martedì 7 maggio 2019

Si sfrena un trattore e finisce sopra il campo da baseball. Il circo chiude ogni passaggio carrabile al complesso sportivo La Croce.


È successo stamattina, quando un trattore parcheggiato nell’area dove sta stazionando un circo si è sfrenato ed è precipitato, capovolgendosi, nella scarpata soprastante il campo da Baseball, a Montegranaro. È un’area molto frequentata, dove la gente va a camminare e a correre, e solo per caso in quel momento non c’era nessuno e nessuno si è fatto male, ma il rischio corso è stato grande.
L’episodio ci fa interrogare sull’opportunità di concedere lo spazio antistante lo stadio comunale a questo tipo di installazioni. Il rischio che capitino episodi come quello di stamane è evidente, ma ci sono altre implicazioni non di meno importanza, prima fra tutte il fatto che, in questo modo, si chiude ogni via di passaggio carrabile per l’area. Infatti, scendendo dalla bocciofila, la zona a sinistra è totalmente pedonale, mentre quella a destra, dove si fanno sistemare gli spettacoli itineranti di questo genere, è carrabile, unico accesso alla zona limitrofa del campo da baseball che, in questo modo rimane isolata.

In realtà c’è un’altra strada, quella che passa accanto al rudere del palazzetto. Ma quella strada non è omologata ed è pericolosa in quanto si immette direttamente in mezzo alla congiunzione tra via La Croce e la Provinciale 30, con un ingresso al traffico estremamente critico. Evidentemente occorre ripensare il tutto, in attesa che il progetto di riqualificazione che l’Amministrazione Mancini lascerà in eredità alla prossima prenda corpo.

Luca Craia

La campagna elettorale pure mentre si vota. E si impegnano i progetti anche della prossima giunta.


Non è detto che l’attuale amministrazione che regge Montegranaro venga riconfermata dalle urne dopo il 26 maggio. Esiste la possibilità, per quanto alla Sindaca Mancini e ai suoi sodali sembri incredibile, che le elezioni le perdano e che qualcun altro sia chiamato ad amministrare il paese. E questo qualcun altro si troverà il bilancio impegnato e una progettualità non sua da portare avanti.
Mi riferisco al “Villaggio dello Sport”, del complesso polisportivo La Croce che la giunta vuole rivoluzionare secondo una propria idea di come debba essere in futuro. Secondo questa idea ha approvato e finanziato un progetto che vedrà la luce soltanto dopo le elezioni. In realtà il progetto è diviso in due stralci: uno finanziato e già in iter per essere appaltato, l’altro che, dice il Corriere Adriatico di oggi, la Giunta spera “di incardinare” prima della fine del mandato, ossia nei prossimi quindici giorni, in modo che, chi vince le elezioni, se lo ritrovi tra le mani anche se non è suo. Poco importa se, magari, le elezioni le vincano gli altri e che, sempre magari, gli altri abbiano un progetto loro totalmente diverso: si vuole continuare a governare anche qualora si perdano le elezioni. Un bel concetto di democrazia.
Poi c’è la fretta elettorale, quella che ha fatto aprire cantieri estemporanei un po’ dappertutto, che ha fatto asfaltare strade limitrofe alle case degli assessori dimenticando quelle principali, e le ha fatte asfaltare pure molto male, tanto che la gatta furiosa fa sempre i figli ciechi. Oggi apprendiamo, stavolta dal Carlino, che le scuole di Santa Maria, che dovevano essere pronte dopo l’adeguamento sismico per lo scorso gennaio, saranno riaperte a settembre per la partenza dell’anno scolastico. Un piccolo ritardi di nove mesi. Ma, per le elezioni, ci metteranno i seggi. Nel senso che sgombereranno il cantiere per farci votare, per poi riallestirlo di nuovo. Tempo perso e soldi buttati solo per far vedere agli elettori, anche mentre votano, quanto sono bravi. Portare i seggi da un’altra parte era troppo facile, troppo economico e, soprattutto, non faceva campagna elettorale pure mentre si vota.

Luca Craia

lunedì 6 maggio 2019

NUOVA LEGGE SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE – ELENA LEONARDI: LA REGIONE SI RICORDI DEI CITTADINI E DELLE ESIGENZE DEI COMUNI


LA CAPOGRUPPO REGIONALE DI FRATELLI D'ITALIA: PRESENTATI EMENDAMENTI PER DEFINIRE ALCUNE CATEGORIE PROGETTUALI DA ESCLUDERE ALLA VIA COME I SACCHI PROVVISORI A TUTELA DEI BALNEARI

Comunicato integrale

Approda domani in Consiglio Regionale la nuova proposta di legge sulla Valutazione di Impatto Ambientale che, secondo Fratelli d'Italia, presenta delle criticità che la maggioranza dovrebbe risolvere a tutela dei territori. Esordisce così la capogruppo regionale del partito, Elena Leonardi: ho presentato alcuni emendamenti che cercano di correggere delle evidenti "storture" nell'impianto della norma che si intende votare. La Regione taglia fuori i comuni ed i cittadini dalle decisioni sulla localizzazione di opere spesso molto impattanti per il territorio e la salute umana? Non sono certo contraria all'approvazione di impianti che conferiscono ricchezza alla regione o che possano aumentare i posti di lavoro – intendo però, prosegue Leonardi, chiarire che occorre definire bene la capacità di scelta dei cittadini rispetto a opere che vengono calate dall'alto e che possono provocare danni al turismo o agli ambienti naturali tipici della nostra regione che richiamano visitatori non solo dal resto d'Italia ma da tutto il mondo.
Un importante emendamento presentato dalla Leonardi è quello relativo alla adozione, da parte della Giunta Regionale, di indirizzi operativi per definire alcune categorie progettuali provvisorie da escludere dalla Valutazione Ambientale. Nello specifico ricordo, e in questi giorni di forti mareggiate la situazione è evidente a tutti, che per tutelare le spiagge e le infrastrutture dall'erosione possono essere posizionati i grandi sacchi di sabbia, ma, per farlo essi vanno sottoposti a procedura di V.I.A. con allungamento dei tempi e ulteriore esborso economico.
Occorre uno sforzo, sia a livello regionale sia a livello ministeriale, affinché questa tipologia di difese provvisorie abbiano una procedura di autorizzazione semplificata al fine della tutela dei litorali marini, onde evitare dispendio di decine di migliaia di euro all'anno per i conseguenti ripascimenti.
Auspico – conclude Elena Leonardi – che il Consiglio Regionale "riapra il confronto" su alcuni articoli e ripristini la dovuta attenzione verso i Comuni ed i consigli comunali i quali debbono poter dire la loro sulle varianti urbanistiche impattanti per i loro Piani Regolatori senza che in maniera quasi coercitiva, calino dall'alto delle decisioni che i cittadini non condividono.