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lunedì 3 agosto 2015

Le inadeguatezze istituzionali



Ho lasciato decantare la cosa finora perché, a sangue caldo, avrei potuto dire o scrivere cose che sarebbe stato meglio non dire o scrivere. Ho quindi evitato di commentare anche se ho voluto che la cosa fosse nota anche a chi non frequenta la pagina Facebook di Endrio Ubaldi o di Gioventù Libera perche credo che il fatto in sé (e non solo perché mi riguarda) sia di enorme gravità e rappresenti molto limpidamente il livello qualitativo umano di alcuni elementi che fanno politica oggi a Montegranaro. Per chi non frequenta Facebook qui ci sono i catturaschermo di tutta la vicenda: http://laperonza.blogspot.it/2015/08/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html.
In sostanza è accaduto questo: Gioventù Libera, associazione politica di giovani molto vicini al Vicesindaco Ubaldi, ha pubblicato due foto. Una ritrae il suolo pubblico dinanzi il garage della casa dei miei defunti genitori, e l’altra il portone della stessa. Sotto le foto i giovani amici di Ubaldi scrivevano quanto segue:

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

«Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel Tempio
si sa che la gente da' buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole acute:
"Il furto d'amore sarà punito - disse –
dall'ordine costituito".»

E come dare torto al celebre cantautore vedendo residenti del Libero Califfato del Centro Storico lamentarsi tutti i giorni per la pulizia quando poi sono i primi ad avere l'erba che nasce davanti ai propri garage (chi ci ha inviato le foto dice che gli scorsi anni la vegetazione era molto più rigogliosa ma quest'anno il caldo ne ha limitato la proliferazione n.d.r.) mozziconi di sigarette e cacca di piccioni proprio sotto la porta di casa...?
Se ognuno pulisse il proprio pezzetto, raccogliesse il piccione morto davanti la propria casa ecc..., invece di fare la foto da pubblicare su Fb, il mondo sarebbe sicuramente migliore!
Nel frattempo segnalate ai vigili che domani (forse) provvederanno a punire!

Il vicesindaco, ovviamente, non perdeva tempo e ripubblicava il tutto sul suo profilo commentando.
È bene precisare che la casa in questione non è di mia proprietà bensì di mio fratello che, saputo di questa vicenda, è intervenuto sia sulla pagina Facebook di Gioventù Libera chiedendo i motivi per i quali la sua proprietà sia stata messa alla berlina in quel modo (a tutt’oggi senza ricevere riscontro) e su quella del vicesindaco stesso (ottenendo un riscontro risibile, censurabile, potenzialmente passibile di azioni legali, sicuramente molto illuminante sul suo ragionamento politico).
Ora, a qualche giorno di distanza e placata la rabbia del momento (che, vi giuro, era davvero tanta) mi domando il motivo di tutto questo, anche se pare evidente. In effetti lo scopo è chiaro: si vuole colpire la mia persona e, per farlo, o si è pensato di mettere in mezzo mio fratello che non c’entra niente, o si è stati tanto superficiali da non informarsi nemmeno su quello che si stava facendo, sparando sulla folla quasi a caso. Ma il motivo per cui mi si vuole colpire rimane oscuro, perché politicamente questo non ha senso a meno che non si ragioni in una logica vendicativa di intimidazioni e ritorsioni che non appartengono alla nostra cultura né al modo di far politica della nostra gente. Infatti non c’è alcun vantaggio per Ubaldi nel colpirmi con questi colpi bassi. Ricordiamo che io sono un cittadino e lui un’istituzione. È vero che l’ho ripetutamente attaccato ma, se vuole fare politica, ognuno deve essere disposto a subire critiche anche pesanti. Mi piace, comunque, ricordare, che non l’ho mai insultato o offeso mentre, da parte sua, mi sono persino sentito dare del “bruttarello” che, per carità, sarà anche vero ma poco c’entra con la dialettica politica.
Credo che siamo di fronte a una sorta di rappresaglia nei mie confronti per aver criticato l’operato del vicesindaco, magari ideata da Gioventù Libera pensando di fare un buon servizio al loro rappresentante politico e avallata di buon grado da Ubaldi. Emblematiche sono queste parole del vicesindaco rivolte a mio fratello: “Informate il vostro illustre parente che si raccoglie sempre quello che si semina.” L’intento, quindi, è chiaro. Ma il vantaggio politico qual è? Se si cerca di farmi tacere non è questo il sistema, anzi. Se si cerca di spaventare qualcuno che mi segue si sbaglia ancora perché al massimo si può ottenere di farmi calare i “like” di Facebook, cosa del tutto ininfluente nel meccanismo degli insight: il blog è seguito a prescindere dai “like”. Se, infine, si vuole danneggiare la mia immagine mi pare che si stia danneggiando molto di più quella del vicesindaco stesso.
Non ne esce affatto bene Ubaldi da questa faccenda. Da un’idea di persona vendicativa, cattiva, astiosa. Soprattutto ci fornisce l’immagine di un politico che riveste un ruolo istituzionale importante (è la seconda carica amministrativa di Montegranaro) senza avere la necessaria lucidità, equidistanza, superiorità che dovrebbero farne il rappresentante di tutti i cittadini, non solo di quelli “amici”. Una istituzione non è più una parte politica ma è rappresentante di tutti. Questo Ubaldi, evidentemente, lo ignora ed è per questo che lo trovo inadeguato alla carica che ricopre. Non ne esce bene nemmeno l’immagine dell’Amministrazione Comunale. Perché se questa è la rappresentazione della loro qualità politica e umana abbiamo un grave problema di rappresentanza a Montegranaro.
Infine mi preoccupa questo nuovo modo di fare politica, il livello estremamente basso, l’impossibilità di una dialettica serena per quanto tesa e dura. Faccio critica politica da quando è nato il blog, ormai sei anni fa. La faccio sempre con lo stesso spirito. Ma mai ho assistito a reazioni così violente che, giocoforza, inaspriscono la critica. Per capirsi: ho criticato con forza l’amministrazione Gismondi e ho subito reazioni altrettanto forti. Ma i rapporti umani non si sono mai incrinati. Con l’amministrazione attuale i rapporti si sono rotti quasi subito e peggiorano di giorno in giorno. E, credetemi, non per mia scelta. Questo ennesimo episodio lo prova oltre ogni dubbio.

Luca Craia

mercoledì 21 gennaio 2015

Strane concezioni di democrazia



C’è una nuova concezione di diritto d’opinione, di libertà di espressione, di facoltà di criticare che viene ripetutamente espresso dalla destra di governo cittadina, ivi compreso il suo più alto esponente nonché seconda carica comunale, il Vicesindaco. Secondo questa visione chi non si è candidato non avrebbe diritto di criticare. Più di una volta ho letto sui social di personaggi della suddetta area politica che apostrofavano utenti in disaccordo con loro con frasi del tipo: “allora candidati e poi ne riparliamo” o “perché non ti candidi e ci pensi tu”. Lo stesso Vicesindaco ha più volte redarguito il sottoscritto ricordandogli le sue “scarse performance” elettorali del passato (1990 e 1995 – ndr) e confrontandole con le sue certamente più alte prestazioni. Lo scopo sostanziale è quello di dire che, se vogliamo permetterci il lusso di dire la nostra, di criticare chi ci governa o anche soltanto dare un’opinione in dissonanza con la loro, dobbiamo prima presentarci alle elezioni e poi, eventualmente se eletti, discutere in sede istituzionale. Altrimenti silenzio.
Ebbene non è questa la democrazia. Capisco che una certa destra faccia anche fatica a ragionare in senso democratico, ma la democrazia rappresentativa, quella che abbiamo in Italia o che, per lo meno, ci fanno pensare di avere, non da obbligo al cittadino elettore di fornire una delega in bianco all’eletto per la durata del suo mandato privando lo stesso elettore, in questo periodo, di ogni facoltà di critica. Il candidato eletto viene delegato dall’elettore a svolgere la sua funzione ma l’elettore, tramite l’opposizione o in forma diretta può, anzi, dovrebbe controllarne l’operato e manifestare il suo eventuale dissenso liberamente. Di conseguenza l’eletto dovrebbe ascoltare con spirito costruttivo e di servizio l’opinione degli elettori anche quando questa è totalmente in disaccordo con il suo operato.
Del resto, se tutti i cittadini che si occupano di politica (che sono sempre troppo pochi, purtroppo) dovessero candidarsi, altro che le cinque liste che abbiamo visto alle ultime amministrative montegranaresi! Altro che preferenze! Altro che rappresentatività! L’attuale Vicesindaco governa Montegranaro con poco più di un terzo dei voti (e quindi rappresentando una parte minoritaria dell’elettorato) ma, se fosse come lui vorrebbe che sia, si andrebbe a governare rappresentando soltanto qualche decina di cittadini. Se è questo il concetto di democrazia che si ha…

Luca Craia

lunedì 19 gennaio 2015

A proposito della macchina nera




Oltre ventiquattrore fa ho chiesto pubblicamente sulla pagina di Gioventù Libera di confrontare il numero di targa della mia vettura con quello della famosa Ford nera da loro pubblicata. L’ho fatto perché molta gente ha interpretato, chissà come mai, la pubblicazione della suddetta foto come un’accusa nei miei confronti e alcuni pare siano convinti che la Ford nera pubblicata dai giovani vicini al Vicesindaco sia proprio la mia. Evidentemente i ragazzi di Gioventù Libera sono molto impegnati e ancora nessuno ha verificato la corrispondenza della targa riferendo a me e a chi ha visto quella foto se la macchina ritratta risulta essere la mia o no. Dato che, però, non ho piacere che mi si accusi di cose non fatte e dato che la macchina non è certamente la mia (perché so dove parcheggio, perché so riconoscere la mia macchina, perché so di non violare i divieti di sosta) vorrei intanto chiarire. Per questo pubblico la foto della mia macchina con la targa bene in evidenza. In evidenza ci sono anche i cerchioni che sono decisamente diversi e la modanatura cromata sopra la targa che in quella della foto incriminata non c'è. A questo punto se i ragazzi di Gioventù Libera vorranno essere così gentili da chiarire la questione pubblicamente ne sarò loro grato. Altrimenti prenderò atto del fatto che a pubblicare una foto che mette in difficoltà (e crea anche qualche piccolo danno di immagine) una persona che non c’entra nulla ci vuole poco ma a rimediare ci vuole evidentemente di più.

Luca Craia