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martedì 17 novembre 2015

Lettera di un genitore sulla questione mensa ed elezioni del Consiglio di Istituto



Ricevo e pubblico questa lettera firmata da parte del genitore di un ragazzo iscritto all’IC di Montegranaro-Monte San Pietrangeli.

Caro Luca, sulla scuola si accentuano i toni politici. Già, perchè a ben leggere chi si muove sui social, il problema di alcuni genitori non è tanto il futuro dei propri figli quanto il passato. In realtà il continuo tentativo di riportare alla luce la questione della mensa scolastica per farla passare come una mancanza del Consiglio di Istituto uscente in realtà è il tentativo di distogliere l'attenzione sul vero attore della questione, che è l'Amministrazione Comunale. È infatti l'Amministrazione Comunale a occuparsi della mensa, ne riscuote le quote, fornisce gli alimenti ecc... Quindi i genitori del Consiglio di Istituto, che sono la minoranza del consiglio stesso, non hanno voce in capitolo sulla mensa. Chi invece ha voce in capitolo è, appunto, l'Amministrazione Comunale. Per quanto concerne l'orario, come rappresentanti dei genitori abbiamo ottenuto quanto era possibile ottenere. Va ricordato che la questione è stata affrontata dal Dirigente Scolastico con tutti i rappresentanti di classe e non solo essi (c'era anche un esponete del Movimento 5 Stelle chiamato perchè protagonista di numerosi interventi su Facebook). Il tema è stato poi oggetto dell'ultimo Consiglio di Istituto tenutosi a fine luglio ove erano presenti i rappresentanti di classe (i quali probabilmente non hanno riferito alle proprie classi con apposite assemblee) i quali hanno partecipato alla discussione e, alla fine, su esplicita richiesta del consigliere Raparo se si doveva votare hanno dato accenno di consenso.

Lettera firmata

martedì 6 ottobre 2015

Il Vicesindaco che legge solo gli articoli che gli piacciono



È curioso (ma neanche tanto, orami ci siamo abituati) l’atteggiamento verso i giornali del nostro vicesindaco, atteggiamento usato spesso che ha avuto ulteriore prova con la questione della mensa. Un articolo del Carlino di qualche giorno fa raccontava di una mensa a pieno regime (cosa non esatta) e di genitori che si lamentavano della passata gestione scolastica, accusando indirettamente l’ex dirigente Matricardi. Pochi giorni dopo veniva pubblicata la smentita, con il genitore tirato in basso che precisava quale fossero le sue reali parole e cosa intendesse dire. Sono cose che, giornalisticamente, possono anche accadere, per quanto fastidiose. Ma l’atteggiamento del vicesindaco è stato piuttosto censurabile.
Infatti, all’uscita del primo articolo, Ubaldi scriveva sul suo profilo di Facebook: “la mensa alle elementari si è fatta regolarmente ed i genitori hanno liberamente espresso apprezzamento. Lunedì ripartirà regolarmente la mensa alla materna. Evidentemente non erano vere le chiacchiere sul fatto che non ci sarebbe più stata la mensa per nessuno. Ancora una volta i fatti prevalgono sulle strumentalizzazioni infondate”.
Molta enfasi nelle parole del vicesindaco. Un enfasi ingiustificata perché evidentemente in cattiva fede, sapendo che le cose, riguardo alla mensa, non stanno esattamente così. E poi la smentita. E, guarda caso, questa non è stata pubblicata affatto dal Vicesindaco. Come mai?

Luca Craia

martedì 22 settembre 2015

Oltre alla materna senza mensa e la didattica che se ne va a farsi benedire, la gravità sta altrove



La questione mensa è, secondo me, ben più grave di quello che sembri. Al di là del servizio essenziale non erogato, al di là delle implicazioni sociali, al di là soprattutto del danno che si fa alla didattica specie pensando alla scuola materna, dove il momento del pasto è parte integrante dell’insegnamento, la gravità risiede nell’ennesima bugia.
Perché, vedete, sono abbastanza sicuro che di quello si tratti: il Comune deve risparmiare qualche migliaio di Euro e lo fa intervenendo sulla mensa. Sulla scelta politica possiamo discutere all’infinito: si potrebbero recuperare quei soldi altrove, ne abbiamo elencati tanti, di sprechi, su queste pagine, tra assunzioni evitabili e investimenti su iniziative fantasma, ma se la scelta politica dell’amministrazione Mancini prevede di sacrificare la mensa a favore di altri servizi, il Sindaco se ne dovrebbe assumere la responsabilità.
Invece questa responsabilità viene scaricata sul tecnico che fa il sopralluogo (lo stesso che gli anni passati certificava l’idoneità dei locali e che, quest’anno, guarda la sfiga, non li trova più adeguati) e sulla vecchia gestione della scuola che pare (o così si vuole sottendere) abbia fatto mangiare i nostri figli in maniera illegale. In realtà pare evidente che tutto questo serve a nascondere una scelta politica ben precisa, in linea con le politiche scolastiche del governo Renzi. Ma camuffare la scelta da necessità e raccontare l’ennesima bugia ai cittadini è imperdonabile.

Luca Craia