei bambini? Sì, dai, quel taccuino, spesso chiuso con un lucchettino di latta a prova di genitore curioso, in cui i pargoli scrivono quello che hanno fatto durante il giorno, le loro piccole grandi emozioni, i piccoli fatti che hanno segnato la loro ancor breve esperienza. Ebbene, sembra che i nostri amministratori abbiano deciso di rendere pubblico il loro diario segreto.
In effetti, i comunicati stampa dell’Istituto Luce de Noatri, ultimamente, essendo evidentemente in crisi di argomenti seri, hanno preso a raccontarci cosa hanno fatto Sindaco e Assessori montegranaresi durante il giorno. Oggi, per esempio, sui giornali c’è una notiziona, che si è meritata mezza pagina locale, che ci racconta che ieri i nostri eroi sono andati al campo sportivo vecchio a provare le lampadine e che sono tutti contenti perché, udite udite, si sono accese! C’è anche di che essere soddisfatti come cittadini perché queste nuove lampade ci faranno risparmiare fior di centesimi sulla bolletta.
È che tra pochi mesi ci sono le elezioni e bisogna tenere vivo l’interesse dei cittadini sulle gesta dei paladini dello struscio. Non possiamo certo parlare tutti i giorni del complesso sportivo dello sprofondo o dell’enorme investimento di una trentina di migliaia di Euro per rifare finalmente piazzetta delle Erbe. E allora di che vuoi parlare? A Montegranaro non succede mai niente… va tutto bene. Non c’è la crisi, tutti hanno un lavoro stabile e remunerativo, non c’è criminalità, abbiamo un paesino che sembra una bomboniera quant’è caruccio e sbrilluccicoso. Per riempire i giornali tocca pubblicare il diario segreto.

Luca Craia

mercoledì 21 novembre 2018

Armi a Montegranaro. È un salto di qualità?

Come già noto, i Carabinieri della stazione di Montegranaro hanno messo a segno un ulteriore colpo contro la criminalità locale sequestrando armi piuttosto pericolose in un casolare abbandonato. Certamente l'intervento è frutto dell'incessante lavoro investigativo degli uomini di Giancarlo Di Risio, lavoro che sta cercando di arginare una presenza sempre più pressante di un tessuto criminale del tutto nuovo per il territorio. 
Le indagini sono ancora in corso, non ci sono arresti, per ora. Ma la presenza di armi a Montegranaro, specie con un tale potenziale offensivo (un fucile a canne nozze può essere letale) è una rilevante novità e, se questo dovesse essere opera della nuova criminalità locale e non di organizzazioni estranee al territorio, la cosa diventa davvero preoccupante in quanto rappresenterebbe un salto di qualità, passando da reati sostanzialmente minori ad azioni potenzialmente molto pericolose. 
Attendiamo il termine delle indagini ma la situazione sembra essere piuttosto seria e occorre che tutte le istituzioni aprano gli occhi e comincino a prendere provvedimenti, senza lasciare soli gli ottimi Carabinieri. 

Luca Craia 

Porto Sant’Elpidio: una petizione contro la Granfondo. Quando lo sport danneggia tutto il resto.


Gare ciclistiche ovunque, contro le condizioni meteorologiche, contro le logiche del traffico, contro le logiche del commercio, incuranti del disagio che si crea. Sono tanti ma non tantissimi gli appassionati di questo sport, sicuramente meno di quelli che subiscono i disagi di gare organizzate senza razionalità, bloccando ogni altra attività nell’attesa che partano, circolino e taglino il traguardo le biciclette. Lunghe file di auto fermate da omini in giubbetto catarifrangente privi dell’autorità per farlo, automobilisti rassegnati, perché mettersi contro il mondo dello sport oggi è da temerari.
Le vediamo tutto l’anno, queste gare locali, che assegnano premi locali ad atleti locali. Le vediamo, circolando per le strade della provincia, quasi ogni fine settimana, capaci di bloccare la statale, le provinciali, con disagi pesanti per il traffico e gli spostamenti. Una violazione, secondo molti, del diritto alla mobilità a vantaggio di pochi.
A Porto Sant’Elpidio si usa da diversi anni fare la gara ciclistica su strada il giorno di Pasquetta, il lunedì di Pasqua. Per la gioia degli appassionati dei pedali, la gara è capace di tenere bloccata l’intera cittadina per ore, proprio in un giorno di festa in cui le attività ricettive attendono turisti, oggi agevolati dal nuovo collegamento con l’Umbria, e questi turisti vengono fermati per far passare il serpentone di biciclette. Un giorno in cui aziende di ristorazione, pizzerie, rosticcerie vorrebbero lavorare regolarmente ma non riescono nemmeno a consegnare il loro prodotto o a farsi portare la merce perché le strade sono impercorribili. È facile immaginare il danno per le attività commerciali che, in un giorno di festa, vorrebbero fare incasso come è giusto che sia.
Qualcuno sta dicendo no con una petizione online, sulla piattaforma Change, per le motivazioni di cui sopra. Non si dice no alla gara, non si vuole negare il piacere di vedere sfrecciare atleti su due ruote che si sfidano sull’asfalto. Si chiede che tutto questo venga fatto razionalmente, in tracciati che non blocchino la città, che lascino la normale attività di un giorno festivo svolgersi normalmente. Al momento hanno firmato in 140, pochini in realtà. Ma si può ancora aderire alla raccolta firme. Questo è il link per firmare online:


Luca Craia