giovedì 3 gennaio 2019

Epifania ricca a Montegranaro, con Avis, I Care e Arkeo. Befane, doni e Re Magi all’Ecclesia di Sant’Ugo.


Il meteo è inclemente per domenica prossima, giorno dell’Epifania. Per questo motivo, e per altri legati alla sicurezza, l’Avis ha deciso di proporre la tradizionale festa della Befana per i bambini di Montegranaro al chiuso, nel teatrino della Pievania, in corso Matteotti. La Befana non scenderà dall’alto come al solito ma sarà prodiga di doni per i bambini che verranno, con l’animazione del Gufo Anacleto, a partire dalle ore 15. Una bella festa che serve a chiudere il periodo natalizio nel migliore dei modi, diffondendo la cultura del dono tra i più giovani in modo divertente.
L’iniziativa quest’anno si arricchisce della collaborazione di altre due realtà importanti a Montegranaro: l’Oratorio “I Care”, che tanto lavoro sta svolgendo per dare un luogo di crescita sicuro e costruttivo ai ragazzi, e Arkeo che, domenica, una volta terminata la festa al teatrino, propone una visita speciale per i bambini all’ecclesia di Sant’Ugo. Ci saranno proiezioni di cartoni e filmati che parlano di Befana e Re Magi, e la possibilità di scoprire uno dei luoghi più belli di Montegranaro con spiegazioni a misura di bambino. Titolo dell’iniziativa “Che c’entra la Befana coi Re Magi”.

Luca Craia

mercoledì 2 gennaio 2019

Montegranaro, il Capodanno nel deserto. Il nulla mentale del Comune.


Bellissimo il Capodanno montegranarese del 2019. Girando per il paese, il 1 gennaio, c'era un'amplissima scelta su cosa fare, tra il passeggiare tra il nulla in viale Gramsci o le gomitate coi fantasmi di piazza Mazzini. C'era un bellissimo concerto di Capodanno al teatro, con strumenti ad aria fritta e a corda saponata, e varie iniziative di strada a cura di topi e gatti randagi. Insomma,  il nulla.
Non c'era niente a Montegranaro il primo dell'anno, manco un concerto di pifferi. Eppure soldi da spendere c'erano, visto che il Comune ha patrocinato onerosamente (1500 €) un cenone in cui si pagava un centinaio d'Euro per sedersi. Ma per dare un po' di vita al primo giorno dell'anno, almeno quello, per un paese morto quasi tutto l'anno, non si è investito un centesimo. Le associazioni hanno dato tanto, sotto Natale, le iniziative che hanno funzionato portano tutte la firma del mondo associativo, ma se non si muovono i sodalizi è tutto fermo. Intanto il Comune dorme e non si inventa niente. Elargisce soldi a vanvera ma non muove una paglia per sua iniziativa. E il 2019 comincia come tutti gli altri anni: col deserto.

Luca Craia 

martedì 1 gennaio 2019

Il non-presidente degli Italiani o il presidente dei non-italiani.

Non una parola sulla povertà che dilaga nel Paese. Non una parola sulle centinaia di migliaia di disoccupati, cassintegrati, esodati. Non una parola sulla gente che si è ammazzata per la miseria, la perdita di lavoro, l’incapacità di vedere un futuro. Non una parola per gli imprenditori le cui aziende sono scomparse per colpa di un sistema malato. Non una parola sulle folle di poveri che si assembrano alla Caritas o presso altre associazioni di volontariato, quello vero, quello che non lucra sulle miserie della gente. Non una parola per i terremotati che da due anni vivono in baracche, container, sbattuti in giro come pacchi, gente che non rivedrà più i propri paesi, le proprie case, le loro comunità com’erano.
Il Presidente degli Italiani si preoccupa degli immigrati, delle ong che li gestiscono, della “cattiva politica” che sta cercando, sbagliando un sacco di cose, senz’altro, di aiutare gli Italiani. Mattarella è un padre di famiglia che si preoccupa dei figli altrui e lascia i propri a morire di fame e malattie. Non c’è alcuna spiegazione logica o umana in questo comportamento. È follia pura, eppure oggi giornali, telegiornali, i buoni plaudono.
A plaudire sono quelli che non hanno problemi ad arrivare a fine mese. Plaudono quelli che possono spendere cento e passa Euro per il cenone di Capodanno, preoccupati per il sistema che rende schiavi gli immigrati, che li porta in Italia a fare manovalanza per lo spaccio, il crimine, oppure per fare i raccoglitori di cotone, pardon, aranci o pomodori a costo quasi zero per la mafia e gli amici di chi vuole che l’Italia sia questa. Non plaudono quelli che hanno fatto il cenone con lenticchie e zampone a casa, perchè al ristorante non possono andare, non se lo possono più permettere. Quelli, al presidente, non interessano.
È ingiusto per gli immigrati, è ingiusto per gli Italiani. È tutto sbagliato, tanto palesemente che non accorgersene significa essere stupidi o in malafede. Eppure c’è chi applaude a questo discorso spaventoso, a cui ha fatto eco, guarda caso, quello del Papa2 (ricordiamoci che viviamo nell’epoca dei due Papi), che ha detto sostanzialmente le stesse cose senza nemmeno avere il pudore di nascondere il fatto che si fossero messi d’accordo prima.
Gli Italiani devono tenere duro. C’è la possibilità che le cose cambino, già nel 2019, ed è questo che temono quelli che scrivono i discorsi dei grandi. Il Popolo ha ancora il potere di cambiare le cose. Potrebbe cambiarle in meglio o in peggio. C’è il rischio di un ritorno ai totalitarismi nazionalistici del ventesimo secolo, ma c’è anche la possibilità di creare un’Europa nuova, quella dei Popoli e non della finanza. Stanno cercando in tutti i modi di evitarlo.

Luca Craia


lunedì 31 dicembre 2018

Presepe Vivente: va in archivio la quinta edizione. La conferma di un evento meraviglioso.


Si è chiusa ieri sera, con un pieno di gente durato fino all’ultimo minuto, la quinta edizione del Presepe Vivente di Montegranaro. È stato l’ennesimo successo di pubblico, un successo organizzativo che premia lo sforzo di tantissima gente, delle associazioni che si sono impegnate per la realizzazione degli scenari e, soprattutto, del Presidente Mauro Lucentini e del Direttivo dell’Ente Presepe, che non smettono mai di lavorare per l’organizzazione dell’evento.
2000 visitatori la prima sera e ben 4000 la seconda. Non conosco ancora la somma raccolta, somma che, ricordiamolo, sarà utilizzata, come consuetudine, per finanziare opere di pubblica utilità scelte dalle associazioni stesse che compongono l’Ente Presepe. Ci sarà probabilmente un comunicato ufficiale che darà questo tipo di informazioni.
Quello che però è evidente è che, anche quest’anno, il Presepe era bellissimo, suggestivo e coinvolgente. Una volta entrati da Porta Marina, i visitatori sono stati catapultati in un mondo magico, sospeso tra la ricostruzione storica e il messaggio morale, tra la poesia del Natale dei bambini al significato profondo e religioso della Festa. E già riuscire a creare questa atmosfera in maniera così intensa è un traguardo importante.
Ho visto gente meravigliata, bambini estasiati, genitori tornare bambini di fronte ai bravissimi figuranti e ai loro costumi, ai tanti animali, alla suggestione della luce delle fiaccole. E di gente ce n’era davvero tanta, ieri, per premiare questo sforzo corale della comunità di Montegranaro.
Per cui, al di là dei dati che poi analizzeremo, direi che possiamo fare i complimenti a tutti: al Presidente Lucentini, al Direttivo, a tutte le Associazioni che hanno partecipato, ognuno coi propri mezzi, a tutti i figuranti e a tutti quelli che, in un modo o nell’altro, hanno dato una mano. Complimenti anche ai Montegranaresi che hanno tollerato qualche inevitabile disagio molto meglio che in passato e anche all’Amministrazione Comunale che è riuscita a superare i malumori dei primi anni. Bravi tutti.

Luca Craia