Un piccolo
episodio, sostanzialmente irrilevante, che mi è capitato ieri e che ha ispirato
una delle 70/80 riflessioni che faccio quotidianamente per tenermi in forma. Ve
lo racconto perché, secondo me, anche da qui si capisce perché Montegranaro è
amministrata così male e, per il solito gioco del riflesso tra microcosmo e
macrocosmo, pure l’Italia è messa come è messa probabilmente anche per questo
motivo.
Fiera di San
Serafino, un commerciante lamenta sul Facebook che le bancarelle hanno chiuso
completamente l’accesso al suo negozio. Ha pienamente ragione a lamentarsene,
un esercizio commerciale stanziale deve essere tutelato anche durante la fiera
patronale, non bisognerebbe nemmeno doverci ragionare. Io non ho contatti con
questa persona, proprio non la conosco, per cui una mia amica mi tagga sotto il
post invitandomi a farci un pensiero. Io commento e la butto sul ridere,
dicendo che i commercianti montegranaresi vengono puniti perché firmano le
petizioni, riferendomi alla famosa petizione firmata da 132 commercianti per
far cambiare idea all’Amministrazione Comunale sul progetto di viale Gramsci. È
evidente, credo, che stessi manifestando solidarietà al commerciante che
protestava per la fiera, ma questi mi risponde apostrofandomi e dicendo di non
aver firmato alcuna petizione e che dovevo astenermi dal mettere in giro
chiacchiere sul suo conto (io metto in giro chiacchiere, sic). Provo a spiegare
che stavo solo scherzando ma il commerciante continua affermando di non firmare
petizioni in quanto ignorante in materia per cui non si esprime quando gli altri
vogliono cambiare qualcosa. Il concetto non è espresso in maniera molto chiara
ma mi pare di capirne il senso: io non firmo perché, tutto sommato, non mi
interessa; non ci capisco e non ho voglia di impegnarmi per capirci.
Quindi, nel
caso di viale Gramsci, dove la petizione è stata firmata da numerosi
commercianti che non sono direttamente interessati al problema ma che lo hanno
fatto sia per solidarietà verso chi, invece, ne viene toccato sia perché lo
ritenevano giusto, il commerciante in questione non ha firmato perché non ha
ritenuto di essere solidale con gli altri e non ha voluto perdere tempo per
capire di cosa si trattasse. Però
incassa volentieri la solidarietà espressagli dai tanti che hanno commentato il
suo post, scritto apposta per incassare solidarietà. Quindi: bene la solidarietà
a me ma non chiedetemene.
Conclusione:
se tutti ci comportassimo come il protagonista di questo piccolo irrilevante
aneddoto, saremmo nei guai e, in effetti, siamo nei guai, perché ho il sentore
che siano in molti a comportarsi come il protagonista di questo piccolo
irrilevante aneddoto. A Montegranaro non c’è coesione, lo dico da anni, se volete
ricomincio con la lista degli esempi, ma questo episodio mi pare emblematico. E
chi governa, con questo stato di cose, fa come gli pare.
Luca
Craia