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mercoledì 24 giugno 2015

Quando l’ordinanza non rispetta l’ordinanza



È sicuramente una questione di poco conto, anche se può generare qualche spiacevole conseguenza, tipo prendere una multa ingiusta o magari, da parte del Comune, ricevere una raffica di ricorsi o, peggio, non poter far rispettare un’ordinanza perché consapevolmente non valida. Però è questo quello che accade a Montegranaro. Si emette un’ordinanza di divieto di sosta con rimozione per far passare la spazzolatrice scrivendo sulla stessa che “la segnaletica verticale sarà collocata nelle 48 ore antecedenti alle operazioni di pulizia” così come è previsto dalla legge. Solo che l’ordinanza viene emessa in data 25 giugno e il divieto è valido per il 26. E le 48 ore? Dove le prendiamo? Siamo davvero unici…..

Luca Craia

giovedì 21 maggio 2015

Ed ecco la mitica spazzolatrice



Non voglio sconvolgere nessuno ma, per una volta, voglio rendere merito all’amministrazione comunale.  Oggi è passata la spazzolatrice per le vie del centro storico e ha pure fatto un bel lavoro: le strade sono pulite (non pulitissime, intendiamoci, è evidente che serve anche che qualche essere umano agisca dove la macchina non arriva, ma accontentiamoci, visto il lerciume a cui siamo abituati). Ma non è per aver pulito le vie del centro, che pure meriterebbe un plauso, se non altro perché è il primo atto concreto che registriamo a favore del castello montegranarese da un anno a questa parte.
La lode è meritata per un altro motivo: finalmente abbiamo visto questo essere mitologico, questa creatura che non sappiamo donde provenga, forse dagli abissi della terra, forse dall’empireo, forse da una dimensione parallela. Fatto sta che sono anni che sentiamo parlare di spazzolatrice ma non l’avevamo mai vista. Ed ecco che la giunta Mancini, nella persona dell’eroico assessore all’ambiente Roberto Basso, riesce a fare quello che tutti gli altri hanno fallito: ci ha fatto vedere la Spazzolatrice. Come per ogni essere mitologico non sono in possesso di foto ma credetemi: è passata per davvero!

Luca Craia

venerdì 5 settembre 2014

Spazzolatrice, idropulitrice, sostanzialmente non si ha idea di cosa sia il centro storico.

Stamattina, quando ho letto l’articolo del Carlino che riportava la notizia secondo la quale il Comune di Montegranaro sarebbe in procinto di “affittare” un’idropulitrice dal Comune di Monte Urano sono stramazzato sulla sedia. Come – mi sono detto – l’idropulitrice c’è sempre stata, quella della Protezione Civile, che veniva usata saltuariamente ma efficacemente nelle strade del centro storico per rimuovere il guano di piccione. Mi sono chiesto perché non si utilizzasse più questa attrezzatura per andare ad affittare quella del Comune “cugino”. Poi scopro che si è trattato di un refuso della pur sempre ottima Marisa Colibazzi. Capita, ci sta. In realtà si affitterebbe una spazzolatrice, da utilizzare per tirare a lustro le strade del centro.
Ho fotografato questa spazzolatrice a Pienza. Lì funziona. Ma non ci sono macchine, è tutta pianura e le strade sono sufficientemente larghe.
Ecco, il punto è questo: se si pensa che si possa pulire il centro storico di Montegranaro con una spazzolatrice si hanno idee davvero poco chiare sulla morfologia e la topografia del nostro quartiere antico. Il centro storico nostrano è irto, pieno di scalette, di vicoli strettissimi. Come si pensa di farci passare una spazzolatrice quando, in certi angoli, ci gira a stento una bicicletta? Come si pensa di farle scendere le scalette? Una spazzolatrice ha bisogno di strade sgombre dalle auto in sosta, altrimenti pulisce solo il centro della strada. Come si intenderebbe procedere? Con ordinanze di divieto di sosta nei giorni in cui il mezzo dovrebbe passare? E chi non le rispetta? Multe? A Montegranaro? La città dove non si fa la multa a nessuno, neanche se parcheggia in terza fila davanti alla porta della chiesa durante la messa della domenica? Siamo seri.
Mi pare chiaro che i nostri amministratori, ammettendo buona fede e altrettanto buona volontà, non conoscano affatto il centro storico. Eppure in campagna elettorale ne hanno fatto bandiera, promettendo grandi cose, cose che stentano a partire, progetti che sembra non ci siano, soluzioni che non risolvono, amministratori che, anziché occuparsi dei problemi radicali, come le case pericolanti, il guano di piccione, una situazione urbanistica inaccettabile, pensano a fare accordi da sbandierare alla Festa dell’Unità, senza sentire i residenti, senza preoccuparsi di farsi dire da chi li vive, visto che loro stessi non ne hanno idea, quali siano i veri problemi del cuore del paese. Montegranaro sfriziona anziché ripartire, e la marcia è ancora in folle.

Luca Craia