mercoledì 14 aprile 2021

Approvata la Legge Regionale a supporto delle cure oncologiche. Leonardi (FdI) e Cancellieri (Lega): “Un sostegno importante per chi si trova in difficoltà psicofisiche ed economiche”

 

Comunicato integrale

 

“Con la Legge Regionale appena approvata in Commissione, la Regione tutelerà i soggetti in condizione di fragilità dovuta a patologie oncologiche attraverso l’erogazione di un rimborso delle spese sostenute per vitto, alloggio e spostamento fuori dalla propria residenza, sia entro che oltre i confini regionali.

Verranno rimborsate le spese di viaggio dal luogo di residenza o domicilio a quello di cura presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate per trattamenti di radioterapia e di chemioterapia, interventi di chirurgia oncologica, anche ricostruttiva e conservativa, esami diagnostici e di laboratorio, interventi di riabilitazione e di fisioterapia, cure e controlli in generale.

Trovo che questa sia una legge di civiltà, voluta fortemente dalla Giunta Acquaroli e dal centrodestra, reintroducendo delle misure di sostegno che erano state invece precedentemente abrogate. Ci eravamo assunti l’impegno di ripristinare questo contributo già in sede di approvazione del Bilancio e averlo confermato con questo significativo provvedimento, la prima legge licenziata da questa Commissione nell’attuale legislatura, è motivo di grande soddisfazione per me e per tutti i Consiglieri della Commissione”.

Questo quanto dichiara Elena Leonardi, Consigliera regionale di Fratelli d'Italia e Presidente della IV Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale delle Marche, riguardo il Testo unificato delle proposte di legge a prima firma Cancellieri e Leonardi sul supporto delle cure oncologiche.

"I soggetti affetti da patologie oncologiche non solo si trovano ad affrontare terapie pesanti e di lunga durata, ma devono sostenere anche costi notevoli di vitto, alloggio e trasporto per potersi curare al meglio in strutture sanitarie specializzate. Questa legge regionale interviene con uno stanziamento certo di 6,7 mln di euro in tre anni per rimborsare gli spostamenti dei pazienti marchigiani sia verso un’altra Area Vasta rispetto a quella di residenza, sia verso altre Regioni italiane. Portiamo all’approvazione del Consiglio una risposta molto significativa per i malati oncologici, che attendevano il riconoscimento di questo doveroso sostegno da tempo" aggiunge Giorgio Cancellieri, Consigliere regionale della Lega.

 

 

La popolazione di Montegranaro cala rapidamente. Occorrono soluzioni urgenti.

 

Cala inesorabilmente la popolazione di Montegranaro. I numeri forniti dall’ISTAT sono impietosi e ci forniscono un quadro su cui è necessario fare una riflessione molto profonda, anche perché il calo si sta amplificando col passare degli anni. Dal 2012 al 2020 Montegranaro ha perso 436 abitanti, passando da 13158 a 12722 residenti. Sono morte 131 persone, ma se ne sono andati in 282 e il saldo migratorio segna -15, in quanto se ne stanno andando anche gli stranieri. Non voglio tediarvi con i dati, che sono comunque disponibile presso il sito dell’ISTAT, ma la situazione va analizzata, perché se questa è la tendenza, e lo è da quasi un decennio, bisogna capire quale sarà il futuro del paese.

È anche facile immaginarlo: la crisi economica legata alla pandemia non è ancora esplosa, ma esploderà, e troverà un paese già in difficoltà alle prese con licenziamenti e fabbriche che chiudono. Non ci vuole molto a prevedere che il decremento demografico si amplificherà. E questo comporta problemi molto seri.

Un calo drastico della popolazione, cosa che potrebbe avvenire in base ai segnali di cui sopra, comporterebbe problemi di carattere urbanistico, sociale e di sicurezza molto rilevanti. Prima di tutto ci troveremmo un paese spopolato, con fabbricati vuoti destinati al degrado. Il Comune non avrebbe più le potenzialità economiche del passato sia per la crisi economica ma anche e soprattutto per il minor numero dei contribuenti. La crisi sociale è conseguenza di quanto sopra: meno soldi, più criminalità, meno sicurezza.

È un problema grave, che già era prevedibile da anni, e che con la pandemia si può aggravare e accelerare nelle sue conseguenze. Per questo spero che chi nei prossimi mesi si andrà a candidare all’amministrazione del paese si ponga la questione e proponga delle soluzioni, perché è su questo che si svolgerà la partita per il futuro di Montegranaro, certamente non sulle solite faraoniche promesse elettorali.

 

Luca Craia

 

La stucchevole polemica sul punto vaccinale di Montegranaro.

 


Stucchevole, puerile, sciocca e non so come altro definire la polemica in corso sul punto vaccinale di Montegranaro. Ne parlo piccandomi di obiettività essendo stato io il primo, e ben prima che se ne accorgessero gli alti notabili del PD montegranarese, a sollevare la questione della ventilata chiusura del punto vaccini all’ex ospedale, e sono stato il primo  a spronare l’onorevole Lucentini perché facesse tutto il possibile per lasciarlo aperto. E Lucentini c’è riuscito. Punto. Fare dietrologia non è mai così costruttivo, specie quando chi la fa appartiene alla forza politica che ha letteralmente smontato la sanità marchigiana e quella fermana in particolare. Trovare sui social quotidianamente qualche bocca aperta, opportunamente riempita, che continua a polemizzare perché si fanno pochi vaccini fa cascare le braccia. Si fanno pochi vaccini perché ci sono pochi vaccini. Quando arriveranno più vaccini, si spera presto, si faranno molti vaccini anche a Montegranaro, ma intanto il punto è aperto e operativo, e questo è quello che conta. Capisco l’ansia da campagna elettorale, ma questa non è ancora iniziata e se partite così in anticipo, soprattutto sprecando energie in stupidaggini che vi fanno sembrare ovviamente stupidi,  rischiate di arrivare a mezza gara senza fiato. Lo dico per voi.

 

Luca Craia