Visualizzazione post con etichetta ruderi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ruderi. Mostra tutti i post

giovedì 27 agosto 2015

Villini e pulizie



Il lussuoso villino monofamiliare a schiera che vedete in questa foto è uno dei tanti ruderi disseminati lungo le vie del centro storico. Tempo fa avevo travato anche un paio di ditte che volevano comprarlo e ristrutturarlo (le case a 1€ non se l'è inventate l'architetto) ma non se n'è fatto niente perchè ci sono grossi problemi coi passaggi di proprietà e non vi sto a tediare spiegandovi quali. Da questo stabile cade di tutto: cacca di piccione, mattoni, terra, erba. Dentro vi nidificano circa la metà dei 500 piccioni contati dall'assessore Beverati e vi lascio immaginare il profumino. Secondo alcuni ben pensanti, che magari vivono in dimore lussuose e si fanno fare le pulizie dalla domestica, a provvedere alla pulizia della zona interessata dalla sporcizia prodotta da questa rovina antica dovrebbero provvedere i cittadini che risiedono intorno. IO DICO CHE DEVE PROVVEDERE IL COMUNE. Con le tasse che paghiamo (e ce le hanno pure aumentate) non vedo perchè dovremmo occuparci di queste cose. Ci pensino loro o ci mandino le loro domestiche.

Luca Craia

martedì 4 agosto 2015

Assegnata una casa cadente. Immenso successo per Beverati. Ma non c'è niente di nuovo.La



Il Corriere Adriatico, ormai organo ufficiale dell'Amministrazione Comunale.

Ha ragione a essere soddisfatto, l’assessore Beverati, delegato al centro storico di Montegranaro. Riuscire ad assegnare uno dei ruderi del paese vecchio è un buon successo anche se, come onestamente ricorda anche lui, non si può dire gatto se non ce l’hai nel sacco, citando Trapattoni. Il bando “case a 1 Euro” tutto sommato ha funzionato. Certo che, a ricordare bene, Beverati usava altri toni fino a poco tempo fa, lasciando intendere che si aspettava ben altri risultati da questa idea delle case gratis. Però accontentiamoci: una casa assegnata è pur sempre un rudere in meno, un problema in meno. Ma occorre ricordare che di problemi ce ne sono ancora tanti, per cui attenti alle autocelebrazioni. 
Lo stabile in via Palestro oggetto dell'intervento propiziato da Gismondi
A tal proposito mi piace ricordare che il sistema, a Montegranaro, non è affatto nuovo. Durante la passata consiliatura il Sindaco Gismondi riuscì a mettere in contatto una ditta edile e un privato proprietario di uno dei ruderi più mal messi di tutto il centro storico (anche io, nel mio piccolo, collaborai alla transazione) e oggi quel rudere è una delle case più belle di tutta la città vecchia. Quindi avanti Beverati, continua così, il sistema può funzionare. Magari con qualche proclama in meno e un po’ di impegno in più.

Luca Craia

mercoledì 12 novembre 2014

Piano particolareggiato: un buon inizio con la mira sbagliata.



Voglio essere sincero: quanto ho letto sul Corriere Adriatico stamattina mi ha parzialmente confortato. Credevo che a piazza Mazzini si fossero dimenticati delle promesse fatte in campagna elettorale per il centro storico e invece, a quanto pare, qualche reminescenza è rimasta. Si inizia a fare qualcosa e qualcosa è sempre meglio di niente. Si ritorna, se non altro, ad occuparsi del problema e questa è cosa buona e giusta. Certo mi sarei aspettato che, prima di parlare di piani particolareggiati, l’assessore avesse consultato - a livello puramente conoscitivo, ben inteso – le associazioni che si occupano da anni di centro storico e che ne conoscono molto bene le problematiche ma, a meno che la mia, di associazione, sia stata tralasciata (cosa di cui, comunque, non mi sorprenderei) si è partiti motu proprio come sempre, alla faccia della tanto sbandierata trasparenza e partecipazione. Però intanto si fa qualcosa e questo va salutato come fatto positivo.
Ci sono perplessità e le enuncio: prima di tutto la cifra di 5000 € stanziata è, consentitemelo, ridicola. Incentivare il commercio con simili somme è come cercare di convincere qualcuno a buttarsi dall’ultimo piano di un grattacielo spiegandogli che durante il volo la sensazione è gradevole.
La seconda e più importante riguarda la mira: l’obiettivo primario non è incentivare il commercio ma incentivare l’investimento. L’investimento nel centro storico non è appetibile prima di tutto per le problematiche urbanistiche che vi si sono innescate, prima fra tutte la questione degli edifici pericolanti. Non è pensabile investire in immobili a ridosso dei quali esiste il rischio di crolli. Non è pensabile investire in immobili il cui valore è destinato a precipitare sempre di più a causa delle condizioni generali dell’area. Non è assolutamente pensabile innescare un’economia commerciale se non si valorizzano gli immobili. Il primo passo, quindi, dovrebbe essere intervenire sugli immobili fatiscenti. Un commerciante potrebbe fare l’uno e l’altro ma non è certo con un incentivo di poche (pochissime) centinaia di Euro che lo possiamo stimolare.
Infine la questione piccioni. Se è vero che finalmente si comincerà ad intervenire, suscita la mia ilarità leggere che lo si farà tramite le tanto vituperate gabbie e, udite udite, con l’abbattimento dei volatili. Per quanto mi riguarda ogni sistema può essere accettato purchè sia legale ma mi domando cosa penserà della cosa la responsabile dello Sportello Diritti degli Animali, molto legata allo stesso assessore, che qualche tempo fa attaccò duramente Arkeo perché aveva “osato” raccogliere le firme per sollecitare soluzioni alla questione piccioni e apostrofando me e ai miei soci  accusati di fomentare odio e violenza verso i volatili. Ora che il suo amico assessore li vuole abbattere come reagirà?

Luca Craia