venerdì 28 ottobre 2016

#ioleggoperchè, nutriamo di libri le scuole



La scuola italiana, si sa, è uno dei rami della pubblica amministrazione più maltrattati, tra gestioni paradossali del corpo insegnante e mancanza cronica di investimenti. Di conseguenza anche quello che dovrebbe essere un elemento fondamentale della didattica, la biblioteca scolastica, in molti plessi sta purtroppo tendendo a scomparire o, quanto meno, soffre enormemente della mancanza della materia prima: i libri.
È per questo che l’iniziativa Io Leggo Perché è nata ed ha avuto enorme successo già dalla prima edizione. Nel 2015 sono stati raccolti e donati alle biblioteche scolastiche italiane ben 240.000 volumi e quest’anno si punta a crescere ulteriormente. Il meccanismo è semplice: si va in una delle librerie convenzionate e si acquista un libro da donare alla scuola. Per ogni libro acquistato gli editori regaleranno un altro volume, raddoppiando la donazione. È un investimento in cultura, in quella cultura di base che serve alla formazione dell’essere umano, a farlo crescere conoscendo e capendo, a evitargli le trappole dell’ignoranza sempre in agguato.
A Montegranaro ci si può recare in viale Gramsci da Idea 3, che ha aderito all’iniziativa, ma ci sono librerie sparse in tutta Italia. I giorni fissati sono sabato 22 a domenica 30 ottobre, quindi l’iniziativa è già in corso e occorre fare in fretta se si vuole essere parte di questo grande e bel progetto.

Luca Craia

giovedì 27 ottobre 2016

Referendum: voto domiciliare per infermi



Le persone affette da gravi infermità che non ne consentano l’allontanamento dal proprio alloggio per votare hanno il diritto di esprimere il proprio voto direttamente dal proprio alloggio. Per poter esercitare questo diritto, però, è necessario presentare una domanda al Comune di residenza. Per quanto riguarda Montegranaro, questa domanda va presentata in carta libera entro e non oltre il 14/11/2016 e va correlata con un certificato medico redatto dall’ufficiale medico che viene indicato dalla ASUR (informarsi presso gli uffici ASUR). La richiesta è sì in carta libera ma è preferibile utilizzare l’apposito modulo da richiedere in Comune (metterlo online era troppo complicato).

Luca Craia

Il tavolo per il centro storico. Un enorme passo avanti.



Come avrete letto dalla stampa, ieri è stata ufficializzata l’apertura di un tavolo di discussione sul problema del centro storico di Montegranaro. L’iniziativa parte dal Presidente di Città Vecchia, Andrea Franceschetti, ma è logico e naturale che le altre due associazioni montegranaresi che, per Statuto e per loro stessa natura intrinseca, operano nel contesto del centro storico, Arkeo e Il Labirinto, la colgano e la facciano propria. È un momento importante per Montegranaro, un’occasione che non va sprecata.
Non c’è mai stata collaborazione tra tutte e tre le associazioni al momento coinvolte nel progetto, ma essa appare uno strumento fondamentale per avere incisività e forza. Si tratta di tre realtà che operano nello stesso campo utilizzando strumenti diversi, talenti diversi. Mettere insieme questi talenti, mantenendo le proprie identità e la propria autonomia ma mirando allo stesso bersaglio, remando verso la stessa direzione, non può che portare frutti preziosi. Certo, gli equilibri sono delicati e occorrerà muoversi con tutte le cautele del caso, ma questo accordo segna, di per sé, un momento storico importante che non va sottovalutato.
Il problema di cui le tre associazioni che hanno aderito al tavolo andranno a occuparsi è grave, annoso e di difficile soluzione. Ma la soluzione si può trovare, lavorando per obiettivi, lucidamente, con una visione di insieme chiara e scevra da preconcetti. Partono da lontano, i guai del centro storico, e non si può pensare di risolverli con una sorta di bacchetta magica che, in poco tempo, rimetta tutto in sesto. Serve un progetto articolato che preveda interventi nel corso degli anni a venire. Purtroppo, secondo Città Vecchia, Il Labirinto e Arkeo, questo progetto non c’è e probabilmente non c’è mai stato. Però ci sono stati dei tentativi, e qui ricordiamo il programma elettorale del buon Giacomo Beverati e il lavoro svolto da Simone Pirro, due elaborati che sembrano essere stati dimenticati ma che intendiamo riprendere in mano, studiare, confrontare per estrapolarne le parti più interessanti, da integrare con nuove proposte da ricercare ragionando insieme.
Il tavolo è aperto a tutti, chiunque può aderire e dare il proprio contributo. La porta è chiusa alle strumentalizzazioni, ma chi vorrà mettersi a disposizione per il solo bene del paese è il benvenuto. L’obiettivo è sfaccettato in diversi aspetti: recupero urbanistico e sociale del paese antico ma anche ricostruzione del senso di comunità cittadina, dell’appartenenza a un organismo che si chiama paese. In questo occorrerà anche lavorare sul piano culturale, cercando di riportare nel normale sentire della cittadinanza montegranarese il concetto di centro storico come bene comune, come cuore pulsante della comunità, come luogo di incontro e di vita, e non soltanto problema di chi ci vive. È proprio questo sentire che accomuna Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto, e deve essere più forte delle differenze, che pure ci sono, e delle antiche rivalità. Oggi vogliamo lavorare insieme per questo obiettivo. Cercasi gente di buona volontà.

Luca Craia