lunedì 6 maggio 2019

NUOVA LEGGE SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE – ELENA LEONARDI: LA REGIONE SI RICORDI DEI CITTADINI E DELLE ESIGENZE DEI COMUNI


LA CAPOGRUPPO REGIONALE DI FRATELLI D'ITALIA: PRESENTATI EMENDAMENTI PER DEFINIRE ALCUNE CATEGORIE PROGETTUALI DA ESCLUDERE ALLA VIA COME I SACCHI PROVVISORI A TUTELA DEI BALNEARI

Comunicato integrale

Approda domani in Consiglio Regionale la nuova proposta di legge sulla Valutazione di Impatto Ambientale che, secondo Fratelli d'Italia, presenta delle criticità che la maggioranza dovrebbe risolvere a tutela dei territori. Esordisce così la capogruppo regionale del partito, Elena Leonardi: ho presentato alcuni emendamenti che cercano di correggere delle evidenti "storture" nell'impianto della norma che si intende votare. La Regione taglia fuori i comuni ed i cittadini dalle decisioni sulla localizzazione di opere spesso molto impattanti per il territorio e la salute umana? Non sono certo contraria all'approvazione di impianti che conferiscono ricchezza alla regione o che possano aumentare i posti di lavoro – intendo però, prosegue Leonardi, chiarire che occorre definire bene la capacità di scelta dei cittadini rispetto a opere che vengono calate dall'alto e che possono provocare danni al turismo o agli ambienti naturali tipici della nostra regione che richiamano visitatori non solo dal resto d'Italia ma da tutto il mondo.
Un importante emendamento presentato dalla Leonardi è quello relativo alla adozione, da parte della Giunta Regionale, di indirizzi operativi per definire alcune categorie progettuali provvisorie da escludere dalla Valutazione Ambientale. Nello specifico ricordo, e in questi giorni di forti mareggiate la situazione è evidente a tutti, che per tutelare le spiagge e le infrastrutture dall'erosione possono essere posizionati i grandi sacchi di sabbia, ma, per farlo essi vanno sottoposti a procedura di V.I.A. con allungamento dei tempi e ulteriore esborso economico.
Occorre uno sforzo, sia a livello regionale sia a livello ministeriale, affinché questa tipologia di difese provvisorie abbiano una procedura di autorizzazione semplificata al fine della tutela dei litorali marini, onde evitare dispendio di decine di migliaia di euro all'anno per i conseguenti ripascimenti.
Auspico – conclude Elena Leonardi – che il Consiglio Regionale "riapra il confronto" su alcuni articoli e ripristini la dovuta attenzione verso i Comuni ed i consigli comunali i quali debbono poter dire la loro sulle varianti urbanistiche impattanti per i loro Piani Regolatori senza che in maniera quasi coercitiva, calino dall'alto delle decisioni che i cittadini non condividono.