Visualizzazione post con etichetta municipio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta municipio. Mostra tutti i post

venerdì 30 ottobre 2015

Che ne sarà del Novelli?


La notizia più triste della giornata è che l’intervento di restauro per il primo piano del Municipio e, quindi, del Teatro Novelli è stato ulteriormente procrastinato, nonostante in campagna elettorale si era parlato di priorità per questo intervento. Ricordo benissimo l’incontro che avemmo durante la campagna elettorale nella sede di Arkeo con i rappresentanti delle forze politiche in lizza per le elezioni, dove era presente anche l’assessore ai lavori pubblici Aronne Perugini che prese l’impegno di intervenire con urgenze, e lo scrisse anche nel programma elettorale. Ciononostante oggi apprendiamo che nemmeno nel 2016 se ne parlerà, preferendo portare avanti il progetto di abbellimento di viale Gramsci, un progetto che non pare né urgente né lungimirante, visto che la tenuta della scarpata è ancora tutta da dimostrare.
La ristrutturazione del palazzo comunale, invece, era e rimane urgentissima. L’ultima volta che sono entrato nel teatro Novelli c’era il commissario e ci andai perché questi mi chiese di effettuare un sopralluogo con l’ingegnere Alessandrini e la nostra collaboratrice Maria Letizia Vallesi, restauratrice di pitture e interni. La situazione già allora era gravissima, con infiltrazioni d’acqua sulla volta in camorcanna già allora piuttosto gravi. Non oso pensare come possa essere lo stato attuale delle tempere del teatro, ora che sono passati più di due anni.
Leggere, quindi, che la volontà è quella di trasformare l’ex teatro in sala del Consiglio Comunale fa sorridere amaramente: se i tempi sono questi faranno il Consiglio Comunale all’aperto, altro che nel teatro. Il tetto verrà giù e, con esso, gli splendidi decori del teatro ottocentesco. Parole al vento, promesse sprecate.

Luca Craia

sabato 6 giugno 2015

Lucentini ha ragione ma il municipio è prioritario



Incontro presso la sede di Arkeo durante la campagna elettorale 2014 per discutere della situazione del teatro Novelli. All'incontro era presente l'assessore Perugini.

Sono d’accordo su quasi tutta la linea, riguardo a quanto affermato dal coordinatore della Lega Nord a Montegranaro, Mauro Lucentini, nel corso della sua conferenza stampa. In effetti Montegranaro non è mai stata così degradata, anche se va detto, per onestà, che il degrado non è cominciato l’anno scorso. Un anno di amministrazione Mancini, che a parole aveva promesso svolte epocali nella gestione del Comune e nei fatti denuncia inconsistenza, scarsa capacità ed una estrema leggerezza. e la conseguenza è che il degrado ha assunto proporzioni bibliche. Al già annoso problema del centro storico, per il quale non è stato effettuato alcun intervento se non alcuni di facciata, tanto per comparire sui giornali, si sono sommate situazioni già latenti che sono esplose in tutta la loro gravità in ogni zona urbana. Tutto questo mentre i nostri amministratori perdono il loro tempo (tempo pagato dai contribuenti) per fare campagne elettorali contro questo o quello, per mettere zizzania tra le associazioni, per insultare i cittadini su Facebook.
C’è un punto, però, che mi trova in totale disaccordo ed è quello in cui si invita l’amministrazione comunale a non intervenire sul municipio. Il palazzo comunale vede il proprio primo piano, quello che contiene, tra altri vani preziosi, anche quello splendido teatro Novelli oggetto di una lunga battaglia da parte mia e della mia associazione, versare in condizioni disastrose. Il tetto è un colabrodo e l’intero piano è diventato una piccionaia. Se non si interviene più che subito si rischia di perdere tutto.
L’Amministrazione Mancini aveva, già in campagna elettorale, indicato come prioritario un intervento sul municipio, salvo poi farlo scorrere almeno per il primo anno. Questo sicuramente avrà aggravato la già seria situazione. Nel programma elettorale c’era scritto che i soldi erano reperibili, che si sapeva come e dove prenderli. Quando si è scritto il programma si era (o si doveva essere) perfettamente a conoscenza della situazione economica del Comune, per cui oggi è lecito aspettarsi che un intervento in questo senso non debba gravare sull’amministrazione generale del paese e, quindi, non dovrebbe inficiare interventi in altri luoghi.
Mi auguro, quindi, che la ristrutturazione del Palazzo Comunale parta quanto prima e, comunque, che venga conclusa prima che passi un altro inverno e che i danni si sommino ai danni. L’assessore Perugini lo ha promesso anche poco tempo fa a mezzo stampa. E mi auguro che questo non vada a giustificare mancati interventi altrove perché situazioni di emergenza non ve ne sono state, si è solo tralasciata l’ordinaria manutenzione. In quanto alle casse comunali, pur non capendo come sia possibile che un giorno ci si lodi per tesoretti ritrovati e il giorno dopo ci si lamenti dei debiti (per aumentare le tasse), se i conti fatti nel programma elettorale erano esatti non dovrebbero soffrirne. La situazione economica, ripeto, era nota già ai tempi del Commissario e mostrarsi sorpresi e scandalizzati oggi equivale a dichiarare che, in cinque anni di opposizione, si sono soltanto scaldate le sedie.

Luca Craia

martedì 5 maggio 2015

La Mancini aggiusta il Comune. Fosse vero!



Arkeo è sempre stata in prima linea per sollecitare interventi sul palazzo municipale, con sopralluoghi, pareri di esperti, proposte e progetti, sia nell’epoca Gismondi, sia durante il periodo commissariale, sia oggi. Quindi apprendere dal giornale che il Comune sembra finalmente intenzionato a mettervi mano non può che farci piacere. In effetti eravamo rimasti perplessi dal fatto che l’amministrazione Mancini non avesse inserito tra le opere prioritarie questo intervento, visto che la situazione si evolve al peggio velocemente e perdere mesi se non anni potrebbe portare a trasformarla in irreversibile. Un anno lo si è già perso e ora speriamo di non buttare via altro tempo prezioso.
Quanto annunciato, però, non è poi così tranquillizzante. Nell’articolo non ci sono scritte date per cui possiamo interpretare la dichiarazione riportata dal giornalista come un intento o poco più. Inoltre la cifra indicata non sembra congrua col tipo di intervento: bisogna rifare completamente il tetto, le opere murarie, gli impianti, il restauro totale del teatro (per il quale avevamo presentato un progetto a suo tempo molto vantaggioso perché coperto da sponsorizzazioni private ma nessuno, caduto Gismondi, si è fatto vivo con noi), pavimentazioni, finiture, mobilia e accessori. Con 500.000 Euro non pare si possa andare tanto lontano. Non viene neanche indicato come verranno reperite queste somme, se verranno inserite nel bilancio.
In base a tutto questo, quindi, mi pare legittimo nutrire qualche dubbio. Del resto di dichiarazioni roboanti e proclami ne sono stati fatti in quantità, così come di bugie, questa amministrazione, ne ha raccontate tante. Non sorprenderebbe se si trattasse dell’ennesimo pretesto per uscire sul giornale, così, tanto per esserci, cosa che sembra esercizio prediletto di Mancini, Ubaldi & Co. Spero davvero tanto di essere smentito dai fatti perché il primo piano del Municipio e, soprattutto, il Teatro Novelli non possono certo aspettare né essere adoperati per campagne mediatiche prive di fondamento.

Luca Craia

lunedì 13 aprile 2015

E il Teatro Novelli?



Ogni tanto giova fare un promemoria alla politica, come si dice, repetita iuvant. Così periodicamente torno sull’argomento “teatro Novelli” anche perché, altrimenti, a Montegranaro non se ne parla proprio. Allora facciamolo, questo promemoria.
Il teatro Novelli, piccola sala teatrale ottocententesca finemente decorata a tempera, parzialmente distrutta negli anni ’50 del XX secolo, è posto al primo piano del palazzo comunale. Come ben sappiamo il primo piano del municipio è inagibile, smantellato dall’amministrazione Basso per una ristrutturazione mai partita e, nell’attesa, è andato gradualmente deteriorandosi portando con sé anche il prezioso teatro. Nell’ultimo sopralluogo che ho avuto modo di effettuare l’anno scorso, alla presenza dell’ingegner Alessandrini dell’Ufficio Tecnico, ho potuto verificare una preoccupante presenza di guano di piccione, fatta poi rimuovere, e un’ancor più preoccupante infiltrazione d’acqua dal tetto proprio sopra la volta in camorcanna del teatro. L’infiltrazione, allora, ancora non aveva intaccato le tempere ma è passato un anno e ora, chissà.
Prima delle elezioni Arkeo organizzò un incontro con le liste in competizione per sottoporre loro il problema. La risposta fu corale e molto incoraggiante tanto che tutte le formazioni inserirono un intervento di recupero del teatro e dell’intero piano primo del comune nel loro programma, anche quella che poi vinse le elezioni e ora governa Montegranaro. Sappiamo tutti quale sia la situazione economica del Comune, ma è ragionevole pensare che, se si inserisce nel programma un intervento si è anche calcolato che la copertura finanziaria ci sia, almeno questo ci fu lasciato intendere in campagna elettorale.
È passato più di un anno da quell’incontro. Mi pare opportuno, quindi, ricordarne i contenuti augurandomi che si trovi la strada per intervenire presto. L’assessore Perugini, nel frattempo, ha fatto sapere che l’intervento di ristrutturazione del municipio è ancora programmato ma non nell’immediato. Il problema è che, se le infiltrazioni di acqua proseguono, rischiamo di perdere le preziose pitture. Sarebbe un peccato, anzi, sarebbe un crimine.

Luca Craia