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giovedì 14 gennaio 2016

Sicurezza: i danni delle telecamere



Torno a parlare di sicurezza e di telecamere non perché abbia una particolare passione per l’argomento ma perché gli ultimi accadimenti a Montegranaro sottolineo quello che vado dicendo da tempo: le telecamere di videosorveglianza procurano più danni che benefici.
A Montegranaro stiamo vivendo una stagione nera per quanto riguarda i furti nelle abitazioni. Una cosa alla quale non eravamo né preparati né abituati e che ci sta davvero cogliendo di sorpresa. Sono tanti i casi di furti denunciati e altrettanti, forse più, quelli che non vengono denunciati per sfiducia, paura o chissà quale altro motivo. Occorrerebbe una maggiore sorveglianza, pattugliamenti, interventi tempestivi. Occorrerebbe dare alla cittadinanza più sicurezza.
Le telecamere di videosorveglianza non stanno dando risultati. Questo è dovuto al fatto che spesso non funzionano ma anche e soprattutto che non c’è un controllo delle immagini in tempo reale e, conseguentemente, non c’è l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Questo è comprensibile, perché gli organici di Polizia e Carabinieri sono risicati e non si può pensare che arrivino dappertutto. Ma l’effetto telecamera è dannoso soprattutto perché dà l’idea, se non l’alibi, che siamo in sicurezza mentre non lo siamo affatto. Il cittadino si sente protetto ma, soprattutto, l’autorità crede di aver fatto il massimo per proteggere la città. Non ci fossero state le telecamere si sarebbe potuto pensare a qualche altra misura, magari più efficace.

Luca Craia

lunedì 13 ottobre 2014

E durante la festa furti a ripetizione.



Il problema sicurezza a Montegranaro si fa sempre più serio. Mentre attendiamo che il piano della Giunta Mancini venga finalmente attuato registriamo una nottata infernale proprio a conclusione della festa del Santo Patrono. Sono tre, almeno quelli di cui sono a conoscenza, i “colpi” messi a segno dai malviventi la notte tra il 12 e il 13 ottobre. Uno al supermercato Comprameglio, uno al Tigre di San Liborio e l’ultimo all’Irish Pub di via Cavallotti. Sembra siano tutti e tre opera della stessa mano, identificata, pare, in personaggi di origine slava che di giorno si aggirano chiedendo elemosine e prendendo appunti per il lavoro notturno che è di altro stampo. Che questo non debba innescare episodi di stupido razzismo mi pare superfluo ricordarlo, ma rimane la questione che, come troppo spesso accade, si conoscono gli autori dei crimini ma non si hanno gli strumenti per colpirli. E così gli episodi di cronaca si susseguono. Speriamo in queste tanto auspicate telecamere anche se, vista la situazione, non è affatto detto che possano risolvere il problema. Almeno, però, proviamoci.

Luca Craia

venerdì 18 aprile 2014

La sicurezza? Prima di tutto è compito del cittadino.



Sul giornale stamane due notizie che apparentemente non hanno nulla in comune ma che chi vive da anni a Montegranaro vede come parte dello stesso problema. Oggi si seppellisce uno dei protagonisti delle cronache criminali cittadine e, contemporaneamente, si apprende di un nuovo ennesimo tentativo di furto ai danni di un locale del centro. A Montegranaro abbiamo un problema di sicurezza, e lo abbiamo da tempo, non da ieri. Solo che ce ne rendiamo conto soltanto quando i giornali riportano fatti di cronaca nera. E giù a invocare sicurezza, controllo, vigilanza da parte degli organi preposti. Sacrosanto.
Ma i Carabinieri stanno già facendo il massimo, la Polizia Municipale anche di più, considerando lo scarso organico a disposizione. Ciononostante la città è sempre più in mano a bulli, lestofanti, criminali. Prima il Campo dei Tigli, zona quasi offlimit se non si vuole rischiare, specie nei giorni infrasettimanali o di notte. Ora sembra che anche il giardino di Piazza Mazzini stia diventando luogo di ritrovo per individui poco raccomandabili.
Eppure far tornare “pulita” Montegranaro è semplice. Ma non tocca ai Carabinieri o alla Polizia Municipale, almeno non solo a loro. Il primo ruolo, quello più importante, spetta ai cittadini di Montegranaro che debbono riprendersi la loro città. Debbono cercare di viverla, di occuparne gli spazi. Debbono smettere di passare il fine settimana nei centri commerciali. Debbono tornare in piazza, in viale Gramsci. Debbono invitare i propri figli ad andare a giocare al Campo dei Tigli, debbono andare a passeggio dietro le mura. Se i Montegranaresi torneranno a Montegranaro gran parte del problema sarebbe risolto. E la politica, in tutto questo, ha un ruolo fondamentale. Deve incentivare le attività al centro della città, deve promuovere iniziative, aiutare le associazioni, sostenere i commercianti. Poi anche le forze dell’ordine dovranno fare la loro parte. Ma la soluzione passa attraverso la società civile.

Luca Craia