sabato 26 settembre 2015

Lu Voccentò di Monte Franoso: pensierini scolastici




Insegnanti impegnati in contemporaneità diviso 15 uguale, numero massimo dei bambini sorvegliabili dovrebbe essere questa l’equazione che regola la fruizione della mensa alla ludus di Monte Franoso. Se pur da un punto di vista matematico l’equazione è ineccepibile, dal un punto di vista didattico qualcosa non quadra. Le ore di continuità sono spesso usate per sostenere quei ragazzi che, per i motivi più svariati, presentano qualche lacuna. Quindi la mensa è ha carico di quei ragazzi che avrebbero bisogno di un aiutino a favore di quelle famiglie che non possono fare a meno della mensa. I primi infatti non potranno godere delle ore di contemporaneità perche gli insegnati sono impegnati nella mensa.
Questo ovviamente mentre le franose insegnati, una volta piene di vita e ora spente e deludenti, girano i pollici. Tutto questo ovviamente perche il Sindaco-Preside di Monte Franoso non vuole accollarsi l’onere della mensa, un fastidioso costo sociale che non porta voti. Gli utenti del servizio non votano. Adesso gli abitanti di Monte Franoso stanno aspettando la soluzione (al ribasso) del servizio alla scuola materna dove i numeri sono più severi.
Come siamo franati in basso, è il sospiro degli abitanti di Monte Franoso.

Lu Voccentò

venerdì 25 settembre 2015

L’immondizia montegranarese gestita dai messinesi e gli assessori nervosi



Come farà una ditta di Messina a gestire con profitto la raccolta differenziata di un paesino delle Marche come il nostro per me rimane un mistero, ma tant’è. La tanto misteriosa, chiacchierata e anche un po’ derisa gara per l’assegnazione della gestione dei rifiuti di Montegranaro ha un vincitore nella messinese Onofaro-Caruter che prenderà il posto della locale Ecoelpidiense. Non scendo in discussioni tecniche e le lascio a chi fa politica attiva e chi di questioni tecniche si intende molto più di me. Mi fermo a una considerazione: anche qui l’Amministrazione Comunale, invece di evitare le polemiche e incassare il risultato preferisce soffiare sul fuoco stuzzicando “consiglieri” e scribacchini che usano “nomi di fantasia” (chi saranno mai?). A parte la morte prematura del senso dell’umorismo e dell’autoironia, mi pare che, ancora una volta, si stia dimostrando grande nervosismo e pochissimo senso democratico.
Buon lavoro alla Onofaro-Caruter.

Luca Craia



La maggiorana minoritaria e il nervosismo che ne consegue



Mi ha fatto riflettere la lettura integrale della missiva inviata da Annalena Matricardi, ex dirigente dell’Istituto Comprensivo Montegranaro – Monte San Pietrangeli, al Consiglio di Istituto della scuola da lei diretta fino a pochi mesi fa. La lettera fa un’analisi molto lucida dell’operato dell’Amministrazione Mancini all’interno della scuola, denunciando un comportamento politicamente censurabile fatto di ingerenze e, soprattutto, di scarichi di responsabilità piuttosto pesanti. Ma non è il contenuto della lettera a far scalpore, in quanto esso era già noto a chi è minimante attento ai fatti che riguardano il nostro paesino. Il fatto di rilievo risiede proprio nella necessità avvertita dall’ex preside di dover esternare questo suo profondo malessere causato dal suddetto comportamento.
La lettera della Matricardi arriva dopo un Consiglio Comunale dove il Sindaco ha esordito con un intervento molto forte, a tratti addirittura violento, che ribadiva la non accettazione da parte della maggioranza di alcun tipo di commento negativo, critica, considerazione avversa. Questo perché questo tipo di esternazione si sta moltiplicando e quello di Annalena Matricardi e solo l’ultimo in ordine di tempo. In vita mia (e comincio avere un’età in cui posso guardare parecchio indietro negli anni) non ricordo un’amministrazione comunale montegranarese così oggetto di critiche da parte della società civile sotto ogni forma. La reazione del Sindaco è la prova della difficoltà in cui si trova ma anche di una profonda insofferenza verso la critica che, nella condizione minoritaria in cui versa la maggioranza di governo (per quanto paradossale, la maggioranza è in minoranza nella società civile), diventa un problema serio.
Il cittadino oggi è molto più attento che in passato e nota quello che sta accadendo, con pezzi di società civile presi d’assalto e polverizzati da questa amministrazione: la Proloco affossata definitivamente, l’associazionismo messo in serissime difficoltà, Veregra Street posta in discussione in maniera totalmente illogica, la graduale occupazione di posti considerati strategici, ora la scuola. Sembra che ci sia una volontà inspiegabile di distruggere. Ma non credo sia volontà; è solo ansia di prestazione, consapevolezza dei propri limiti dovuti, appunto, a seri problemi di consenso.
L’atteggiamento perennemente ostile, niente propenso alla mediazione, non aiuta affatto. E, per quanto il campione di questo modus operandi all’interno della coalizione sia il Vicesindaco, il Sindaco non difetta affatto di questa particolare prerogativa. Ed è in aumento anche in esponenti che, fino a poco fa, si erano distinti per il loro carattere più diplomatico e accomodante. Penso al Perugini o a Roberto Basso. Credo che questo evidente nervosismo derivi proprio dalla consapevolezza di non rappresentare la maggioranza dei montegranaresi. Credo anche che, in questo momento, l’amministrazione Mancini non rappresenta più neanche la totalità dei propri elettori. È per questo che, nel mio piccolo e il più modestamente possibile, mi sento di consigliare al Sindaco e ai suoi collaboratori un atteggiamento più vicino al cittadino, meno sprezzante, meno, se vogliamo, arrogante. Gioverebbe alla loro immagine, al rapporto con la cittadinanza e alla città stessa, creando i presupposti per quel clima privo di veleni auspicato a parole da Sindaco ma promulgato coi fatti.

Luca Craia