mercoledì 8 maggio 2019

Il PD e la prima pietra. La verginella coi terremotati non la può fare nessuno.


Chi è senza peccato scagli la prima pietra, diceva qualcuno. Trovo grottesco l’atteggiamento dei parlamentari PD delle Marche che oggi si stracciano le vesti di fronte all’impasse totale della ricostruzione post sisma. Per carità, se prendono coscienza, finalmente e dopo tre anni del problema, ben venga, ma da qui a presentarsi vergini e senza colpe all’opinione pubblica ce ne passa. Certo, l’attuale Governo sta effettivamente portando avanti il nulla di fatto senza soluzione di continuità messo in campo dai predecessori, ma ricordiamo che i predecessori erano proprio del PD. Ma c’è un altro particolare che vorrebbe vedere maggior prudenza nelle esternazioni dei rappresentanti politici del Partito Democratico, cioè che il PD, vale la pena ricordarlo, governa le Marche. Il PD delle Marche è quello della grotta sudatoria coi soldi degli SMS solidali, è quello delle piste ciclabili, delle iniziative pesaresi finanziate con i soldi destinati al terremoto, è quello che querela i terremotati invece di cercare di capire i loro problemi. Di fronte a questo, non dico il silenzio, ma un atteggiamento più pacato sarebbe quantomeno auspicabile.

Luca Craia

Arriva Salvini, facciamo vedere la realtà, non quanto siamo bravi. Non sprechiamo l'occasione.


Domani arriva Salvini a Montegranaro. È un momento importante per la nostra comunità. L’ultima volta che è arrivato a Montegranaro un rappresentante delle Istituzioni così alto in carica è stato negli anni ’90, quando venne il Presidente del Senato Giovanni Spadolini (non cito la visita di Renzi che, di Montegranaro, ha visto solo una manovia). Salvini può piacere o non piacere, ma rimane il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Interni e, sissignori, viene proprio a Montegranaro grazie a Mauro Lucentini. Il resto sono chiacchiere da bar.
Ci sarà sicuramente una grande folla ad accoglierlo, ci saranno anche i rappresentanti delle Istituzioni locali, almeno lo spero. E mi auguro che non si faccia la solita manfrina che facciamo quando vengono personalità importanti: mostriamo le “eccellenze”. Non è il momento di far vedere quanto siamo bravi. È invece il momento di far capire a chi decide per noi quali e quanti sono i problemi che dobbiamo affrontare per mandare avanti un comparto industriale che era tra i più importanti d’Italia e si è ridotto al lumicino soprattutto grazie alle politiche sbagliate del passato.
La visita di Salvini è un’occasione unica per rappresentare alle Istituzioni centrali la realtà problematica e complessa del nostro territorio. Quindi non sprechiamola facendogli vedere quanto sono belle le nostre scarpe, ma facendogli capire le reali difficoltà che abbiamo per produrle e venderle. Se poi riusciamo a mandare Lucentini in Europa a rappresentarci tutti, sarebbe anche meglio.

Luca Craia


I piccioni li cacciano gli acrobati. Ma solo in piazza, gli altri ce li teniamo.


Sarà spettacolare, come promesso dagli assessori competenti Beverati e Basso, la cacciata dei piccioni dal Municipio di Montegranaro. Arriveranno gli uomini della ditta dal nome molto esplicativo “Edilizia Acrobatica” che, attaccati a delle funi e senza l’ausilio di altri mezzi, lavorando sospesi nell’aria, provvederanno a tappare le buche sul muro del palazzo comunale dove nidificano i piccioni. È un intervento preannunciato, almeno a noi del Comitato “Paese Mio”, ormai da mesi ma che arriva, guarda caso, a quindici giorni (il 13 maggio) dalle elezioni amministrative. Pensa il destino quando ci si mette…
Chiudere i pertugi dove nidificano i piccioni è un intervento importante per cercare di ridurre la popolazione aviaria del centro storico. Non è risolutivo, per perché fa solo in modo si spostare il problema altrove, ma può funzionare almeno in loco. Se poi lo facciamo coi funamboli, tanto meglio, almeno ci divertiamo e facciamo prima, non dovendo mettere impalcature o altro. Il problema è che, questo intervento, è previsto solo per il municipio. 
Ma i piccioni stanno dappertutto, in tutto il centro storico, specie negli edifici diroccati e abbandonati. Lì non è previsto che ci vadano gli acrobati. E se chiudono le buche dei piccioni in piazza, è pensabile che i piccioni di piazza si spostino nelle vie circostanti. Ci avevano promesso che avrebbero messo le reti, ormai lo scorso gennaio, cinque mesi fa. A tutt’oggi ancora non si è visto niente. Però arrivano gli acrobati.

Luca Craia