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mercoledì 6 aprile 2016

Il Consiglio sull’antenna limita i danni dalla giunta Mancini. Ma non aspettatevi troppo.



È stato un Consiglio Comunale piuttosto pacato e costruttivo quello sull’antennona, nonostante il tema fosse scottante, nonostante una sala gremita di pubblico, nonostante l’incipit velenoso e avvelenato da parte del Sindaco, che ha egregiamente sostituito, in quanto a inopportunità e scarsa lucidità politica, il suo vice per una volta stranamente quanto opportunamente silente. Il Sindaco ha fatto tutto un excursus su quante autorizzazioni siano state date in passato per altre antenne di telefonia cercando di spalmare la responsabilità di questo ultimo caso su tutti i suoi predecessori, dimenticando, per esempio, che lo stesso principe consorte è stato assessore con Basso e che il suo vicesindaco ne era, anche in quel caso, vice. Mi diceva un amico in sala che sembra sia afflitta da una sorta di sindrome professionale da maestra, solo che giustifica l’alunno indisciplinato perché tanto sono indisciplinati tutti.
Ci pensa Perugini a smorzare i toni. Un Perugini vagamente bipolare, che su Facebook digrigna i denti e mostra i muscoli minacciando chiunque soltanto osi criticare, davanti a un pubblico così attento e anche piuttosto nervoso, invece, fa la pecorella, è accondiscendente, possibilista è molto buonista come l’ha stigmatizzato con la sua usuale finezza Gianni Basso. Anche l’opposizione tiene i toni bassi, cerca di evitare lo scontro, c’è in tutti, eccetto il Sindaco, la volontà di giungere a qualche tipo di conclusione, per quanto, dopo che è stato eretto il palo, esista la consapevolezza di quanto la questione si sia fatta complicata.
Così si approva la mozione preparata dalla minoranza. Lo si fa con qualche emendamento che serve più a salvare la faccia dell’amministrazione comunale che a cambiare la sostanza. È una mozione che impegna la maggioranza a muoversi per trovare ogni soluzione possibile, alla luce di ricerche fatte dai tecnici dell’opposizione che hanno riscontrato diverse anomalie sul piano urbanistico. Certo che, con l’antenna già installata, sarà davvero dura.
La maggioranza salva il salvabile per quanto riguarda la propria immagine che, comunque, ne esce piuttosto spezzettata, per dirla in dialetto, sframicata. Hanno pesanti responsabilità i nostri amministratori, prima fra tutte quella di non aver tentato in alcun modo l’approccio privatistico che, forse, sarebbe stato la soluzione più facile, economica, percorribile. Mettere intorno a un tavolo quel Venanzi che è proprietario dell’appezzamento dove insiste la vecchia antenna e la Vodafone non era così difficile. Bastava provarci. E si era ancora in tempo nei giorni scorsi, quando il palo stava ancora lontano da Montegranaro. Invece ora questa strada pare forse la più difficile da percorrere. Ma mai dire mai.
È andata bene quindi alla maggioranza. Potevano uscirne a pezzi se avessero sposato la linea dura del Sindaco. La gente presente era piuttosto agitata. Ed era tanta: il tam tam mediatico ha funzionato nonostante un comitato cittadino piuttosto evanescente, del resto privo di una investitura popolare e quindi poco forte. Giustamente l’opposizione, rafforzata da un SEL che si siede all’estrema sinistra del Sindaco, non ha calcato la mano. Per stabilire le responsabilità e tirare le somme ci sarà tempo più in là. E a quel punto i conti li faremo.

Luca Craia