martedì 5 luglio 2016

Bilancio del Comune sistemato con le multe da gennaio a maggio



Buone notizie sul fronte delle entrate comunali, nonché su quello della lotta alla cattiva educazione stradale. È uscita infatti la determina con la quale si stabilisce l’ammontare delle contravvenzioni al Codice della Strada elevate dalla nostra Polizia Municipale dal gennaio a maggio di quest’anno e il dato è più che confortante, anzi, direi entusiasmante.
Infatti, una volta conosciuto l’importo delle multe emesse, l’assessore ai lavori pubblici ha fatto cambiare il progetto di viale Gramsci facendo sostituire le mattonelle in porfido previste per il nuovo marciapiede con dei lingotti d’oro, mentre l’assessore alla cultura (non si sa bene quale dei due) ha ordinato la macchina digitale per il cinema, ma non una normale, bensì una in 3d con produzione olfattiva, integrata con poltroncine che sbatocchiano lo spettatore come sul tagadà.
L’assessore al bilancio ha prenotato l’albergo a Salsomaggiore per i prossimi tre anni, tanto non avrà più niente da fare (sembra si porterà dietro tutto l’ufficio ragioneria) mentre l’assessore all’ambiente ha ordinato due tir di cera per pavimenti per tirare a lucido il centro storico.
Infine tutti hanno plaudito loro stessi per l’ottimo lavoro educativo svolto tanto che oggi si può affermare che gli automobilisti sono diventati talmente educati che la polizia municipale potrà occuparsi di giardinaggio. Ah, dimenticavo: l’importo totale delle multe è di € 11.033,00. Brindiamo!

Luca Craia


























Il turismo montegranarese che fine ha fatto?



Che fine ha fatto il turismo a Montegranaro? Non sembra una bella fine, visto anche quello che sta accadendo a livello territoriale, dove è vero che Fermo aumenta le presenze in maniera vertiginosa, ma a livello provinciale non si sta facendo più nulla, anzi, si sta cercando di affossare il comparto. Basti vedere l’emorragia di soldi relativa a Marca Fermana avendo come ritorno il nulla o la creazione di due distretti turistici regionali in provincia (uno in realtà misto con quella di Ascoli) che dimenticano completamente la valle del Tenna.
Intanto Montegranaro che fa? Niente. Il turismo degli outlet è in crollo vertiginoso. Del resto, visto come è curata Villa Luciani, tra erbacce e strade sfasciate, almeno evitiamo figuracce. E quello culturale non dà più segni di vita. Dove sono finiti i pullman che arrivavano dalla costa per visitare Sant’Ugo e le altre nostre bellezze? Dove sono finiti gli accordi tra l’allora assessore al turismo La Porta, Arkeo e Noi Marche che portarono folle di visitatori, o le iniziative dell’assessore al commercio Ranalli e sempre di Arkeo che riempirono il centro storico di turisti?
Negli ultimi due anni abbiamo assistito a iniziative estemporanee, gestite amatorialmente, che hanno prodotto più danni che risultati positivi, riducendo l’offerta montegranarese a una cena sotto il loggiato di piazza Mazzini o poco più. Quest’anno ancora non abbiamo visto alcun progetto: non ci sono volantini che girano sulla costa, non ci sono offerte, non si vede ancora la guida turistica che proposi a Beverati due anni fa.
Personalmente ho tirato i remi in barca, nonostante possa vantarmi, senza peccare di immodestia (o, anche fosse, chi se ne frega, tanto è vero) di essere l’unico, insieme all’associazione a cui appartengo, Arkeo, ad aver portato turismo a Montegranaro in maniera sistematica e professionale. Lo abbiamo fatto stringendo rapporti con altre realtà che si occupano di turismo sul territorio, facendo promozione massiccia, facendoci sostenere da professionisti come le associazioni di Guide Turistiche abilitate, e mettendoci a disposizione. Visto l’atteggiamento del Comune e i rapporti complicati con la Parrocchia, ultimamente non stiamo facendo più promozione. Non è una ripicca, è la presa di coscienza dell’inutilità di un lavoro che viene sminuito e danneggiato dall’approssimazione, dall’improvvisazione e dall’opportunismo di enti e associazioni che approfittano dello sforzo altrui per crearsi visibilità a danno dell’obiettivo.
Come ho avuto modo di dire più volte all’assessore, personalmente e come associazione siamo pronti a trovare una via di collaborazione. Ma la collaborazione va fatta bene e non, come si fa di solito, cercando di accontentare questo e quello. Noi possiamo mettere a disposizione la nostra struttura, le nostre conoscenze, i nostri contatti e la nostra esperienza. Ma compromessi di genere politico-elettorale non ci interessano. Se vogliamo ripartire col fare turismo seriamente parliamone. Altrimenti, con sommo dispiacere, debbo constatare di aver buttato via tempo e fatica per anni.

Luca Craia


Lu Voccentò e le impennate

Cosa è cambiato a Montegranaro dopo il Veregra Street??? sinceramente molto. Durante la settimana del Veregra Street la presenza dei vigili urbani sulle strade hanno fatto si che le corse dei rumorosissimi scooter siano cessate anche quelle che vedevano percorre via Fermana sud e via Elpidiense nord con una sola ruota . Via Fermana nord rimane ancora la favorita per furibonde sgasate da parte delle moto di grossa cilindrata, il tutto ovviamente con il sentito ringraziamento di quei cittadini che lavorano tutto il giorno e che l'esposizione dell'estate li espone al rischio di riposare con le finestre aperte. Di dormire molto spesso non se ne parla tanto è il rumore che viene dalle strade. Non si potrebbe ripetere la presenza dei vigili sul territorio anche nelle ore notturne, magari sino alle 24,00, le tasse che paghiamo non sono sufficienti ad avere magari una sera all'anno qualche pattuglia della polizia del libero stato di Fermo e Porto San Giorgio.

lunedì 4 luglio 2016

Basso quello alto e il farne troppe per non finirne una



È pieno di entusiasmo il nostro giovane assessore all’ambiente, che poi tanto giovane non sarebbe più visto che i trent’anni li ha maturati, ma in un paese in cui i quarantenni zompano in piazza fino a oltre l’alba e si lamentano per la condizione deprimente di loro ragazzi, il nostro è ancora in fasce. E con questo entusiasmo (post)adolescenziale si muove sul palco della politica nostrana facendo un gran polverone. Si occupa di ambiente, di lavori pubblici, di urbanistica, di cultura. Si occupa di diplomazia con alleati e avversari e in questo rimarrà leggendaria la sua sottile mediazione per evitare che Sel lasciasse la maggioranza, mediazione a colpi di spumante e brindisi di ben partiti.
Ne fa tante, il nostro giovane ingegnere, ma a ben vedere ne conclude poche: Montegranaro è invasa da una foresta di erbacce, la differenziata è tutt’altro che a posto, l’Ecocentro è partito lento lento e il paese a tratti sembra Napoli ai tempi dei falò dell’immondizia. In fatto di lavori pubblici, a detta stessa del titolare dell’assessorato, Aronne Perugini, aiuta quest’ultimo troppo impegnato in Provincia ma i risultati ancora non si vedono, forse perché non si riescono nemmeno a cambiare due lampadine bruciate. Per la cultura lo abbiamo visto girare come una palla da flipper per tutta Veregra Street ma nessuno ha ben capito quale sia stato il suo ruolo (anche se io una mezza idea me la sono fatta, almeno per quanto mi riguarda).
E se tutto questo sbracciare e arrabattarsi non produce risultati grandiosi, rischia anche di urtare la sensibilità di qualche collega. Beverati, per esempio, si è visto rubare la scena durante il Festival e si è dato malato. Un’indisposizione che potrebbe anche essere stata causata da una certa irritazione. Ubaldi è scomparso, non si è fatto neanche una fotografia durante tutta Veregra Street. Idem dicasi per Perugini, che è stato avvistato soltanto nei pressi della raccolta firme contro il suo progetto, e non credo fosse andato a firmare.
L’ansia di comparire, il protagonismo a tutti i costi, misti a una probabile voglia di darsi da fare reale, a volte possono nuocere. Probabilmente il nostro virgulto politico lo imparerà strada facendo, ma per ora forse è meglio che si calmi un po’. Per lui e per la sua stessa compagine.

Luca Craia