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venerdì 22 maggio 2015

Bello il nuovo viale Gramsci. Ma tiene?



Ora lo so che il nostro vicesindaco non aspetta altro che questo per poter ancora parlare di Gufi e volatili vari vista la sua nuova passione aviaria, ma non è certo per tema di essere tacciato da rapace dal nostro novello cacciatore che posso tacere il mio pensiero. Per cui lo espongo.
Ho visto il progetto dell’amministrazione comunale per viale Gramsci e lo trovo bello. Semplice, razionale e anche piuttosto economico, fuori dalle consuete logiche di realizzazioni faraoniche. Però, per quanto economico, un costo lo deve avere. Ecco, mi preoccupa il fatto che i lavori in fase di ultimazione per contenere la frana sottostante viale Gramsci, che ha portato a fa scendere notevolmente la parte più esterna del crinale, siano definitivi o piuttosto, soltanto una soluzione provvisoria in attesa di fondi per intervenire in maniera più radicale.
Se ben ricordo, quando si trattava di valutare il danno, si parlava di impegni di spesa ben maggiori rispetto a quanto è costato l’attuale intervento. Si parlava anche di lavori molto più profondi, di scavi, pozzi, colonne. Quello che è stato fatto fino a oggi mi pare sia una soluzione tampone, viste le ristrettezze economiche. Mi pare che, con una soluzione provvisoria, si vada ad investire in modo rischioso. Potremmo accorgerci, tra qualche tempo, di aver buttato via un po’ di soldi e che, magari, la frana non è stata bloccata del tutto.
È un mio dubbio, che spero venga fugato in maniera chiara. In sostanza sarei ben lieto di fare il gufo che bubola a vuoto, con grande soddisfazione del nostro esperto aviario, ma con nessuno spreco di denaro pubblico.

Luca Craia

mercoledì 14 gennaio 2015

A proposito di parcheggi




Ricordate la lunga (e giusta) diatriba portata avanti dall’allora opposizione, ora diventata maggioranza, sul pasticcio dei colori della segnaletica orizzontale in discordanza con quella verticale dei parcheggi di viale Gramsci di qualche tempo fa? Liberi per Montegranaro e il Pd, che allora sedevano sui banchi della minoranza in Consiglio Comunale, ingaggiarono una sacrosanta battaglia contro l’allora governo della città, capitanato da Gastone Gismondi, perché, per regolamentare il parcheggio dietro le mura furono prese due o tre decisioni contrastanti, con relative delibere, che crearono un pasticcio inestricabile: le strisce a terra erano di due diversi colori che indicavano parcheggi riservati e non, i segnali dicevano, invece, che c’era disco orario. Insomma: uno che avesse voluto parcheggiare poteva solo fare affidamento sul fatto che, a Montegranaro, la probabilità di ricevere una multa per divieto di sosta è piuttosto bassa.
Ora l’allora minoranza è diventata maggioranza e governa il paese. La segnaletica verticale è stata tolta ma…. sapete di che colore sono parte delle strisce dei parcheggi di viale Gramsci? Gialle, un po’ sbiadite ma gialle. Quindi non si può o. meglio, potrebbe parcheggiare. Ora, non che la cosa sia prioritaria, per carità, ma come faceva confusione allora la fa tutt’ora. Che ci vuole a rifare le strisce? Ci vuole solo un po’ di coerenza.

Luca Craia

martedì 9 dicembre 2014

Vuoi andare a casa? Chiedilo per piacere.



Questa la voglio raccontare perché è carina. Stamattina, giorno di mercato, passo in viale Gramsci e noto la vettura della Polizia Municipale ferma di fianco alla rotonda in fondo al viale, quella che regola il traffico in direzione “collina verde” e centro storico. Il vigile impedisce in questo modo che le vetture possano fare la rotatoria e, quindi, possano svoltare per la corsia opposta del viale o verso il centro storico. Mi domando perché e, spinto da troppa curiosità, lo vado a chiedere direttamente al vigile stesso. La risposta: ci sono posti liberi nel parcheggio Zed mentre in viale Gramsci è tutto pieno. Le macchine, con questo ingegnoso sistema, non possono più girare in tondo per viale Gramsci e sono costrette ad andare a parcheggiare allo Zed. Faccio gentilmente notare che, così facendo, però, si impedisce anche l’accesso al centro storico. Il vigile mi rassicura: chi vuole andare a casa nel centro storico, chiedendo per favore di passare, verrò fatto passare. Insomma, ci vuole educazione: se vuoi andare a casa nel centro storico devi chiederlo per piacere.

Luca Craia

venerdì 13 giugno 2014

Frana di viale Gramsci: responsabilità e monito



Che il dissesto della scarpata di viale Gramsci sarebbe diventato il Problema con la P maiuscola per l’amministrazione comunale appena insediata era già evidente prima ancora che questa si insediasse, prima ancora che si votasse, se vogliamo. Oggi che sappiamo anche i numeri, da un punto di vista economico, con i quali la frana andrà a gravare sul bilancio comunale e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini ci possiamo rendere conto che siamo di fronte ad una situazione forse mai verificatasi prima a Montegranaro, un’ecatombe finanziaria di gran lunga più grave della pur grave questione dei debiti fuori bilancio che ha fatto da ago della bilancia per la campagna elettorale. Sappiamo che sono allo studio soluzioni percorribili per non andare a disintegrare ogni programmazione e investimento futuro, ciononostante la situazione è estremamente preoccupante per urgenza e costi.
Trovare le responsabilità non è dietrologico: serve ad evitare che, in futuro, vadano a verificarsi circostanze analoghe. Il primo dubbio che si possa avere, e in molti lo avemmo già all’epoca, è circa l’opportunità dell’opera di “pulitura” della scarpata effettuata un paio di anni fa. Un’opera, si ricorderà, estremamente radicale che estirpò tutta la vegetazione spontanea nata lungo il dirupo. In molti, dicevamo, allora ci chiedemmo se questo non avrebbe portato conseguenze sulla tenuta stessa della scarpata. E la scarpata non ha tenuto, chissà se anche per questo motivo.
Si tratta, comunque, di terra da riporto. Chi ha qualche anno in più ricorderà che il limite del viale era molto più arretrato rispetto a oggi e che, nei primissimi anni ’80, si ampliò la larghezza del viale riportando grossi quantitativi di terreno e detriti. La domanda, ora, è questa: era opportuno costruire sopra tutto l’arredo urbano dell’attuale giardino? I calcoli fatti erano esatti?
Non sono certamente alla ricerca di un colpevole, semmai mi sto chiedendo se non si sia commesso qualche errore in passato remoto o recente. Individuare l’errore, ripeto, serve o dovrebbe servire a non commetterlo più in futuro. Credo che l’amministrazione comunale dovrebbe adoperarsi anche per questo, oltre che per sanare con la massima sollecitudine questa emergenza che ha già privato Montegranaro di uno e forse del principale luogo di aggregazione cittadina.

Luca Craia

lunedì 26 maggio 2014

Il vero grande problema per la prossima amministrazione




Mentre siamo tutti ancora in trepidante attesa di sapere chi reggerà le sorti di Montegranaro per il prossimo quinquennio, mentre la campagna elettorale si è incentrata soprattutto sullo scambio di accuse e sul rimpallo di responsabilità circa i debiti fuori bilancio che la prossima amministrazione dovrà gestire, non vorrei fosse sfuggito ai più quello che è e sarà probabilmente il vero grande problema da risolvere, quello che dissanguerà le già esangui casse comunali e che forse bloccherà ogni ulteriore intervento o investimento: il dissesto idro-geologico della scarpata di viale Gramsci.
La situazione è preoccupante: sta cedendo a vista d’occhio, la faglia si muove e la crepa avanza anche al di fuori del tratto transennato. Rimediare costerà tantissimo, forse più di un milione di Euro. E rimediare è improcrastinabile e urgentissimo. Non si può attendere oltre, si rischia di vedere crollare il salotto cittadino. E crollerà, se dovesse accadere, sulla sottostante circonvallazione, chiudendo l’arteria viaria principale. Un problemino niente male per il prossimo sindaco. Auguri.

Luca Craia