LA CAPOGRUPPO
REGIONALE DI FRATELLI D'ITALIA: PRESENTATI EMENDAMENTI PER DEFINIRE ALCUNE
CATEGORIE PROGETTUALI DA ESCLUDERE ALLA VIA COME I SACCHI PROVVISORI A TUTELA
DEI BALNEARI
Comunicato integrale
Approda domani
in Consiglio Regionale la nuova proposta di legge sulla Valutazione di Impatto
Ambientale che, secondo Fratelli d'Italia, presenta delle criticità che la
maggioranza dovrebbe risolvere a tutela dei territori. Esordisce così la
capogruppo regionale del partito, Elena Leonardi: ho presentato alcuni
emendamenti che cercano di correggere delle evidenti "storture"
nell'impianto della norma che si intende votare. La Regione taglia fuori i
comuni ed i cittadini dalle decisioni sulla localizzazione di opere spesso
molto impattanti per il territorio e la salute umana? Non sono certo contraria
all'approvazione di impianti che conferiscono ricchezza alla regione o che
possano aumentare i posti di lavoro – intendo però, prosegue Leonardi, chiarire
che occorre definire bene la capacità di scelta dei cittadini rispetto a opere
che vengono calate dall'alto e che possono provocare danni al turismo o agli
ambienti naturali tipici della nostra regione che richiamano visitatori non
solo dal resto d'Italia ma da tutto il mondo.
Un importante
emendamento presentato dalla Leonardi è quello relativo alla adozione, da parte
della Giunta Regionale, di indirizzi operativi per definire alcune categorie
progettuali provvisorie da escludere dalla Valutazione Ambientale. Nello
specifico ricordo, e in questi giorni di forti mareggiate la situazione è
evidente a tutti, che per tutelare le spiagge e le infrastrutture dall'erosione
possono essere posizionati i grandi sacchi di sabbia, ma, per farlo essi vanno
sottoposti a procedura di V.I.A. con allungamento dei tempi e ulteriore esborso
economico.
Occorre uno
sforzo, sia a livello regionale sia a livello ministeriale, affinché questa
tipologia di difese provvisorie abbiano una procedura di autorizzazione
semplificata al fine della tutela dei litorali marini, onde evitare dispendio
di decine di migliaia di euro all'anno per i conseguenti ripascimenti.
Auspico –
conclude Elena Leonardi – che il Consiglio Regionale "riapra il
confronto" su alcuni articoli e ripristini la dovuta attenzione verso i
Comuni ed i consigli comunali i quali debbono poter dire la loro sulle varianti
urbanistiche impattanti per i loro Piani Regolatori senza che in maniera quasi
coercitiva, calino dall'alto delle decisioni che i cittadini non condividono.