ELENA
LEONARDI: MESI DI ANNUNCI DI RICORSI, MA FATTI CONCRETI INESISTENTI
Comunicato
integrale
La vicenda
delle Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE) è oggi portata come atto ispettivo
in Consiglio Regionale dalla capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi. In
un'interrogazione dall'esplicito titolo: " Terremotati due volte: la
vicenda delle SAE inagibili", la rappresentante del partito della Meloni
elenca tutti i problemi gravissimi che stanno emergendo dopo la consegna di
numerose "casette" ai terremotati del nostro entroterra. A partire
dalla punta dell'iceberg dovuta alla pubblica "denuncia" del commerciante
di Visso che è costretto ad andare via dalle SAE perché inagibili e ricorrere
all'uso di un camper, nell'atto della Leonardi si elencano i disservizi e i
malfunzionamenti delle strutture o dei loro manufatti interni. In questo ultimo
periodo si verifica – continua Leonardi - il caso degli isolanti in lana di
roccia, tutti impregnati d'acqua e spesso applicati senza nemmeno togliere le
confezioni di imballo e soffitti marci sono stati riscontrati in varie SAE
tanto che in una di esse la copertura è addirittura crollata.
La denuncia
proveniente da più autorevoli parti sulle irregolarità nei cantieri cosiddetti
“Arcale”, cioè di competenza del Consorzio che si è aggiudicato l'appalto, è
ormai all'ordine del giorno. Ma le denunce vere della parte lesa, cioè la
Regione, esistono? L'assessore competente, ripete, in una sorta di continua
annuncite, di aver intrapreso azioni legali contro il Consorzio Arcale, sino ad
arrivare ai giorni nostri con le dichiarazioni di "danno da
immagine". Annunci, si evidenzia, che Sciapichetti, formulava a suo tempo
anche in merito ai ritardi nella consegna delle medesime casette per i
terremotati. Alla sottoscritta – prosegue Leonardi – inoltre non risultano atti
che dicano quanto affermato più volte dallo stesso Sciapichetti nei confronti
di Arcale. Nella mia interrogazione – prosegue ancora la capogruppo regionale –
chiedo espressamente in dettaglio la situazione ad oggi, per singoli comuni e
singoli lotti, delle SAE inagibili o che abbiano presentato problemi dopo le
assegnazioni e le consegne, il tutto al fine della massima trasparenza per i
cittadini. Inoltre si chiede come si intende intervenire affinché chi ha la SAE
inagibile possa trovarsi con una degna abitazione senza essere classificato
come “doppio sfollato”. Infine, anche se i fatti sino ad oggi smentiscono la
cosa, si chiede, messo nero su bianco, quali sono le azioni intraprese sino ad
oggi da parte della Regione Marche contro il Consorzio Arcale al fine della
tutela dei diritti dei cittadini e della massima trasparenza in merito, in
particolar modo quelle a carattere penale e risarcitorio.