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mercoledì 15 giugno 2016

Un paese che non educa ma dissuade



Fa parte della nostra cultura, forse derivante dagli anni opulenti in cui col soldo in mano si poteva far tutto (anche oggi si può far tutto, è il soldo che manca), il concetto del lavoro-pago-pretendo quando il pretendo comprende anche il fregarsene delle regole. Il nostro è un paese in cui le regole possono essere sistematicamente ignorate senza rischiare sanzioni, a meno che proprio quel giorno giri storto a qualche tutore dell’ordine con fischietto.
Lo dimostrano le scarsissime entrate per contravvenzioni al codice della strada a fronte di un caos stradale facilmente riscontrabile da chiunque girando per le vie di Montegranaro. Lo dimostra il rampollo di famiglia patrizia, nobilitata dalle scarpe prodotte, che su Facebook ipotizzava sanzioni verso chi fa le foto alle macchine in divieto di sosta piuttosto che a chi mette le macchine in divieto di sosta. Lo dimostrano i nostri stessi amministratori col loro stesso operato. Così funziona a Montegranaro, si mettano l’anima in pace quelli che vorrebbero più rispetto per le regole e per il prossimo.
Così c’è poco da meravigliarsi se, per evitare che, durante Veregra Street, le macchine parcheggino sui marciapiedi, si occupino gli stessi con degli orrendi dissuasori di plastica. Non dovrebbe essere necessario nemmeno dirlo che sui marciapiedi non si parcheggia. Ma a Montegranaro, se non trovi posto dove dici tu, il posto te lo crei. Così, per evitare di trovare macchine parcheggiate anche sopra la chioma degli alberi, occorre utilizzare questi orripilanti cosi colorati. E guai a protestare: solo i gufi, magari tristi, protestano.

Luca Craia

martedì 10 maggio 2016

Venerdì 13 divieto di sosta in mezza Montegranaro per quasi tutto il giorno



Al fine di agevolare il commercio, di aiutare i cittadini con difficoltà e comunque di rendere agevole e comoda la vita nel nostro paesino, venerdì 13 (che non è il film dell’orrore ma potrebbe diventarlo) verrà interdetta la sosta nelle seguenti vie:
-          Via Ermete Di Battista
-          Viale Zaccagnini
-          Via Rimembranze
-          Via Trinità
-          Via Benedetto Croce.
Il motivo è che passerà la lucidatrice… ops… la spazzolatrice a pulire strade e marciapiedi. La sosta sarà vietata dalle 14 alle 17 dappertutto meno che in via Ermete Di Battista, che di tutte quante è la più corta ma che evidentemente è la più complicata da pulire, tanto che il divieto partirà alle 10 per finire, come dalle altre parti, alle 17.
In rosso le vie interessate dal divieto

È naturale che si vieti la sosta per passare la spazzolatrice, altrimenti è inutile che passi, visto che la sporcizia va a depositarsi quasi tutta ai bordi delle strade. Non è tanto naturale mettere il divieto dappertutto per poi passare una via alla volta. SI potrebbe fare un semplice programma vietando la sosta ora per ora e via per via, evitando tanti disagi ai cittadini. Invece in questo modo in mezza Montegranaro sarà vietata la sosta per diverse e questo non è certo un qualcosa che migliora la nostra qualità della vita. Se poi capita come è capitato quando hanno pulito il parcheggio Zed, che sono arrivati a pulirlo dopo che l’ordinanza era già scaduta e con le macchine che erano tornate a sostare a pieno titolo, ci sarà da ridere.


Luca Craia

venerdì 6 maggio 2016

E la spazzolatrice entra in azione a ordinanza scaduta



Ore 10.30 - parcheggio vuoto
Ore 12.30 - spazzolatrice in funzione e auto in sosta

L’ordinanza parlava chiaro: divieto di sosta e di fermata con rimozione per tutto il parcheggio Zed dalle ore 7,00 alle ore 12,00. Serviva a far passare agevolmente la spazzolatrice in modo che potesse pulire tutta l’area con efficacia. Solo che la spazzolatrice è arriva a mezzogiorno suonato, con le macchine che erano già tornate e nella piena ragione.
Quindi, ricapitolando: i cittadini sono stati privati per un’intera mattinata di un area di parcheggio inutilmente e quando i cittadini sono legittimamente tornati a usufruire della suddetta area, è arrivata la spazzolatrice che, essendo presenti le auto, non ha potuto svolgere il proprio compito come avrebbe potuto se fosse intervenuta nell’arco di tempo, 5 ore, nel quale l’area è stata completamente vuota.

Luca Craia