Quindi non era vero: i fondi della Protezione Civile per il
terremoto non sono per niente finiti, la notizia era falsa, infondata,
inventata. A fugare le preoccupazioni dei terremotati ci ha pensato il Capo
della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha chiarito come i soldi non
siano mai finiti e che il tutto è nato da una lettera, in realtà inopportuna e
scritta coi piedi, del dirigente della Protezione Civile Regionale, David Piccinini
che, vai a capire perché, ha pensato bene di far tremare le ginocchia un po’ a
tutti chiedendo agli amministratori locali di razionalizzare le spese e di non prendere
impegni senza copertura finanziaria, cosa che dovrebbe essere naturale ma, se
letta per inscritto da chi ti manda i soldi, a un Sindaco qualche tremore glie
lo fa venire.
In realtà pare che il problema sia il solito pressappochismo
della Giunta Ceriscioli che non chiede puntualmente i rifinanziamenti e che
ancora non ha rendicontato i soldi venuti dall’Europa, cosa che fa rischiare la
Regione di dover restituire le somme, il che sarebbe proprio interessante.
Borrelli ha comunque ribadito che il CAS non è a rischio, in quanto non legato
allo stato di emergenza, e che verrà continuato a erogare (si fa per dire) a
prescindere da tutto.
Il problema è che, dalla letteraccia di Piccinini, si è
pensato bene di imbastire la consueta campagna di fango contro il Governo,
accusato dai soliti esponenti della pseudo sinistra italiana, sempre meno
attenti alla gente e sempre più ai propri interessi e a quelli dei grandi potentati
europei e mondiali. Non ci si è fatto scrupolo di gettare ancor più nello
sconforto gente che già di sconforto ne ha a pacchi, e si è stati anche
abbastanza imbecilli da non capire che poi le vere responsabilità sarebbero
comunque venute fuori, e queste responsabilità, seppure non catastofiche come
si era prospettato, ricadono sul loro caro Luchino Ceriscioli e sul manipolo di
governanti renziani che ci hanno ammorbato fino a pochi mesi fa.
Creare un allarme di questo tipo è irresponsabile. Si va a
incidere sulla psiche di persone fortemente provate, molte affette da sindromi
depressive, molte in stato di prostrazione, gente che ha sofferto e continua a
soffrire a causa non tanto della furia della natura quanto dell’incapacità di
amministrare la situazione unita alla volontà di farla degenerare. Non ci si fa
scrupolo di aggravare una situazione già molto grave, non ci si preoccupa degli
effetti che notizie di questo genere, che poi si diffondono nonostante le
smentite, possano avere su una popolazione in cui i suicidi stanno aumentando in
maniera esponenziale. Questa è l’ennesima prova di come, a una certa parte
politica, delle persone non importi nulla.
Luca Craia
Foto: The Italian Times