mercoledì 17 ottobre 2018

SOLUZIONI ABITATIVE INAGIBILI E TERREMOTATI PER DUE VOLTE: INTERROGAZIONE REGIONALE DI FRATELLI D'ITALIA


ELENA LEONARDI: MESI DI ANNUNCI DI RICORSI, MA FATTI CONCRETI INESISTENTI

Comunicato integrale

La vicenda delle Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE) è oggi portata come atto ispettivo in Consiglio Regionale dalla capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi. In un'interrogazione dall'esplicito titolo: " Terremotati due volte: la vicenda delle SAE inagibili", la rappresentante del partito della Meloni elenca tutti i problemi gravissimi che stanno emergendo dopo la consegna di numerose "casette" ai terremotati del nostro entroterra. A partire dalla punta dell'iceberg dovuta alla pubblica "denuncia" del commerciante di Visso che è costretto ad andare via dalle SAE perché inagibili e ricorrere all'uso di un camper, nell'atto della Leonardi si elencano i disservizi e i malfunzionamenti delle strutture o dei loro manufatti interni. In questo ultimo periodo si verifica – continua Leonardi - il caso degli isolanti in lana di roccia, tutti impregnati d'acqua e spesso applicati senza nemmeno togliere le confezioni di imballo e soffitti marci sono stati riscontrati in varie SAE tanto che in una di esse la copertura è addirittura crollata.
La denuncia proveniente da più autorevoli parti sulle irregolarità nei cantieri cosiddetti “Arcale”, cioè di competenza del Consorzio che si è aggiudicato l'appalto, è ormai all'ordine del giorno. Ma le denunce vere della parte lesa, cioè la Regione, esistono? L'assessore competente, ripete, in una sorta di continua annuncite, di aver intrapreso azioni legali contro il Consorzio Arcale, sino ad arrivare ai giorni nostri con le dichiarazioni di "danno da immagine". Annunci, si evidenzia, che Sciapichetti, formulava a suo tempo anche in merito ai ritardi nella consegna delle medesime casette per i terremotati. Alla sottoscritta – prosegue Leonardi – inoltre non risultano atti che dicano quanto affermato più volte dallo stesso Sciapichetti nei confronti di Arcale. Nella mia interrogazione – prosegue ancora la capogruppo regionale – chiedo espressamente in dettaglio la situazione ad oggi, per singoli comuni e singoli lotti, delle SAE inagibili o che abbiano presentato problemi dopo le assegnazioni e le consegne, il tutto al fine della massima trasparenza per i cittadini. Inoltre si chiede come si intende intervenire affinché chi ha la SAE inagibile possa trovarsi con una degna abitazione senza essere classificato come “doppio sfollato”. Infine, anche se i fatti sino ad oggi smentiscono la cosa, si chiede, messo nero su bianco, quali sono le azioni intraprese sino ad oggi da parte della Regione Marche contro il Consorzio Arcale al fine della tutela dei diritti dei cittadini e della massima trasparenza in merito, in particolar modo quelle a carattere penale e risarcitorio.

martedì 16 ottobre 2018

“Batterio Killer” nelle strutture residenziali del fermano: la Malaigia interroga il neo Assessore.


Un' interrogazione a risposta orale sulla diffusione del Clostridium presso una casa di cura per anziani a Porto San Giorgio è stata presentata questa mattina dal consigliere regionale della Lega Marzia Malaigia.

Comunicato integrale

“L’emergenza segnalata - spiega la Malaigia - è grave e, anche se non sono molti i casi di contaminazione, non va preso alla leggera, poiché si ha notizia che si stia propagando. Le notizie, che sono cominciate a filtrare sulla stampa, parlano del decesso di due signore anziane presso la casa di cura al centro di Porto San Giorgio e di un decesso all'INRCA di Fermo; tutte e tre le morti sono state attribuite dai medici all'infezione da batterio clostridium. La logica suggerisce di procedere col principio di precauzione e al contempo, chi di competenza, dovrebbe essere indotto a effettuare un attento screening ed una disinfezione delle strutture per evitare la diffusione della malattia all’interno di altre strutture residenziali ospedaliere. Il clostridium è infatti – prosegue il consigliere- un batterio molto pericoloso e resistente e il contagio è causato anche dal mancato rispetto delle misure igieniche ambientali e personali, tra cui il lavaggio delle mani da parte degli operatori sanitari. Non sono solo i pazienti ad essere esposti al rischio, ma anche gli operatori sanitari.  Tutti questi fattori – continua la Malaigia - mi hanno spinto a sostenere l’appello dei familiari dei pazienti deceduti ed è per questo che ho  presentato questa mattina un’interrogazione regionale al nuovo Assessore competente, Federico Talè”. “La salute – termina la Malaigia – è un diritto costituzionalmente garantito ed è d'obbligo che venga tutelato scrupolosamente anche con l'impegno di tutti gli organi istituzionali.” Nell'interrogazione si chiede quali misure immediate si intendono assumere, a tutela dei pazienti e del personale, per assicurare che siano attuate tutte le misure previste per la prevenzione ed il trattamento del Clostridium, evitando che la diffusione del “batterio killer” si trasformi in epidemia, coinvolgendo altre strutture del fermano.



La bufala politica dei fondi per il terremoto finiti: giocano sulla pelle dei terremotati.


Quindi non era vero: i fondi della Protezione Civile per il terremoto non sono per niente finiti, la notizia era falsa, infondata, inventata. A fugare le preoccupazioni dei terremotati ci ha pensato il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha chiarito come i soldi non siano mai finiti e che il tutto è nato da una lettera, in realtà inopportuna e scritta coi piedi, del dirigente della Protezione Civile Regionale, David Piccinini che, vai a capire perché, ha pensato bene di far tremare le ginocchia un po’ a tutti chiedendo agli amministratori locali di razionalizzare le spese e di non prendere impegni senza copertura finanziaria, cosa che dovrebbe essere naturale ma, se letta per inscritto da chi ti manda i soldi, a un Sindaco qualche tremore glie lo fa venire.
In realtà pare che il problema sia il solito pressappochismo della Giunta Ceriscioli che non chiede puntualmente i rifinanziamenti e che ancora non ha rendicontato i soldi venuti dall’Europa, cosa che fa rischiare la Regione di dover restituire le somme, il che sarebbe proprio interessante. Borrelli ha comunque ribadito che il CAS non è a rischio, in quanto non legato allo stato di emergenza, e che verrà continuato a erogare (si fa per dire) a prescindere da tutto.
Il problema è che, dalla letteraccia di Piccinini, si è pensato bene di imbastire la consueta campagna di fango contro il Governo, accusato dai soliti esponenti della pseudo sinistra italiana, sempre meno attenti alla gente e sempre più ai propri interessi e a quelli dei grandi potentati europei e mondiali. Non ci si è fatto scrupolo di gettare ancor più nello sconforto gente che già di sconforto ne ha a pacchi, e si è stati anche abbastanza imbecilli da non capire che poi le vere responsabilità sarebbero comunque venute fuori, e queste responsabilità, seppure non catastofiche come si era prospettato, ricadono sul loro caro Luchino Ceriscioli e sul manipolo di governanti renziani che ci hanno ammorbato fino a pochi mesi fa.
Creare un allarme di questo tipo è irresponsabile. Si va a incidere sulla psiche di persone fortemente provate, molte affette da sindromi depressive, molte in stato di prostrazione, gente che ha sofferto e continua a soffrire a causa non tanto della furia della natura quanto dell’incapacità di amministrare la situazione unita alla volontà di farla degenerare. Non ci si fa scrupolo di aggravare una situazione già molto grave, non ci si preoccupa degli effetti che notizie di questo genere, che poi si diffondono nonostante le smentite, possano avere su una popolazione in cui i suicidi stanno aumentando in maniera esponenziale. Questa è l’ennesima prova di come, a una certa parte politica, delle persone non importi nulla.

Luca Craia

Foto: The Italian Times