giovedì 16 maggio 2019

Danneggiata la sede Lega a Fermo. Lucentini: ferita inferta alla politica delle idee.


Comunicato integrale

E’ stata danneggiata la notte scorsa la targa della sede della Lega a Fermo. Ignoti hanno spaccato la lastra sulla parete d’ingresso del locale di via Mazzini, che recava l’intitolazione al sen. Cesarino Monti. Un gesto di odio politico che arriva appena un mese dopo l’inaugurazione, effettuata lo scorso 8 aprile del nuovo punto di riferimento per il partito nel Fermano.
Un’azione inqualificabile, che tutti I dirigenti e militanti della Lega condannano con sdegno, espressione di un clima di odio e violenza nei confronti dell’avversario politico. Un gesto vandalico che oltre ad offendere un partito, è uno sfregio alla memoria di un uomo perbene, un ottimo amministratore e parlamentare, nonchè un politico che si è speso con grande determinazione per l’istituzione della provincia di Fermo e per la valorizzazione delle autonomie territoriali.
“Spaccare quella targa – commenta il commissario provinciale della Lega, Mauro Lucentini – è una ferita inferta non solo a iscritti e simpatizzanti leghisti, ma a tutto il Fermano e a chiunque abbia un’idea di politica basata sulle idee e non sull’intimidazione. Chiaramente sporgeremo denuncia alle forze dell’ordine, nella speranza che il loro prezioso lavoro possa aiutare ad individuare gli autori di quest’azione inqualificabile. E’ un gesto che riflette un clima di odio verso gli avversari politici, che si fa particolarmente acceso durante le campagne elettorali. Mi auguro che tali atteggiamenti violenti e irrispettosi delle opinioni altrui finiscano rapidamente e si torni ad un confronto civile. Da parte mia, sto conducendo una campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee improntata esclusivamente a problematiche concrete che riguardano il nostro territorio. Non sto parlando di temi ideologici, ma di lavoro, di imprese, di agricoltura, di valorizzazione del territorio. E’ quello che intendo fare fino al 26 maggio, è quello che continuerò a fare anche dal giorno dopo le elezioni. Nessuna targa rotta o gesto di odio cambierà il mio ed il nostro modo di fare politica”


mercoledì 15 maggio 2019

Zaffiri: Medardoni si prende meriti non suoi. Fondi per la strada Frasassi per il sisma.


Comunicato integrale

Il Capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri interviene sulla viabilità e sullo scatto di protagonismo del Sindaco Medardoni.
E' sotto gli occhi di tutti la situazione disastrata della viabilità nel Comune di Genga, sostiene Zaffiri e l’arrivo di importanti somme per il tratto stradale che costeggia l'ingresso alle Grotte di Frasassi, non è certamente grazie all'attività del Sindaco uscente, i fondi rientrano infatti tra quelli previsti per il ripristino della viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici del 2016.
In questo decennio – prosegue Zaffiri, su Genga è stato fatto ben poco per tutelare e sviluppare il territorio ma la svolta è vicina perchè la comunità gengarina, il prossimo 26 maggio, non si lascerà sicuramente sfuggire questa occasione di cambiamento.
Genga ha bisogno di una nuova guida lungimirante e dinamica per fermare il continuo declino di questo meraviglioso territorio, iniziando proprio dalle infrastrutture. 
Le amministrazioni di centrosinistra hanno fatto il loro tempo, i cittadini sono stanchi, hanno bisogno di azioni concrete e la Lega sta dimostrando di essere vicina alle loro esigenze.

Capogruppo Lega Nord Marche – Sandro Zaffiri

ELENA LEONARDI (FDI) OSPITE ALLO STAND ISTITUZIONALE DELLA REGIONE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO: “VETRINA STRATEGICA PER LA PROMOZIONE DELLE MARCHE”

Il Salone un'occasione persa per rimarcare valori di libertà, democrazia e confronto. In Italia si censura il passato ma si chiudono gli occhi sul presente”, ha aggiunto il Capogruppo di Fratelli d'Italia

Comunicato integrale

Elena Leonardi ospite al Salone del libro di Torino nello stand della Regione Marche: “una importante vetrina per la nostra Regione. Anche quest’anno ho voluto essere presente allo stand marchigiano del Salone del Libro, un corner strategico per la promozione turistica e culturale per le Marche e per le iniziative che i marchigiani sanno esprimere”. Ospite della Giaconi Editore di Recanati, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha partecipato alla presentazione dei lavori di due giovani autori marchigiani: il poeta di Civitanova, Matteo Pirro, molto conosciuto sui social network che ha presentato la sua ultima raccolta “Per ogni lacrima che scende esprimi un desiderio”, e la graphic designer di Pesaro, Benedetta Leonardi, ideatrice della collana “Colora le Marche”, con le più importanti opere d’arte delle città marchigiane da colorare. Un’opportunità di interazione, contaminazione e promozione, quella espressa dall’angolo dedicato alle Marche, che si è potuta concretare anche intorno alle iniziative legate al 200° anniversario dell’Infinito di Giacomo Leopardi. Un anniversario celebrato nello stand istituzionale e che permesso di tracciare un parallelismo tra la cultura classica nel mondo e la declinazione moderna delle tematiche leopardiane. Una modernità che esalta l’intramontabilità del poeta di Recanati e, a 360 gradi, del libro, come veicolo primario di cultura e di bellezza. “Mi sento di ringraziare l’editore, che si occupa con attenzione di autori marchigiani – ha detto Elena Leonardi – e chi allo stesso modo evidenzia i talenti della nostra Regione, che si sanno fare strada nel panorama nazionale e internazionale. Dispiace, però, vedere che all’interno di un’iniziativa di così grande pregio e respiro, abbia trovato posto la censura, che si applica in nome in un certo autoritarismo e impedisce la circolazione e il confronto, che ritengo sempre positivo. In un paese come l’Italia si dovrebbe essere in grado di fare i conti con il passato senza strumentalizzazioni per il presente. Quella di Torino è stata un’occasione persa, e certe prese di posizione non fanno bene ai concetti di democrazia e di libertà che invece devono essere sempre garantiti. Con il solito doppiopesismo tutto italiano, che invece ha riservato un ampio spazio, proprio all'ingresso del Lingotto, allo stand di un Paese in cui vige la pena di morte, avvengono gravi violazioni dei diritti umani, le donne vengono discriminate e maltrattate e i reclusi condannati e torturati”.