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martedì 8 marzo 2016

Strettoia di Porta Romana, quando la maleducazione diventa pericolosa



Volevo raccontarvi quanto mi è accaduto poco fa e, con questo, tornare sull’argomento della disciplina stradale, dei pericoli che vi sono connessi e di come ovviare. Il fatto: scendo da casa mia, nel centro storico di Montegranaro, e attendo il verde al semaforo che regola il traffico nella strettoia di Porta Romana. Al verde parto e, da via Elpidiense Nord, mi arriva addosso, per fortuna frenando in tempo, un ragazzino alla guida di un furgone che consegna patatine ai bar. Dietro di lui altre due macchine, tutte passate col rosso. Alle mie proteste quello risponde che sono passato io col rosso. Io replico che avrei chiamato i Carabinieri e lui mi fa, tranquillo tranquillo: qua siamo in tre, tu stai da solo, a chi vuoi che diano retta?
Questo è un costume quotidiano in quell’incrocio. Il semaforo è un accessorio che si può anche ignorare. Capitasse un incidente è sempre la mia parola contro la tua e, come in questo caso, potrebbe facilmente risultare più credibile il falso. Il pericolo c’è, perché non sempre le velocità consentono di fermarsi tempestivamente, tanto che di incidenti se ne sono verificati tanti.
Come si fa a ovviare? Facile, si educa la gente. Per farlo è indispensabile il controllo e la sanzione. Siamo diventati il paese delle telecamere. Mettiamo anche i semafori dotati di telecamere, quelle che ti fanno la foto quando passi col rosso. Si ripagano da sole e, vista la maleducazione imperante, in poco tempo. Così la gente imparerà a rispettare la legge e il prossimo mentre il Comune, magari, si ritroverà qualche solod in più da investire in sicurezza stradale. Ci vuole tanto?

Luca Craia

domenica 28 giugno 2015

Miracolo! Il semaforo guarisce grazie alla fine di Veregra Street



Ogni anno, durante il Veregra Street Festival, l’impianto semaforico della circonvallazione viene inspiegabilmente spento. Inspiegabilmente, dicevo, perché, francamente, se questo può portare qualche vantaggio, gli svantaggi in termini di rischi per la circolazione e l’incolumità della popolazione mi sembra siano ben maggiori, tanto che, puntualmente, qualche incidente capita sempre. Gli anni passati i cittadini hanno cominciato a protestare per questa cosa. Quest’anno è capitato un fatto nuovo.
È capitato che il semaforo, sfortuna delle sfortune, ha smesso di funzionare da solo. S’è rotto, proprio il giorno di inizio del Veregra Street. Per questo motivo, con ordinanza nr. 75 del 22 giugno 2015, il responsabile della Polizia Locale, il maggiore Fanny Ercolanoni, ordinava lo spegnimento dell’impianto, lasciando solo la luce lampeggiante, finchè lo stesso non fosse stato riportato al normale funzionamento. Quindi, seppure non c’è stato nulla di nuovo, nel senso che i semafori sono stati spenti come sempre, stavolta i cittadini non possono che prendersela col fato avverso visto che lo spegnimento non è stato imputabile a una decisione censurabile da parte di chi di dovere ma da una sfortunata rottura. Quindi non c’è neanche da protestare. Oggi, domenica successiva all’ultimo giorno del festival, e sottolineo domenica, l’impianto è tornato regolarmente ad accendersi. O qualcuno l’ha riparato nella notte o è successo un miracolo.

Luca Craia

lunedì 13 ottobre 2014

Trasporti scolastici. La sicurezza dell’incrocio della circonvallazione.




Altra questione relativa alla sicurezza dei nostri studenti, che mi viene da più parti segnalata, dopo l’assurda situazione delle corriere per Fermo sempre stracolme, è quella legata alla fermata posta lungo la circonvallazione. Gli autobus fermano sul marciapiede tra il Ristorante Veregra e l’Ufficio Postale. Le situazioni sono due, differenti ma ugualmente pericolose.
Alle sette partono gli studenti che vanno fuori. C’è un grande assembramento di ragazzi su un marciapiede stretto. È ovvio che molti scendano dallo stesso e stazionano sulla carreggiata. A quell’ora i semafori sono spenti. Perché? Lo abbiamo chiesto moltissime volte da queste pagine, segnalando la pericolosità di quel tratto di strada e la necessità che il semaforo sia sempre acceso, ventiquattro ore su ventiquattro. Non fosse altro, tale pericolosità è sancita da eventi luttuosi avvenuti in quel punto e che tutti dovremmo ricordare. Ciononostante i semafori vengono spenti a una certa ora e riaccesi al mattino intorno alle sette e mezza. Non si capisce perché. Il fatto è che, alle sette, le auto cominciano a passare in maniera copiosa e la strada, essendo dritta, invoglia alla velocità. Il semaforo lampeggiante o spento non crea alcun ostacolo e il pericolo per i ragazzi che attendono la corriera è evidente, grande ed evitabile: basta tenere accesi i semafori.
Più tardi, sempre in quel tratto di strada, si riuniscono i più piccoli per andare nelle varie scuole cittadine. Il semaforo a quell’ora è acceso ma la velocità delle auto rimane piuttosto elevata. Sarebbe opportuno un controllo assiduo e costante da parte delle autorità in modo da evitare pericoli, educare gli indisciplinati ed elevare qualche opportuna contravvenzione.
Due sono, quindi, gli interventi che i cittadini dovrebbero aspettarsi: l’accensione costante e permanente dei semafori e un maggior controllo da parte di Polizia Municipale e Carabinieri. Sono interventi che non costano nulla ma potrebbero evitare di scrivere qualche ulteriore brutta pagina di cronaca.  

Luca Craia

mercoledì 25 giugno 2014

Semafori spenti a Veregra Street. La festa annulla il rischio incidenti?



Sarebbe interessante capire perché i semafori dell’incrocio della circonvallazione sono spenti in questi giorni di festa. Eppure le macchine continuano a circolare, eppure chi si immette dalle laterali nella strada principale ha gli stessi rischi degli altri giorni, eppure chi deve entrare in strada da via Umbria, avendo una salita spaventosa da superare e dovendosi fermare proprio in cima a quest’ultima per poi ripartire, continua a bruciare benzina e frizione come in un giorno qualunque. Ma i semafori sono spenti, almeno oggi, ieri no, l’altro ieri si. Perché?

Luca Craia

venerdì 21 marzo 2014

I semafori devono stare accesi. Sempre.



I semafori non sono un lusso. Non sono un decoro stradale. Non sono una simpatica lucina. Sono fondamentali per la sicurezza stradale, specie in strade in cui, vuoi per la velocità, vuoi per particolari condizioni di visibilità, gli incroci diventano pericolosi fuori da ogni misura. Spegnere i semafori in queste strade equivale a prendersi un’enorme responsabilità.
Così capita che, domenica 17 marzo, mentre in paese c’era la fiera, a Montegranaro qualcuno ha pensato bene di spegnere i semafori della circonvallazione. L’impianto regola il flusso da via Umbria e via Lazio, strade dalle quali l’immissione nella circonvallazione risulta particolarmente disagevole per via della visibilità scarsa e della velocità che normalmente, nonostante i divieti, le vetture che transitano per la strada principale portano. È un punto pericolosissimo e la cosa è nota, molto nota, a causa anche di eventi luttuosi che dovrebbero fare da monito ma, purtroppo, non lo fanno.
E domenica 17, verso l’una del pomeriggio, ricapita un altro fattaccio, l’ennesimo. Grazie al cielo non si è fatto male nessuno ma i danni sono enormi. Una vettura che proveniva da via Umbria alta ha trovato il semaforo spento. Per poter vedere se la strada fosse libera ha dovuto sporgersi e, così facendo, è stata investita da un’altra vettura che transitava in circonvallazione. Risultato: una macchina nuovissima distrutta, l’altra messa più o meno nelle stesse condizioni e, a norma di codice della strada, torto marcio da parte del conducente della prima auto. Solo che la responsabilità è di chi ha spento i semafori. Si fosse fatto male qualcuno?
I semafori non si possono spegnere. Nemmeno se si rompono. È necessaria una procedura d’urgenza in caso di guasto, con intervento di manutenzione immediato e regolazione del traffico manuale. Non si può lasciare un tratto di strada come quello senza regolazioni. Nel caso non fosse possibile fare altro, la strada va chiusa. Non si può mettere a rischio la vita delle persone così.

Luca Craia