giovedì 15 novembre 2018

Montegranaro: troppi indennizzi diretti. L’assicurazione responsabilità civile ha troppe franchigie?


Sono davvero tanti i sinistri il cui indennizzo viene liquidato di cassa direttamente dal Comune di Montegranaro. Difficile fare un conto preciso, ma sono molti. Eppure l’Ente dovrebbe essere coperta da un’apposita polizza di assicurazione per le responsabilità civili verso terzi, polizza che dovrebbe coprire gli indennizzi. Il fatto che il Comune, invece, paghi direttamente fa supporre che la polizza, della cui esistenza non si può dubitare in quanto obbligatoria, sia però limitata dalla presenza di franchigie piuttosto pesanti. La franchigia è un limite entro il quale la società di assicurazione non paga. Per fare un esempio, poniamo una franchigia di 1000 euro: gli indennizzi inferiori a tale cifra debbono essere coperti direttamente dal contraente, in questo caso il Comune. Il sospetto è che si sia accettato un contratto con franchigie piuttosto importanti al fine di limitare il costo, ma il vantaggio, vista la mole dei sinistri indennizzati direttamente, è tutto da vedere.
Ma c’è un’altra implicazione: quando si devono indennizzare i danni in maniera diretta, quindi non tramite la polizza di assicurazione, si tende a evitare in più possibile le liquidazioni. Questo comporta un conseguenze aggravio in fatto di controversie, in genere di piccolo conto, in quanto il danneggiato, ovviamente, si rivolge alla tutela di un legale. In questo modo, oltre ad avere un probabile peggioramento economico, si realizza una marcata distanza tra l’Ente e il cittadino, distanza che esiste in ogni campo, a Montegranaro. Nulla di strano che ci sia anche nei risarcimenti dei danni.

Luca Craia

Finanziati nuovi impianti di videosorveglianza. La soddisfazione di Arrigoni e Lucentini.

Il Sentore Arrigoni con il Commissario Lucentini

Oltre un milione e mezzo di finanziamento per i Comuni marchigiani che hanno presentato un progetto per l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza: questo è quanto annuncia, con soddisfazione, il Senatore Paolo Arrigoni, della Lega, in un comunicato stampa in cui fornisce anche i dati del provvedimento assunto dal Governo Conte su spinta del Ministro dell’Interno Salvini. Sono 32 i Comuni marchigiani che hanno ricevuto un finanziamento del 50% dell’importo richiesto, finanziamento utilizzabile al solo scopo di impiantare nuove telecamere di videosorveglianza. Il tutto si inserisce in un quadro di maggior sicurezza che vede anche un significativo aumento degli organici delle forze dell’ordine.
“Anche in questa occasione il Governo, e in particolare il Ministro Salvini” dice Arrigoni “si è dimostrato attento alle esigenze di un territorio come quello marchigiano in cui la pessima amministrazione del Partito Democratico, soprattutto per quanto riguarda sicurezza e immigrazione, ha reso indifferibili questi interventi”.
Non meno soddisfatto il Commissario della Lega per la Provincia di Fermo, Mauro Lucentini. “La Regione Marche non rimane ultima e non rimane ultima neanche la Provincia di Fermo” afferma.  “Anche in questo caso di passa dalle parole ai fatti”.  Nel Fermano sono sette i Comuni destinatari dei fondi per la videosorveglianza: Montegranaro, con un progetto di € 15.900 di cui finanziati 7.900, Monsampietro Morico con  € 20.168 di cui finanziati 10.000, Porto San Giorgio che spenderà € 91.000 avendone finanziati 45.000, Ponzano di Fermo  con 28.000 di cui finanziati 14.000, Servigliano con 20.000  di cui finanziati 10.000, Belmonte Piceno con 22.000 di cui finanziati 11.000 e Grottazzolina con 30.000 di cui finanziati 15.000.
Un passo avanti notevole per la sicurezza anche se va ricordato che la videosorveglianza, di per sé, è solo uno dei tanti strumenti da mettere in campo, il primo dei quali è una legislazione efficiente ed efficace. La direzione sembra quella giusta.

Luca Craia

Zippomat: Roberto Basso capisce che qualcosa non va, ma non sa cosa. Il pilot è omologato?


Non è bastato l’incidente dello scorso agosto con il pilomat di viale Gramsci. Ne è servito un altro per far capire, sempre che l’abbia capito, all’assessore Basso che c’è qualcosa che non va nel sistema di apertura e chiusura dell’isola pedonale. Anzi, la scorsa estate si è messa in dubbio la parola della vittima dell’incidente, tanto che, per il risarcimento, si è reso necessario l’intervento di un legale e ancora il procedimento è in corso.
L’incidente identico di domenica scorsa, invece, pare abbia mosso qualche dubbio negli Amministratori Comunali che, come riporta Il Resto del Carlino di oggi, hanno disattivato il marchingegno “per precauzione”. Se queste precauzioni fossero state prese già da agosto, magari il malcapitato che è stato colpito domenica non si sarebbe fatto male (pare abbia subito un trauma cranico).
Ora si attende che venga la ditta installatrice per avere un’idea circa “il corretto funzionamento del pilot”, dice Roberto Basso. Ma che il zippomat non funzioni come dovrebbe e che il suo funzionamento sia decisamente pericoloso è evidente, altrimenti questi incidenti non si sarebbero verificati. Ci sono sistemi di sicurezza su ogni macchinario, i nostri imprenditori comprano macchine omologate con sistemi di arresto automatici per evitare infortuni. Non si riesce a capire come un macchinario che viene installato in mezzo alla strada non possegga alcun sistema di sicurezza e come questo possa essere omologato per la funzione che svolge. Sempre che lo sia.

Luca Craia